Terroir in purezza - Alto Piemonte

Banco di degustazione con i vini dell'Alto Piemonte

INFORMAZIONI

Milano

lunedì 27 febbraio 2017

Milano, Hotel Westin Palace, Piazza della Repubblica, 20

Orario
dalle 15:30

Già Plinio il Vecchio parlava della vitis spinea (da cui deriverebbe il nome Spanna) coltivata nel Novarese dove giunse dalla città etrusca di Spina, alla foce del Po. 
Lungo il medioevo la coltura della vite si diffonde e perfeziona grazie all’opera dei cluniacensi, che acquisiscono vasti possedimenti nella zona. 
Nel Cinquecento il vino di Gattinara trova la sua fortuna in un ambasciatore illustre, Mercurino Arborio, umanista e politico di primo piano presso gli Asburgo, fa conoscere ed apprezzare il proprio vino in tutte le corti d’Europa.


ITerroir in purezzza - Alto Piemontel vigneto nel Nord Piemonte cresce quanto la qualità dei suoi vini, al punto che Cavour, assaggiato un Sizzano, ne resta così impressionato da riconoscere “che le colline del Novarese possono gareggiare coi colli della Borgogna”. 
Quintino Sella, celebre statista e più volte ministro nonché titolare della storica cantina, brinda col Re al primo governo dell'Italia Unita con un Lessona, da allora soprannominato “vino d’Italia”. Siamo all’apice dello splendore: il Nord Piemonte è tutto un grande vigneto, con una produzione così vasta che, nel 1891, a Oleggio viene fondata la prima cantina sociale d’Italia.


Poi il declino. Al male ubiquitario della fillossera, in un’area dove oidio e peronospora già stavano decimando le coltivazioni, si aggiunge il flagello delle due guerre e soprattutto il forte sviluppo dell'industria tessile che segna l’abbandono delle campagne; gli ettari vitati passano dai 45.000 di fine Ottocento ai 700 di oggi. Sono anni difficili, in cui il territorio deve fare i conti anche con il disastro chimico conseguente al boom industriale e con lo scandalo delle sofisticazioni.


Il risorgimento del Nord Piemonte vitivinicolo è storia recente e in fermento. 
Sono gli anni in cui, a livello globale e per questioni ambientali, storiche e sociali assistiamo ad un generale ritorno alla terra. 
Lo scenario agroalimentare in crisi d’identità riscopre il valore delle colture tradizionali: la biodiversità si oppone alla globalizzazione del gusto. 
Nello stesso clima si inserisce anche questa rinascita, dove alla lungimiranza ed alla serietà di produttori storici si sono aggiunti il ritrovato entusiasmo e l’appassionato impegno di altre aziende, spesso nuove e molto piccole, con l’obiettivo comune di radicare nell’unicità del territorio il fondamento delle proprie peculiarità produttive. 
Un territorio la cui storia è un unicum geologico, con rocce vulcaniche portate in superficie da movimenti tellurici cui si sono aggiunti composti morenici trasportati dal ghiacciaio del Monte Rosa.  

 


Aziende presenti

BIELLA 
Antoniotti - Sostegno 
Cassina Pietro - Lessona 
La Prevostura - Lessona 
Massimo Clerico - Lessona 
Roccia Rossa - Brusnengo 
Tenute Sella - Lessona


NOVARA 
Ca' Nova - Bogogno 
Cantine del Castello - Maggiora 
Enrico Crola - Mezzomerico 
Francesco Brigatti - Suno 
Gilberto Boniperti - Barengo 
Mirù - Ghemme 
Platinetti - Ghemme 
Podere ai Valloni - Boca 
Vigneti Valle Roncati - Briona


VERBANIA 
Cantine Garrone - Domodossola


VERCELLI 
Cantina Delsignore - Gattinara 
Il Chiosso - Gattinara 
La Palazzina - Roasio 
Travaglini - Gattinara

 


Informazioni 

AIS Milano
Per informazionieventi@aismilano.it 

Data
Lunedì 27 febbraio 2017
ore 15.30 - 20.30 (accesso in sala sino alle 20.00)


Sede

Hotel The Westin Palace
Piazza della Repubblica 20, Milano

L’evento è riservato ai Soci AIS in regola con la quota associativa di AIS Nazionale e agli operatori del settore.