Domaine de Villaine. Alle Radici della Borgogna

AIS Monza e Brianza ha il piacere di presentare il Domaine de Villaine, azienda di proprietà di Aubert de Villaine, conosciuto in tutto il mondo come uno dei due proprietari del Domaine de la Romanée-Conti. Avremo il piacere di avere con noi Pierre de Benoist, nipote di Aubert, che oggi dirige l’azienda situata a Bouzeron, villaggio incastonato fra Chassagne-Montrachet  e Santenay a nord e tra Rully e Mercurey a sud.

Nel 1971, Aubert de Villaine subentra al padre come condirettore del Domaine de la Romanée-Conti. Dopo aver sposato Pamela, conosciuta negli Stati Uniti, fonda nel 1973 il Domaine Aubert et Pamela de Villaine a Bouzeron, il primo villaggio nel nord della Côte Châlonnaise. In quel periodo era in corso un ambizioso progetto di valorizzazione dei terroir della Côte Châlonnaise, in particolare quello di Bouzeron, con il vitigno aligoté doré.
L'ambizione di Aubert de Villaine era quella di restituire al vitigno aligoté lo splendore di cui godeva precedentemente alla fillossera, quando veniva coltivato e considerato alla pari di chardonnay e pinot noir.
Le viti vengono selezionate, reimpiantate in collina, non nelle troppo fertili pianure dove erano state confinate per lungo  tempo, e le uve vengono vinificate con una sapienza incomparabile, che Aubert de Villaine ha appreso nel corso degli anni al Domaine de la Romanée-Conti.

L'aligoté torna così a essere quello che era, un vitigno da cui si ricava vino di qualità, tanto che nel 1997 viene riconosciuta la denominazione Bouzeron, l’unica in Francia a base di uve aligoté al 100%.
Un altro punto fermo del Domaine è la pratica dell'agricoltura biologica e biodinamica, adottata alla fine degli anni Ottanta.

Un elemento essenziale della filosofia che guida da tempo monsieur de Villaine e il nipote Pierre è quello di una ritrovata armonia tra vitigno, territorio e uomo. Nel 2001, il nipote di Aubert de Villaine, Pierre de Benoist, prende le redini della tenuta, ampliando e perfezionando il lavoro iniziato prima di lui, sotto l'occhio esperto e benevolo dello zio. I vini prodotti oggi, a base di aligoté, chardonnay e pinot noir, hanno tutta la finezza, la profondità e la delicatezza che caratterizzano i grandi vini di Borgogna.  Hanno anche quell'anima e quell'energia interiore in più che deriva da una viticoltura biodinamica esigente. Interpretazione viva del loro territorio e delle loro origini hanno conquistato un pubblico appassionato in tutto il mondo. 

Partecipa alla serata, in qualità di interprete e tramite linguistico, lo scrittore e sommelier Giorgio Fogliani.

Vini in degustazione

• Bouzeron 2021
• Bourgogne Côte Chalonnaise « Les Clous Aimé » 2021
• Bourgogne Côte Chalonnaise « la Digoine » 2020
• Rully 1er Cru blanc « Rabourcé” 2020
• Rully 1er Cru blanc “Cloux” 2020
• Rully 1er Cru blanc “Margotés” 2020
• Rully 1er Cru rouge “Champs Cloux” 2020
• Un’annata storica a sorpresa scelta dal produttore

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