Oregon. Con Guido Invernizzi

Oregon. Con Guido Invernizzi

“French soul, Oregon soil”: alla scoperta dell’Oregon vitivinicolo, con Guido Invernizzi, capace di farci viaggiare assaggiando vini di mondi lontani, senza muoverci da casa.

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INFORMAZIONI

Monza e Brianza

mercoledì 21 maggio 2025

Monza, Sede AIS Monza Brianza Via Borgazzi 83 (ingresso da via Gorizia)

Costo Soci AIS 60 euro

Orario
dalle 20:45

Per informazioni
E-mail: eventi@aismonza.it

La vitis vinifera è presente in Oregon dal 1825, e già solo dopo pochi anni la qualità del vino ivi prodotto viene riconosciuta e premiata. Dopo la battuta di arresto negli anni del proibizionismo, il comparto è oggetto di una timida ripartenza che decolla definitivamente negli anni ‘60, coadiuvata da investimenti di aziende francesi e da pioneristici impianti di Pinot Noir in Umpqua e in Willamette.
La consacrazione avviene quando, nel 1979, il Pinot Noir EYRIE 1975 di David Lett si piazza nella top ten della competizione internazionale Wine Olympics, organizzata dalla rivista francese Gault&Millau.

Attualmente l’Oregon è il quarto produttore di vino statunitense, conta circa 15.000 ha vitati e quasi 800 aziende che operano su 7 grandi aree a vocazione vitivinicola con 18 AVA (American Viticultural Area) riconosciute. Il Pinot Nero, semi-sconosciuto fino alla metà del secolo scorso, ad oggi è la varietà più coltivata seguita da Pinot Grigio, Chardonnay, Riesling, Cabernet Sauvignon e altri.

Nel 1982 viene approvata la celeberrima Willamette Valley AVA, che comprende 7 sub-denominazioni tra cui le più note sono Dundee Hills, Eola-Amity Hills e Van Duzer Corridor; è presente anche la Southern Oregon AVA in cui spicca, per notorietà, Umpqua Valley AVA.
A nord troviamo la Columbia Gorge AVA e la Columbia Valley AVA (condivisa con lo stato di Washington), mentre a est si ha la Snake River Valley AVA.

Il motivo di tale successo è da ricercare nella conformazione geologica e nel clima che hanno fornito habitat perfetto per la vite e, in particolare, del Pinot Noir che qui ha trovato una sorta di seconda casa, originando il detto “French soul, Oregon soil”.

A livello geologico c’è una grande eterogeneità data dalla presenza di antichi sedimenti marini, di vulcani (l’Oregon è parte del cosiddetto Ring of Fire, una zona a forma di ferro di cavallo che parte dalla Nuova Zelanda e culmina in Sud America e che comprende il 75% dei vulcani attivi del pianeta), basalti e minerali risalenti all’emersione delle terre a opera di movimenti tellurici avvenuti tra i 16 e i 10 milioni di anni fa, depositi alluvionali originati dai fenomeni esondativi del Missoula Lake durante le glaciazioni, loess depositati dai forti venti del Pacifico.

Questi suoli così variegati, soprattutto in Willamette Valley, riverberano nei vini aromi che richiamano ciliegia e spezie dolci se nel substrato prevalgono rocce vulcaniche, amarena e carattere setoso se in presenza di sedimenti marini, mentre lo strato superficiale di loess conferisce profumi di frutti di bosco e “terrosi”.

La vicinanza oceanica e le Cascade Mountains a est, che proteggono dal caldo torrido e dal freddo proveniente dall’interno del continente, fanno sì che il clima sia caratterizzato da inverni miti, estati fresche e una buona escursione termica giorno/notte. La piovosità è maggiore che in Borgogna (a Portland si possono superare i 1000 mm annui contro i 700 mm di Digione), tuttavia le precipitazioni sono concentrate nella stagione invernale, garantendo clima più secco durante la maturazione delle uve, a protezione da muffe e peronospora, causando però saltuari problemi di siccità e necessari interventi di irrigazione.

Ci troviamo al 45° parallelo, esattamente tra equatore e polo nord, le ore di luce annue sono maggiori rispetto alla Borgogna per cui, in generale, in Oregon, il Pinot Noir assume un carattere più fruttato e meno austero.

Vini in degustazione

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Conduce la serata

Guido Invernizzi, novarese di nascita, laureato in medicina e specializzato in chirurgia generale, esercita presso l'Azienda Ospedaliera Universitaria Maggiore della Carità di Novara. Noto ed apprezzato relatore abilitato per numerose lezioni di tutti i livelli, commissario d'esame, tiene regolarmente lezioni e degustazioni in Italia e all'estero.

La prenotazione è impegnativa e vincolante. L’eventuale rinuncia non darà diritto ad alcun rimborso.
Al rinunciante è consentito far partecipare in sua sostituzione altro socio regolarmente iscritto ad AIS per l’anno in corso, previa comunicazione ad eventi@aismonza.it