Verticale di Emidio Pepe con Sandro Sangiorgi

Verticale di Emidio Pepe con Sandro Sangiorgi

Nell’anno in cui si festeggiano i sessant’anni dalla fondazione della cantina Emidio Pepe, la Delegazione AIS di Monza e Brianza la celebra con una straordinaria verticale di Montepulciano guidata da un relatore d’eccezione, Sandro Sangiorgi, profondo conoscitore del territorio e amico storico della famiglia Pepe.

INFORMAZIONI

Monza e Brianza

giovedì 26 settembre 2024

Monza, Sede AIS Monza Brianza Via Borgazzi 83 (ingresso da via Gorizia)

Costo soci AIS 95 euro

Orario
dalle 20:30

Per informazioni
E-mail: eventi@aismonza.it

Emidio Pepe è una figura conosciuta dagli enofili di ogni latitudine: dai vigneti di Torano Nuovo alle carte dei ristoranti più importanti del mondo, i suoi vini sono riconosciuti tra le più grandi eccellenze del panorama vitivinicolo italiano. 

La storia della cantina Emidio Pepe comincia nel 1964, quando il giovane Emidio, dopo aver affiancato il padre e, prima ancora il nonno, che produceva vino per il consumo familiare dal 1899, fonda la sua azienda.
All’epoca, trebbiano e Montepulciano d’Abruzzo erano considerati “vini da taglio” o da bersi giovani. Emidio non condivide l’idea, anzi, convinto della vocazione innata della sua terra per la viticoltura, intravede grandi potenzialità di invecchiamento e sceglie di scommettere proprio sul Montepulciano d’Abruzzo, per restituire valore economico e sociale al vitigno. Lo scenario è quello di Torano Nuovo, piccolo paese immerso in un paesaggio ancora incontaminato, all’interno della DOCG Colline Teramane, a dieci chilometri in linea d’aria dal Mar Adriatico e a venti dal Gran Sasso, dove l’incontro tra brezza marina e venti freddi provenienti dalla montagna assicurano un’ottima escursione termica giornaliera.
I suoli argillosi-calcarei di medio impasto garantiscono alle radici la capacità di penetrare in profondità, fino a raggiungere una spiccata componente minerale. Microclima e morfologia dei suoli si riflettono nella maturazione del frutto, nell’evoluzione dei profumi e nell’equilibrio tra zuccheri e acidità. Così nel calice i vini si rivelano compatti, intensi nel colore, fini ed eleganti, sapidi e di sorprendente profondità.
Le vigne hanno età molto diversa a seconda dagli appezzamenti, arrivando a superare i sessant’anni nello storico vigneto di fronte alla cantina.  Tutti i nuovi impianti invece prendono vita a partire da un minuzioso lavoro di selezione massale, messo in atto anno dopo anno.

A partire dal 2020, è Chiara ad aver preso in mano le redini dalla cantina, sulle orme del passaggio di testimone avvenuto vent’anni prima tra Emidio e Sofia.
Dal 1964 a oggi, il metodo di vinificazione in casa Pepe è rimasto pressoché invariato, ma ogni vendemmia rappresenta ancora una nuova sfida per l’esigenza di adattare il gesto a una materia prima figlia di un’annata ogni volta diversa.
Così, il trebbiano viene ancora pigiato con i piedi e il montepulciano diraspato a mano.
Entrambi i vini affrontano la vinificazione e la prima parte dell’affinamento in vasche di cemento vetrificato, materiale che non interferisce dal punto di vista sensoriale.
I vini sono poi imbottigliati senza che vengano eseguite chiarifiche e/o filtrazioni, per questo durante la fase di invecchiamento può avvenire la naturale formazione di un deposito.
A seconda della potenzialità dell’annata, solo una parte delle bottiglie è messa sul mercato, mentre la restante parte viene conservata nella storica cantina d’invecchiamento, in attesa di essere rilasciata come “riserva” quando la famiglia la riterrà pronta.
È il tempo infatti ad essere tra gli ingredienti più importanti dei vini di Emidio.

Tempo che verrà raccontato e ritrovato in una verticale di 7 annate di Montepulciano, che partirà dalla prima metà degli anni Ottanta, in un percorso di degustazione geo-sensoriale guidata dalla sapiente regia di Sandro Sangiorgi.

Vini in degustazione

 - Trebbiano d'Abruzzo
 - 7 annate di Montepulciano d’Abruzzo servite da bottiglie coperte

Conduce la serata Sandro Sangiorgi

Sandro Sangiorgi è giornalista, scrittore e divulgatore. Nato a Friburgo nel 1962, si occupa professionalmente di vino da circa quarantacinque anni. Nel 1981 diventa sommelier professionista. Nel 1986 è tra i fondatori dell’associazione Arcigola, divenuta in seguito Movimento Slowfood. Nel 2000 dà vita al progetto Porthos, curandone l’omonimo periodico, che ha completato la sua pubblicazione col numero Trentasette. Durante i suoi venti anni di vita Porthos è stata considerata il punto di riferimento della critica e della letteratura sul vino e sulla cultura alimentare. Porthos è ancora un intenso progetto divulgativo e didattico, infatti finora le lezioni sono state frequentate da più di 15mila persone. Sandro Sangiorgi è considerato il più autorevole insegnante di materie legate al vino e uno dei pochi critici realmente indipendenti.
Con Porthos Edizioni ha pubblicato quattro libri: Il matrimonio tra cibo e vino, L’invenzione della gioia, Vita e vino di Emidio Pepe e Il vino capovolto. Sta lavorando a una nuova edizione del primo che avrà come titolo L’accostamento tra i vini e il cibo. Come editore ha curato le versioni italiane sia del volume dedicato alla biodinamica di Nicolas Joly, Il vino tra cielo e terra, sia il graphic-novel di Étienne Davodeau Gli ignoranti, poi i volumi Champagne – Il sacrificio del terroir e Io riesco a vederci il sole – Ricette con poesie dedicato ai dolci al cucchiaio.
Nel 2015 ha fondato l’Associazione Culturale “Porthos racconta” che ha assorbito il lavoro e il patrimonio di conoscenze di Porthos edizioni.
Sta lavorando a un piano editoriale del quale fa parte un volume intitolato Il vino del nostro tempo, di nuovo col professor Jacky Rigaux dopo il successo de Il vino capovolto. Segue con grande interesse la poesia e il cinema. Pratica il buddismo di Nichiren ed è membro della Soka Gakkai.

ATTENZIONE
Si avvisano i partecipanti che la serata avrà inizio ad ore 20.30 ed avrà la durata di 3 ore e 30 minuti con termine ad ore 24.00 circa.

La prenotazione è impegnativa e vincolante. L’eventuale rinuncia non darà diritto ad alcun rimborso.
Al rinunciante è consentito far partecipare in sua sostituzione altro socio regolarmente iscritto ad Ais per l’anno in corso, previa comunicazione ad eventi@aismonza.it