Wine Top. Jacquesson, con Alberto Lupetti

Wine Top. Jacquesson, con Alberto Lupetti

«La più piccola delle maison e il più grande dei vigneron»: così Alberto Lupetti, per la prima volta in AIS Monza e Brianza a condurre una serata, descrive questo produttore, che per filosofia è da considerarsi tra i grandi vigneron, anche se tecnicamente è una maison.

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POSTI ESAURITI

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INFORMAZIONI

Monza e Brianza

mercoledì 26 febbraio 2025

Monza, Sede AIS Monza Brianza Via Borgazzi 83 (ingresso da via Gorizia)

Costo Soci AIS 80 euro

Orario
dalle 20:45

Per informazioni
E-mail: eventi@aismonza.it

Oggi l’azienda possiede 29 ettari e acquista uva per altri 8 ettari, con una produzione che si assesta intorno alle 250.000 bottiglie.

La maison, la decima più antica, viene fondata nel 1798 da Claude e Memmie Jacquesson. L’importanza è sigillata anche da Napoleone, il quale non solo annovera gli champagne Jacquesson tra i suoi preferiti ma, nel 1810, conferisce loro la medaglia d’oro per «la beauté et la richesse de ses caves».

Con l’arrivo del figlio Adolphe, inizia una fase di innovazione e di crescita ulteriore. A lui si devono: lo studio e la determinazione (1835), insieme al farmacista Jean-Baptiste François, della quantità di zucchero (24 g per sviluppare 6 atmosfere) per la rifermentazione,  l’idea dei vigneti a filari (1844) insieme al dottor Jules Guyot, l’invenzione del muselet e de la plaquette (gabbietta con capsula), il primo sistema di lavaggio automatico delle bottiglie prima del tiraggio.

Arriverà a vendere un milione di bottiglie nel 1867. Alla sua morte, l’azienda iniziò un lento declino con alcuni passaggi di proprietà, conclusi nel 1974 quando fu acquistata dalla famiglia Chiquet e la sede trasferita a Dizy.

Dal 1988 la maison è guidata dai fratelli Jean-Hervé e Laurent Chiquet che, con il desiderio di realizzare il miglior vino in assoluto, stanno portando avanti una semplice filosofia: «terroir, viticoltura, viticoltura, viticoltura e vinificazione».

All’inizio i fratelli si ritrovano a gestire una produzione di sole tre tipologie di champagne: il classico brut sans année - un assemblaggio dallo stile immutabile di anno in anno, per ogni produttore -, la versione rosata dello stesso e un solo millesimato.

Proseguono su questa strada fino al 2000 quando decidono di rivoluzionare il sans année. A forza di cercare lo stile in un’astrazione della vendemmia, che fosse di anno in anno riconoscibile dal cliente finale, gli Chiquet si accorgono che stavano, di fatto, abbassando la qualità a favore di una costanza di gusto. Così nasce la prima cuvée della serie 700, quale miglior assemblaggio possibile ogni anno. A questo punto, non si tratta più di produrre un vino sempre uguale a sé stesso nel tempo, ma un succo elettivo delle annate, che può essere anche l’unico se non avanzano uve per realizzare le altre tipologie di champagne (millesimati e Lieux-Dits).

Tra le caratteristiche principali dei fratelli Chiquet ci sono: una viticoltura a basso impatto ambientale, la fermentazione rigorosamente in legno - anche in botti grandi -, una malolattica svolta per aumentare la rotondità, la minima aggiunta di solforosa e un liqueur de dosage limitato.

Vini in degustazione

  • Cuvée n°747
  • Cuvée n°746
  • Cuvée n°744
  • Cuvée n°742 DT
  • Dizy Terres Rouges 2015
  • Avize Champ Caïn 2013

Conduce la serata

Alberto Lupetti, giornalista professionista, specializzato in champagne. Curatore della guida Grandi Champagne, è uno dei più quotati critici al mondo di questo vino straordinario.

La prenotazione è impegnativa e vincolante. L’eventuale rinuncia non darà diritto ad alcun rimborso.
Al rinunciante è consentito far partecipare in sua sostituzione altro socio regolarmente iscritto ad AIS per l’anno in corso, previa comunicazione ad eventi@aismonza.it