A cena con il produttore. Manuel Biava, il Moscato di Scanzo e non solo

A cena con il produttore. Manuel Biava, il Moscato di Scanzo e non solo

In linea d’aria l’azienda Manuel Biava non è distante dalla Valtellina: eppure i vitigni cambiano, così come lo stile e la filosofia produttiva. Sara Missaglia ci guiderà in una serata di incontro/confronto con il produttore “bandiera” della seconda più piccola DOCG d’Italia. Perché il vino non ha confini e il desiderio di conoscere percorsi nuovi è lo spirito guida.

INFORMAZIONI

Sondrio

martedì 26 marzo 2024

Forcola (SO), Ristorante "La Brace" - Via Piani (SS 38)

Costo Soci AIS 58 euro

Orario
dalle 20:00 alle 23:00

Per informazioni
Telefono: 335 7357380
E-mail: elia.bolandrini@aissondrio.it

Non è facile scrivere una pagina di storia nuova quando nasci in un’azienda agricola e il tuo DNA parla di amore per la terra. Il nonno ti porta in vigna da bambino e il profumo e il sapore dell’uva sono qualcosa che non riesci e non vuoi dimenticare. Il moscato di Scanzo, un vitigno tanto raro quanto prezioso, chiede non solo un terroir particolare, ma attenzione, passione, cura, amore e rispetto. Manuel fa moscato di Scanzo, e lo fa trattando quella bacca rossa come una gemma enologica unica, testimonianza ed espressione della storia e della cultura di una comunità che ha radici antiche.

Il vitigno è di antichissima tradizione, forse portato sulle colline bergamasche dai Romani. Dolce ma mai troppo, un appassimento e un residuo zuccherino che non compromettono l’elevato livello di acidità: complice il Sass de Luna, una particolare formazione rocciosa calcareo marnosa. Ma Manuel non si ferma, vuole sperimentare e “camminare” altre vigne: ed è così che realizza con creatività, impegno e coraggio, una produzione diversa al di là di quella che consideriamo iconica. Prima l’Exethia, un passito da uve moscato giallo e moscato di Scanzo appassite all’aperto per alcuni mesi, con rese del tutto limitate. E poi il Secco, un vino rosso da uve moscato di Scanzo in purezza, dove la fermentazione vede il completo esaurimento degli zuccheri. Un prodotto dove l’intensità aromatica si bilancia con le componenti tanniche per un vino di grande intensità. E ancora, il Ghibellino, perché Manuel voleva portare un po’ di Bordeaux nella sua terra: cabernet sauvignon e merlot, per un vino intenso ed elegante, di grande complessità. Ed infine la Grappa di moscato di Scanzo, perché confrontarsi anche con la distillazione rappresentava una ulteriore sfida. Li assaggeremo tutti per conoscere l’azienda Biava: avremo in degustazione anche due annate di Moscato di Scanzo per comprendere la profondità di questo nettare e il suo naturale anti-aging alla prova del tempo.

Con noi ci sarà Manuel Biava: riaverlo nuovamente in valle è un privilegio che merita una serata di grande classe. 

Vini in degustazione

  • Secco 2018                                     
  • Ghibellino 2017                             
  • Exenthia 2013                               
  • Moscato di Scanzo DOCG 2018            
  • Moscato di Scanzo DOCG 1998            
  • Grappa di moscato di Scanzo  

Menu

  • Tortelli ai funghi porcini su letto di crema al bitto
  • Torta di grano saraceno con marmellata di mirtilli e granella croccante.
  • caffè

Conduce la serata

Sara Missaglia, giornalista, sommelier, degustatrice e relatrice AIS, ama la Valtellina di cui è ambasciatrice. È autrice del libro “Valtellina. In alto i calici”. Racconta di vino e dintorni per alcune riviste e siti internet, collaborando alla redazione delle Guide Vitae e Viniplus. Wine Educator per i corsi AIS, per il progetto degli Istituti Alberghieri di Lombardia e per eventi legati alla promozione del territorio, collabora come visiting professor con la Fondazione Mach di San Michele all’Adige, è Degustatore Esperto della Regione Lombardia e commissario in alcuni concorsi nazionali sul vino. Vive a Milano ma, appena può, lascia la città e torna in vigna.