Vosne-Romanée: il pinot nero abita qui

Vosne-Romanée: il pinot nero abita qui

Il pinot nero: l’”enfant terrible” o il “vin du diable”, come una volta veniva chiamato, ha scelto il village Vosne-Romanée in Borgogna come terra di elezione. Con Andrea Montini, in una serata indimenticabile firmata da AIS Sondrio, andremo alla scoperta di alcune tra le migliori parcelle della Denominazione. Parola d’ordine: eleganza.

INFORMAZIONI

Sondrio

mercoledì 09 ottobre 2024

Tresivio (SO), Ristorante Cà d’Otello, via Cà d’Otello n° 15

Costo Soci AIS 115 euro

Orario
dalle 20:00

Per informazioni
E-mail: elia.bolandrini@aislombardia.it

Il pinot nero ammalia e seduce, e in più parti del pianeta ha trovato terroir perfetti e coerenti con le proprie ambizioni: se Borgogna e Côte d'Or sono il binomio per eccellenza per scoprire l’espressività e le potenzialità del vitigno, Vosne-Romanée incarna, anche nell’immaginario collettivo, l’immagine della perfezione e dell’eleganza: nella serata condotta dal sommelier Andrea Montini sono previsti non solo un approfondimento sulla Denominazione Vosne-Romanée, ma un’indagine per metter a fuoco le diverse sfumature dei cru proposti in degustazione. Ci aspettano un village, quattro premier cru ed un grand cru in un viaggio fatto di parole, sensazioni ed emozioni, da tatuare nell’anima, perché vini come questi hanno il dono dell’unicità.

In degustazione:

- Vosne-Romanée Les Barreaux 2018 - Domaine du Couvent

- Vosne-Romanée 1er Cru Les Beaumonts 2020 - François Confuron-Gindre

- Vosne-Romanée 1er Cru Les Suchots 2020- François Confuron-Gindre

- Vosne-Romanée 1er Cru Les Brûlées 2020 - François Confuron-Gindre  

- Vosne-Romanée 1er Cru Les Petits Monts 2016 - Forey

- Echezeaux Grand Cru 2014 - Domaine Forey Père & Fils

In abbinamento:

Un primo piatto autunnale e un piacevole dessert preparati da Pietro, chef e titolare del Ristorante Cà d’Otello a Tresivio, verranno proposti in abbinamento ai vini.

Conduce la serata

Andrea Montini, sommelier e degustatore ufficiale AIS, Miglior Sommelier della Lombardia 2016, ha lavorato per alcuni anni all’estero in ristoranti stellati e alberghi di lusso, per poi rientrare in Italia e dedicarsi alla famiglia; è attualmente agronomo per un ente pubblico e organizza eventi per la promozione della cultura del vino, spinto dal potere di quest’ultimo di esprimersi al meglio se condiviso con persone a cui si vuole bene.