Ancora criminalizzazione del consumo del vino

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23 dicembre 2008

Ancora criminalizzazione del consumo del vino

Lettera aperta di Natale Contini, Vicepresidente di Ais Lombardia e Delegato di Ais Sondrio, al quotidiano la Provincia di Sondrio, sulla proposta di legge di riduzione del tasso di alcolemia nel sangue a 0,2

Redazione

Sull'ultimo numero di Ais Lombardia News (oggi l'Arcante) avevamo cominciato ad affrontare l'argomento con due articoli (vedi qui e qui). Sull'Arcante N°5 il Dott. Doriano Biagi e Luigi Bortolotti avevano apportato un ulteriore importante contributo (vedi qui).
Natale Contini, Vicepresidente di Ais Lombardia e Delegato Ais di Sondrio, è intervenuto, in merito alla proposta di legge che vorrebbe ulteriormente inasprire la normativa attuale, che stabilisce come valore limite legale il tasso di alcolemia a 0,5 g/litro, portandolo a 0,2 g/litro.

Vi proponiamo il testo della lettera inviata al quotidiano "La Provincia di Sondrio" il 16 Dicembre 2008.

"Già la legge attuale criminalizza il consumo dell’alcool e, adesso, a seguito degli incidenti che accadono, e che sono sempre accaduti, prende sempre più piede una visione ostile
del vino che viene pericolosamente assimilato all’alcool ai superalcolici e alle droghe di vario genere. L’ultima è di ieri con la folle e demagogica proposta parlamentare bipartisan per abbassare a 0,2 l’attuale tasso. E’ sbagliato mettere tutto sullo stesso piano, la tequila o i beveroni da discoteca che trangugiano i ragazzi per lo sballo del fine settimana
con il vino di qualità, é una assurdità culturale che serve soltanto a non affrontare i veri
problemi sociali del perché si ricorre allo sballo.
In vino di qualità modicamente consumato ha invece un valore positivo al vino e sarebbe
bene invece che chi siede in Parlamento eviti certe criminalizzazioni assurde inutili e mortificanti. L’Italia non può correre il rischio di perdere la cultura che la produzione del vino rappresenta solo per incredibili atteggiamenti irrazionali. E con essa il danno a un
settore economico trainante del made in Italy nel mondo che da lavoro a centinaia di migliaia di addetti. Spero che i parlamentari valtellinesi non si associno a questa incredibile campagna di demonizzazione del vino e che votino contro questa proposta."

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