Concluso a Lecce il 45° Congresso dell’Ais.

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10 ottobre 2011

Concluso a Lecce il 45° Congresso dell’Ais.

I numeri della manifestazione, il grande successo di pubblico. L’assessore Dario Stefàno: “Un punto di partenza per promuovere sempre meglio il nostro vino”.

Redazione

Undicimila bottiglie di vino pugliese impiegate per raccontare il fascino enogastronomico di un territorio sempre più a suo agio nei panni di “capitale” mondiale del mangiare bene e bere meglio. Il 45° Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana Sommelier si è concluso stamattina al Risorgimento Resort di Lecce; non solo un evento di celebrazione e di aggregazione per gli iscritti Ais, ma anche e soprattutto una straordinaria occasione di promozione del territorio regionale e di diffusione della cultura vitivinicola, visto che tutti i sommelier presenti al Congresso (600 persone tra pugliesi, italiani e stranieri provenienti da Stati Uniti, Germania e Inghilterra) hanno degustato per quattro giorni esclusivamente vino pugliese. Un esperimento doppiamente riuscito, visto che tra l’altro mai l’Ais, prima di questa kermesse leccese, aveva aperto i suoi appuntamenti istituzionali ai semplici appassionati del buon bere.

Il Congresso si è chiuso con grande successo, ma è stato solo un punto di partenza, non di arrivo, spiega anche l’assessore alle Risorse Agroalimentari, Dario Stefàno: “Da tempo abbiamo stabilito sinergie operative con l’Ais, e questo ci dà già i primi risultati in termini di promozione del territorio regionale, e di attenzione da parte di chi poi fa l’economia. Il modello agricolo è tornato al centro dell’attenzione dell’agenda del governo regionale, ma anche della politica nazionale: si parla della cultura del vino e dell’olio, e questo è un risultato importante perché abbiamo lavorato sulla leva della cultura, oltre che su quella della coltura. Per noi pugliesi, infatti, l’ “agri-cultura”  - mi piace usare questo termine - è importante perché ci consente di recuperare l’orgoglio della nostra identità che per troppi anni avevamo smarrito, vivendo l’agricoltura quasi come retaggio anti-moderno di cui liberarci. Ora quest’orgoglio lo abbiamo recuperato, ma dobbiamo lavorare per trasferirlo con la stessa intensità, e con lo stesso valore, alle nuove generazioni”.

A dire ancora del successo dell’iniziativa sono i numeri.  Cifre più che lusinghiere, infatti, hanno registrato  le due serate-evento aperte agli enofili:  “Charme in Rosa” (venerdì sera a Torre del Parco)  ha visto la presenza di 85 etichette di Rosati, con 1.500 bottiglie aperte in tutta la serata e  1.200 partecipanti tra sommelier e semplici visitatori, molti dei quali arrivati da tutta la Puglia per imparare ad apprezzare i rosé pugliesi. Ancor più rilevanti le cifre della seconda serata-evento, quella di ieri sera al Chiostro dei Domenica (“Tipico e Divino. Percorso Puglia”): 110 le etichette presenti tra Rossi e Bianchi di Puglia, per un totale di 2.000 bottiglie stappate e un numero ancor più consistente di visitatori rispetto alla prima serata della manifestazione. Che ieri sera ha ospitato, in sale appositamente riservate all’Ais, anche la cena di gala “Stelle e sapori”, in cui erano presenti 250 etichette di vini pugliesi; 150, invece, le etichette regionali che hanno allietato il galà di benvenuto tenutosi venerdì sera a Torre del Parco,  cui hanno partecipato i delegati provenienti da tutta Italia e, come detto, anche dall’estero.

Il numero di bottiglie di vino movimentate dal Congresso Ais, insomma, è pari a 11mila unità tra Rossi, Bianchi e Rosati di Puglia. Grande successo hanno registrato anche le  escursioni, quattro tour sul territorio regionale che hanno visto i congressisti trasformarsi in veri e propri eno-turisti,  con degustazioni di vini e di prodotti tipici direttamente nelle cantine.  Un successo dunque innegabile per il vino di Puglia e per il suo territorio, come spiega anche il presidente nazionale dell’Ais Antonello Maietta: “In un momento di crisi come questo l’enogastronomia e il prodotto agricolo assicurano grandi vantaggi, perché danno al territorio un nome e un cognome garantito dalla tracciabilità”.

In linea Vito Sante Cecere, presidente dell’Ais di Puglia: “La soddisfazione più grande, per quanto mi riguarda, è legata al successo avuto dalla serata dedicata ai Rosati, “Charme in Rosa”. Molti sommelier italiani e stranieri mi hanno confessato di non aver mai assaggiato tanti Rosati insieme, e le aziende hanno già ricevuto diversi ordini.  Il segreto della riuscita di questo Congresso sta nell’aver lavorato in sinergia con i privati e le istituzioni, e in particolare con l’assessorato alle Risorse Agroalimentari, che ci ha fornito un supporto morale e logistico fondamentale, premendo fin dall’inizio perché che il Congresso si tenesse in Puglia”.

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