Elogio dell'invecchiamento: il libro di Andrea Scanzi

News
05 dicembre 2007

Elogio dell'invecchiamento: il libro di Andrea Scanzi

Andrea Scanzi, giovane giornalista, scrittore sommelier e degustatore ufficiale AIS. Solo un toscano poteva scrivere un libro così serio e ironico con quella capacità di credere seriamente ma con autoironia in ciò che si crea...

Luciano Gigli

Il libro è indirizzato sia agli addetti ai lavori che a semplici consumatori e la seconda edizione è ormai prossima. Se l’autore avesse mantenuto il titolo originario “Profondo rosso”, l“Invecchiamento” sarebbe stato anche inquietante.

Nella sovracopertina è scritto: “La cosa che amo del vino è quello che fa capire. Il vino è un essere vivente. Amo immaginare l’anno in cui sono cresciute le sue uve: se c’era un bel sole, se pioveva.

E amo immaginare le persone che hanno vendemmiato e curato quelle uve e se un vino è

d’annata, penso a quante di loro sono morte”. Il libro è un viaggio, scritto con uno stile cordiale che inizia con la formazione come sommelier per girovagare tra i produttori di vino d’Italia di cui l’autore ci presenta la personalità. Il vino e il suo “autore” si assomigliano.

Sono presenti i grandi vini e quelli che sono autentici espressione di un produttore e di un territorio e il viaggio prosegue attraverso la storia e la realtà amplelografica italiana di oggi nel mondo del vino carico di promesse ma non privo di ombre.

Il sottotitolo accattivante promette di condurre il lettore alla ricerca e alla scoperta dei dieci migliori vini italiani, ma il libro ne propone molti di più.

Il linguaggio con cui vengono proposti è quello dalla passione, di chi il vino lo ama, lo segue, lo considera una “essere vivente” con cui nasce una profonda amicizia che, come nelle amicizie vere, qualche volte si giustificano anche i “difetti”.

Il vino si evolve, si diversifica, cambia come gli uomini, anche la trasformazione del vino che è molto simile a quella umana; anche gli uomini migliorano con l’”invecchiare” ? Più che l’elogio dell’invecchiamento si potrebbe dire che il libro è l’elogio della “trasformazione”, fino a raggiungere il punto più alto che spesso fa dei vino dei veri ed autentici capolavori.

Quello che Andrea Scanzi dice non è mai ovvio e induce il lettore a rifletteresul suo personale rapporto con il vino.L’autore è orgoglioso di appartenere alla famiglia dell’ AIS che con competenza, amore per i vini, serietà dei libri di testo, vitalità associativa e studio applicato al vino e al suo abbinamento con il cibo fa dell’associazione un precursore. Il sommelier per lui deve essere un comunicatore, un istruttore solidale, un compagno di bevuta, non un guru astruso, per chi vuole apprendere e scoprire il mondo enologico, la strada migliore resta quella dei tre corsi Ais .

Il vino è, uno splendido compagno di viaggio, una continua scoperta,un insostituibile cavatappi dell’anima. Come diceva Aimè Gibert in Mondovino, “ci vuole un poeta per fare un grande vino”.



ELOGIO DELL’INVECCHIAMENTO

DI ANDREA SCANZI

Viaggio alla scoperta dei dieci migliori vini italiani

(e di tutti i trucchi dei veri sommelier).

Mondadori.

315 pagine - € 15,50

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori