Eroico Rosso: anche AIS Lombardia protagonista a Tirano

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16 settembre 2020

Eroico Rosso: anche AIS Lombardia protagonista a Tirano

Un successo la VI° edizione della kermesse dedicata allo Sforzato. Nelle tre sedi dell’evento presenti anche i sommelier di AIS Sondrio

Redazione

Nel fine settimana dell’11-13 settembre a Tirano, al confine tra la Valtellina e la Svizzera, è andato in scena l’Eroico Rosso, kermesse dedicata allo Sforzato giunta alla sua VI° edizione. Eroica la manifestazione, che si è svolta nel pieno rispetto della normativa anti-Covid, con un impiego straordinario di forze per garantire il corretto afflusso dei visitatori tra degustazioni e manifestazioni di piazza, con musica e street food. 

Il vino ha incantato: nelle tre sedi di Palazzo Merizzi, Palazzo Marinoni e Piazza Salis ventinove cantine produttrici si sono alternate nelle degustazioni, offrendo la possibilità di avvicinarsi ad un vino ancora poco noto. DOCG dal 2003, è uno dei pochi vini italiani passiti secchi, con una sostanziale assenza di residuo zuccherino, inferiore ad un grammo per litro. Principe del festival il nebbiolo, il vitigno nobile limitato ad aree come la Valtellina, dove trova le migliori condizioni pedoclimatiche. Qui prende il nome di chiavennasca, dall’espressione dialettale “chiù vinascha”, ovvero più vinosa: si tratta del riconoscimento della bontà del vitigno in termini di vitalità, longevità e aspetto produttivo. 

Il nebbiolo destinato allo Sforzato, dopo la selezione dei migliori grappoli e la raccolta manuale in cassetta, viene riposto nei fruttai e sottoposto all’azione naturale del vento. Al termine dell’appassimento, l’uva, che ha perso circa il 30% del proprio peso, ha concentrato i succhi e il corredo aromatico: si tratta di grappoli completamente diversi rispetto a quelli vendemmiati, dove la freschezza e la gioventù di gusto e sapore virano dalla ciliegia alla prugna matura. 

La degustazione a Eroico Rosso ha visto protagonisti i sommelier della Delegazione di AIS Sondrio, guidati dalla delegata Elia Bolandrini: sono stati un validissimo supporto per condurre l’esperienza degustativa e consentire di decifrare correttamente lo Sforzato, illustrandone le caratteristiche di eleganza e finezza, complessità e straordinaria bevibilità. I momenti tecnici sullo Sforzato si sono tenuti a Palazzo Quadrio Curzio, dove la giornalista e sommelier di AIS Lombardia Sara Missaglia ha presentato la rassegna Gusto di Valtellina: Casimiro Maule e Claudio Introini, due grandi enologi che hanno fatto grande il vino di Valtellina e non solo, hanno testimoniato le difficoltà nella realizzazione dello Sforzato, raccontando segreti e ricordi di tante vendemmie. Non solo vino protagonista, ma anche racconti ed esperienze legate all’agrobiodiversità alpina, con un workshop dedicato all’approfondimento sui formaggi, seguito dalla degustazione in modalità showcooking del chisciöl, il piatto tipico tiranese, preparato dalla Confraternita del Chisciöl. A Luciana Libera, sommelier di AIS Sondrio e Degustatore e Maestro Assaggiatore Onaf la presentazione del Valtellina Casera DOP e del Bitto DOP, con curiosità per conoscere e apprezzare l’unicità di questi formaggi. 

La Valtellina, che lo scorso 9 settembre ha ottenuto l’importante iscrizione nel Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali  Storici con i vigneti terrazzati del versante retico, cresce in eccellenza con prodotti territoriali di grande riconoscibilità: il ruolo dell’uomo, che nei secoli si è dedicato alla viticoltura e all’agricoltura ridisegnando il profilo del pendii per rendere adatto un ambiente complesso, non ha rappresentato un elemento turbativo dell’ecosistema, ma ne ha invece custodito e conservato la struttura paesaggistica. Un importante risultato che premia la determinazione e l’impegno della fondazione ProVinea e della sua presidente Cristina Scarpellini. La Valtellina è oggi un territorio vitato storico, eroico e coraggioso, dove l’ospitalità e l’accoglienza sono cultura.