Igino Dal Cero e Alberto Lupini vincitori del Rigoletto d’Argento 2023

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15 dicembre 2023

Igino Dal Cero e Alberto Lupini vincitori del Rigoletto d’Argento 2023

Lo scorso 6 dicembre è tornato l’appuntamento con l’assegnazione del prestigioso ed oramai storico premio, Rigoletto d'Argento, giunto alla sua 26a edizione.

Maria Ruocco

In occasione della consueta cena di Natale di AIS Mantova, si è svolta la cerimonia di assegnazione del Rigoletto d’Argento, che nel corso degli anni si è affermata come immancabile appuntamento a ridosso delle festività Natalizie. Sono stati assegnati ben due premi ad altrettanti personaggi che si sono distinti nella valorizzazione e divulgazione della cultura enogastronomica del nostro Paese.

Igino Dal Cero titolare dell’azienda Ca’ dei Frati e Alberto Lupini, direttore responsabile del magazine Italia a Tavola, entrano così a far parte della lista di professionisti che si sono aggiudicati il premio organizzato da AIS Lombardia con la collaborazione della Delegazione AIS Mantova.

I riconoscimenti sono stati consegnati da presidente di AIS Lombardia, Hosam Eldin Abou Eleyoun, e Luigi Bortolotti, delegato AIS di Mantova e Membro della Giunta Esecutiva Regionale, con le seguenti motivazioni

Ad Igino Dal Cero: “Per aver ideato la moderna personalità del Lugana e contribuito, in modo determinante, al suo successo nel mondo”.

Ad Alberto Lupini: “Per la sua costante attività di informazione sulla enogastronomia italiana sviluppata attraverso una linea editoriale coerente, dinamica e moderna”.

Igino Dal Cero, durante il suo discorso di ringraziamento, ha ripercorso la nascita della sua azienda, una storia segnata dall’eredità del padre Pietro che nel 1969 aveva partecipato alla nascita della Doc Lugana, iniziando a imbottigliare la sua prima etichetta di Lugana “Casa dei Frati”, poi detta “Ca’ dei Frati”. Con la fine degli anni ’30 dello scorso secolo, Felice Dal Cero, figlio di Domenico, originario dell’area di Soave, si innamorò del territorio del basso Garda e si trasferì quindi in quella casa a Lugana di Sirmione che all’epoca aveva solo un ettaro di terreno. Qui inizia una storia di determinazione e passione nella valorizzazione della vocazione vitivinicola del territorio.  Nel suo discorso Igino ha ringraziato il padre che è venuto a mancare nel 2012: è stato lui ad avviare Igino ed i suoi fratelli, Gian Franco e Anna Maria, al lavoro in cantina, lasciando loro “anche la possibilità di sbagliare”. Dal padre ha imparato ad ascoltare l’uva e la natura e l’attitudine a riconoscere le potenzialità strutturali che il vino può esprimere al meglio grazie all’affinamento “I miei genitori erano persone schive, legate alla terra; ho dovuto rappresentare un po' tutta la famiglia compiendo scelte precise, sempre puntando sul fatto che la qualità, alla fine, viene ricompensata”. Nel suo discorso ha infine ricordato l’insegnamento ricevuto dal lungo rapporto con Gino Veronelli e sottolineato l’orgoglio di aver sempre creduto nel vitigno, il turbiana, e in un territorio che oggi è una bandiera del Lago di Garda nel mondo, con oltre 2560 ettari vitati, e una produzione che a fine 2022 ha toccato i 28 milioni di bottiglie prodotte.

Un’altra storia di successo premiata nel corso della serata è quella di Alberto Lupini. Economista e storico per formazione, dal 1979 giornalista professionista, è direttore responsabile dal 2002 di Italia a Tavola, uno dei network più avanzati e seguiti nel settore dell’informazione per il mondo della ristorazione e più in generale dell’ospitalità e dell’enogastronomia italiana (rivista mensile cartacea, quotidiano online, newsletter, canali video, social, un canale specializzato sulle ricette dei grandi Chef…). Nel corso della sua lunga carriera è stato caposervizio, inviato e corrispondente de Il Sole 24Ore, il Mondo e L’Eco di Bergamo.

Il suo approccio è lucido e diretto, è quello di un aziendalista che affronta il settore del food e dell’accoglienza con uno sguardo rigoroso e libero da condizionamenti, abbinato a una sensibilità e approccio da uomo di cultura (tra le altre cose, è stato manager culturale e organizzatore di mostre e musei, e saggista di storia economica e politica). 

La linea editoriale è costantemente orientata all’aggiornamento di professionisti e appassionati di enogastronomia e di Made in Italy. Numerosi sono gli eventi di promozione dello stile italiano di cui Alberto è regista e sostenitore con l’intento di favorire la crescita ed il dialogo tra le varie anime della ristorazione e dell’ospitalità italiana.

Al momento di ricevere il premio, Lupini ha sottolineato il suo gradimento perché ritiene AIS, ed in particolare AIS Lombardia, un’associazione di grande spessore professionale che svolge un’attività di formazione fondamentale per tutto il comparto enogastronomico ed enologico italiano. Ha inoltre ricordato e sottolineato con piacere la pluriennale amicizia con Luigi Bortolotti, fatta di condivisioni, scambi di opinioni ed anche interventi su Italia a Tavola, dove compare tra l’elenco di collaboratori.

Come sempre questo incontro è stato occasione per fare un bilancio sull’attività della Delegazione di Mantova, che chiude il 2023 con il record di 320 iscritti, e dell’AIS Lombardia che supera quest’anno gli 8.500 associati. Nel corso della serata sono stati serviti i piatti dello chef del Tesoro Living Resort, in degustazione tre Franciacorta della Cantina Faccoli: Extra Brut, Franciacorta dosaggio zero millesimato 2016 e Franciacorta Rosé Brut. I vini dell'azienda con sede a Coccaglio, sulle pendici del Mont'Orfano, sono ormai un prodotto inconfondibile e distintivo all'interno del panorama franciacortino. Per concludere la cena è stato servito anche il Tre Filer, vino dolce da uve stramature di Cà dei Frati.