Il Rigoletto d’Argento compie 25 anni. Il premio a Marco Aldegheri

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09 gennaio 2023

Il Rigoletto d’Argento compie 25 anni. Il premio a Marco Aldegheri

Lo scorso 15 dicembre, la cena di Natale di AIS Mantova ha visto, come di consueto, l’assegnazione del premio Rigoletto d’Argento, quest’anno vinto da Marco Aldegheri, vice presidente di AIS Italia.

Maria Ruocco

Ogni anno, in occasione della cena degli auguri di Natale della delegazione di AIS Mantova, viene assegnato il premio Rigoletto d’Argento, che lo scorso 15 dicembre ha raggiunto la 25^ edizione ed è stato assegnato a Marco Aldegheri, vice presidente di AIS Italia. 

Il premio, organizzato da AIS Lombardia con la collaborazione di AIS Mantova, è ormai divenuto una tradizione immancabile per l’Associazione e viene consegnato con lo scopo di gratificare chi lavora con coerenza e impegno nei diversi settori della cultura alimentare e che rispecchia i valori associativi.

Marco Aldegheri è stato premiato “per la sua capacità di interpretare obiettivi ideali dell’Associazione, rendendoli fruibili per tutti i soci e per aver saputo continuare in modo esemplare, il pensiero associativo espresso da Dino Marchi durante la sua presidenza di AIS Veneto”.  Il premio è stato consegnato da Luigi Bortolotti, delegato di AIS Mantova e membro della Giunta Esecutiva Regionale, e da Hosam Eldin Abou Eleyoun, Presidente AIS Lombardia, premiato lo scorso anno.

Dalla sua nascita nel 1997, anno in cui furono premiati Giuseppe Vaccarini e Nadia Santini, sono numerosi e prestigiosi i professionisti che si sono aggiudicati il premio (clicca qui per il palmares completo): sommelier, giornalisti, chef, enologi, tutte figure che si sono contraddistinte per la valorizzazione dell’enogastronomia italiana attraverso la comunicazione, la divulgazione formativa, la tutela della tradizione, la sperimentazione innovativa, la ricerca di nuovi prodotti, nuovi sapori e abbinamenti.  

Impegno, valori e cultura, sono stati i termini ricorrenti negli interventi di Luigi Bortolotti ed Hosam Eldin nel commentare la scelta sull’assegnazione del premio, e sono proprio cultura, preparazione e abnegazione che caratterizzano infatti da sempre il lavoro di Marco Aldegheri che, oltre a essere Vice Presidente AIS Italia, riveste anche un importante incarico legato alla comunicazione dell’Associazione, attraverso tutti i suoi canali.

Nel suo discorso di ringraziamento Aldegheri ha voluto sottolineare come, a prescindere dal vincitore, il premio abbia sempre voluto essere «testimonianza dell’impegno nel mondo della gastronomia». Ha inoltre ricordato come «dobbiamo portarci a casa la bellezza di essere testimoni di un lavoro» e di come questo premio accenda «una luce molto importante che è quella della cultura, cui ci dobbiamo sentire strettamente legati come Associazione».

La serata è stata anche l’occasione per fare il punto sui risultati raggiunti da AIS Lombardia, che nel 2022 ha registrato un significativo aumento del numero dei soci; risultati che, come affermato dal Presidente regionale, sono arrivati grazie all’impegno delle persone e dei relatori che fanno appassionare, e grazie alla volontà di dare qualità, «un aggettivo che accompagna la nostra Associazione». Infine, sono state le iniziative 2023, sia a livello regionale che nazionale, a partire dai alcuni punti fermi, come la Guida Viniplus, per arrivare ai nuovi progetti, come il convegno dedicato agli under 40.

Brindisi

I numerosi brindisi della serata, non potevano che essere accompagnati che da ottime bollicine.

Brut Tradition - Noël Leblond-Lenoir

Da uve pinot nero (80%) e chardonnay (20%), servito nel corso dell’aperitivo, si caratterizza per equilibrio che associa finezza, sentori fruttati e buona persistenza.

Brut Blanc de Blancs – Alain Goussard

Ottenuto esclusivamente da uve chardonnay, questo champagne si distingue per la sua finezza. Carnoso al palato, si caratterizza per sentori di agrumi con un finale tutto in freschezza.

Due Franciacorta della Cantina Faccoli hanno poi accompagnato i piatti di pesce preparati dallo chef del Tesoro Living Resort. Realtà a conduzione famigliare intitolata al capostipite Lorenzo, i 6,5 ettari di vigna della cantina Faccoli si estendono a Coccaglio (Brescia), sulle pendici del Montorfano, lontano dalle cantine più note della Franciacorta, dove i terreni, ricchi di minerali, sono più difficili da coltivare.

Questa famiglia si caratterizza per l’idea che ne ispira il lavoro, tutto manuale, fatto in vigna: il vino deve rispecchiare il carattere del territorio.  Da questa idea di rispetto del territorio, ne deriva una vinificazione svolta sul vino base, senza effettuare passaggi in legno, con un dosaggio zuccherino sempre e volutamente bassissimo. Il risultato è un prodotto inconfondibile, verticale, con una ricchezza gusto-olfattiva conferita dai lieviti in fase di evoluzione, ampiamente premiato nel corso degli anni.

Franciacorta Extra Brut Millesimato

Ottenuto da uve chardonnay (60%), pinot bianco (20%) e pinot nero (20%), invecchia sui propri lieviti per circa 30 mesi. Prodotto particolarmente rappresentativo dell’azienda, questo extra brut presenta una quantità di zuccheri residui inferiore ad 1 gr/l.

Il calice è di un luminoso, intenso e brillante giallo paglierino, il perlage è fine e persistente. Il basso dosaggio ne esalta la complessità caratterizzata da note agrumate a sentori di frutta candita che evolvono in profumi di lievito e crosta di pane. All’assaggio è di ottima beva, verticale ed armonioso, con una grande sapidità ed un finale di notevole persistenza.

Franciacorta Rosé Brut millesimato 

Prodotto da un blend di pinot nero (60%), chardonnay (30%), pinot bianco (10%), dopo la vinificazione segue la seconda rifermentazione con sosta in bottiglia sui propri lieviti per almeno 24 mesi. Dosaggio inferiore ai 3 gr/l.

Questo prodotto è l’espressione della mineralità dei terreni da cui provengono le sue uve, fresco, di buona struttura, caratterizzato dalle note floreali e fruttate del pinot nero con un frutto rosso intenso e persistente. Colore rosa brillante, vivace ed elegante. All’assaggio è fresco, di buona struttura e con un finale persistente e gradevolmente fruttato.

La cena si è conclusa con il Fior d’Arancio Colli Euganei dell’azienda Terregaie, in abbinamento all’immancabile e fantastico panettone della Pasticceria Antoniazzi.

Ottenuto da moscato giallo. Il calice si presenta giallo paglierino, con un perlage fine e persistente; fresco con caratteristici profumi di melone e note di ananas all’olfatto, salvia e fior d’arancio, da cui prende il nome. Alla beva dolce con una acidità che ne esalta la freschezza.