L’Ais ha compiuto mezzo secolo

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09 luglio 2015

L’Ais ha compiuto mezzo secolo

32.000 soci iscritti, oltre 7000 partecipanti ai corsi nel 2014. La sola Lombardia conta nel 2015 4500 soci di cui 1700 sono milanesi. Una grande festa il 7 luglio a Milano ha celebrato i 50 anni dell’Associazione Italiana Sommelier con un banco di assaggio che ha coinvolto oltre 130 aziende da tutta Italia. Tutto esaurito alle prestigiose degustazioni guidate da relatori d’eccezione

AIS Italia

Vitae - I 50 anni di AisLa copia dell'atto costitutivo di AIS campeggia sulla copertina di Vitae di giugno, la rivista dell'Associazione Italiana Sommelier. Perché il sodalizio compie gli anni. Di più: celebra il cinquantenario, un'occasione speciale che coglie AIS in piena salute. 

A 50 anni esatti da quel 7 luglio 1965, nello stesso hotel Palace - oggi The Westin Palace - a Milano, dove la neonata AIS venne allora presentata alla stampa e che ora è sede delle iniziative promosse dalla delegazione milanese, è stato celebrato lo speciale anniversario.

Antonello Maietta, presidente nazionale al suo secondo mandato, ha voluto intorno a sé i personaggi che hanno fatto la storia dell'Associazione a iniziare dalla "tessera numero 1" Jean Valenti e con lui altre figure storiche: da Eddy Furlan a Giuseppe Vaccarini e molti altri ancora che hanno accompagnato la crescita dell'Associazione, dai primi 20 iscritti agli attuali oltre 32mila che fanno di AIS la più grande associazione mondiale del settore. 

Il Savini di Milano costituisce il luogo fisico in cui l'AIS ha preso forma: qui era solito sedersi il professor Gianfranco Botti, manager e imprenditore del settore chimico, appassionato gourmet per diletto. Fu lui a stimolare Jean Valenti a creare un'associazione che riunisse i migliori professionisti di un settore che si stava rapidamente emancipando. Valenti stimato sommelier, madrelingua francese, nato in provincia di Bergamo ma ben presto attivo in Svizzera e Francia, era stato richiamato in Italia dal commendator Angelo Pozzi a collaborare nel suo celebre ristorante in Galleria, a Milano. Botti e Valenti consapevoli delle carenze nel servizio dei vini nella ristorazione italiana maturarono l'idea di sviluppare e dare dignità alla professione del sommelier, con l'obiettivo principale di estendere la conoscenza e la valorizzazione del vino italiano. 

L'approdo al Savini non fu del tutto indolore per Valenti, abituato ad altri standard. All'epoca anche nel ristorante più prestigioso di Milano, e probabilmente d'Italia, al momento di ordinare il vino il cameriere rivolgeva al cliente la fatidica domanda: "Bianco o rosso?", servendo poi il vino sfuso in caraffe riempite dalle botticelle collocate nell'office. Le bottiglie, anche le grandi bottiglie, erano frettolosamente snobbate da chi si dedicava al servizio, sovente preoccupato di non far lievitare troppo il conto per poter beneficiare di una mancia adeguata. All'epoca nella ristorazione del capoluogo lombardo i consumi di vino erano cospicui e la zona di produzione più vicina, l'Oltrepò Pavese, non si era ancora scrollata di dosso l'immagine di un prodotto economico per il consumo della famiglia. La Franciacorta era lievemente più distante in termini di chilometri, ma lontanissima dalla visione attuale di un sistema produttivo eccellente e consolidato. Il Piemonte enologico spadroneggiava, il Veneto seguiva a ruota, la Puglia approvvigionava soprattutto le attività commerciali dei corregionali. 

Milano, non avendo alcuna sudditanza psicologica nei confronti di un'inesistente produzione locale, diventò ben presto il crocevia del mercato del vino di qualità, un processo che negli anni seguenti ha fortunatamente contagiato l'intera Penisola. E fa piacere pensare che l'Associazione Italiana Sommelier sia stata attiva artefice di questa evoluzione. Sin dai primi anni in cui i corsi venivano organizzati in sedi alla buona, e non ancora in grandi alberghi o location prestigiose, fondamentale è stata la capillare diffusione dell'Associazione e del metodo didattico, il primo realmente codificato in grado di avvicinare larghe fasce di pubblico al mondo del vino. Nessuno in Italia, editore o associazione che fosse, ha saputo svolgere un'opera di divulgazione paragonabile a quanto AIS ha fatto in questo primo mezzo secolo di attività. Oggi AIS è un'associazione che conta oltre 32.000 soci iscritti. Degli oltre 7000 partecipanti ai corsi nel 2014 oltre il 30% per cento è costituito da donne. Oltre il 52,6 % dei soci che hanno frequentato i corsi, hanno ottenuto l'attestato di sommelier. Il 45% degli iscritti ai corsi è costituito da persone appartenenti a una fascia di età compresa tra i 18 e i 45 anni. La sola Lombardia conta nel 2015 4500 soci di cui 1700 sono milanesi .

Brigata Sommelier Ais Lombardia - Milano 7 luglio 2015

I festeggiamenti del 50 anniversario hanno coinvolto oltre 130 aziende da tutta Italia invitate a partecipare alla giornata celebrativa fra banchi d'assaggio e prestigiose degustazioni guidate, fra cui una dedicata ai vini della Franciacorta (relatore Nicola Bonera), uno ai Bianchi della Campania (con Guido Invernizzi), uno alla Mitteleuropa vinicola (di nuovo Bonera) e infine ai Bianchi della Borgogna (con Samuel Cogliati). La sera, spazio anche a un talk show con i protagonisti della storia di AIS e a una verticale di Barbacarlo, con il mitico Lino Maga (relatore Armando Castagno). 

Per l'occasione è giunto a Milano - terminando così il proprio tour lungo tutta la Penisola, portato in staffetta dai 22 Presidenti regionali AIS - il prezioso tastevin commemorativo, simbolo dei sommelier e strumento dell'arte della degustazione: un'opera in argento 925/000, realizzato dal maestro orafo crotonese Gerardo Sacco. Il gioiello, come si diceva, dopo essere stato presentato a Vinitaly 2015 è diventato il testimone di una simbolica staffetta tra le Associazioni regionali, fino alla tappa finale di Milano, dove Maria Rosaria Romano, Presidente di AIS Calabria, lo ha consegnato al Presidente nazionale Antonello Maietta.

La giornata del 7 luglio ha dato il via a numerosi eventi in programma nell'anno del cinquantenario "una festa che proseguirà fino alla fine dell'anno", promette Maietta. A metà novembre è infatti fissato il Congresso Nazionale AIS che, dopo le tappe di Firenze e Torino, si svolgerà a Milano dove, con passione, continua una storia che dura ormai da mezzo secolo.

Milano - 7 luglio 2015 - Festeggiamenti Ais 50 anni

Foto di Sonia Santagostino