Progetto Alba Vitae. AIS Lombardia consegna il suo contributo a Fondazione Arché

News
05 settembre 2025

Progetto Alba Vitae. AIS Lombardia consegna il suo contributo a Fondazione Arché

Un assegno da 5500 euro per sostenere la ristrutturazione di una delle due comunità di Milano, Casa Adriana, situata nel quartiere Quarto Oggiaro all’interno del progetto “Sentirsi a casa”

Redazione

Accompagnare mamme sole con bambini e famiglie vulnerabili nella costruzione dell’autonomia sociale, abitativa e lavorativa offrendo servizi di supporto e cura. È questo il prezioso obiettivo che guida da oltre 30 anni le attività di Fondazione Arché e che AIS Lombardia ha scelto come interlocutore all’interno del progetto solidale Alba Vitae, promosso da dall'Associazione Italiana Sommelier e lanciato in tutta Italia alla fine del 2024.

Lo scorso 5 giugno, AIS Lombardia ha consegnato a Fondazione Arché un assegno di 5.500 euro, frutto del ricavato della vendita delle bottiglie magnum di Metodo Classico dell’azienda La Genisia. I fondi contribuiranno alla ristrutturazione di Casa Adriana, una delle due comunità Arché a Milano, situata nel quartiere Quarto Oggiaro.

«È stata una grande emozione aver potuto consegnare i fondi raccolti con il progetto Alba Vitae» afferma Francesca Provenzi, responsabile del progetto Alba Vitae per AIS Lombardia. «Questo contributo verrà utilizzato per il progetto ‘Sentirsi a casa’ che offre a tante mamme e ai loro bambini la possibilità di ricominciare a condurre una vita serena dopo tanta sofferenza».

«A nome di AIS Lombardia desidero ringraziare tutti i nostri soci per la generosità che hanno dimostrato nel supportare questo importante progetto» aggiunge Hosam Eldin Abou Eleyoun, presidente di AIS Lombardia. «È stato un grande onore per la nostra Associazione poter contribuire a dare una speranza a chi si trova in difficoltà».

«Siamo orgogliosi di avere al nostro fianco AIS Lombardia» dichiara Elena D’Andrea, responsabile Fundraising di Arché. «Il progetto Alba Vitae ha fornito un aiuto concreto e un segnale di fiducia a tante mamme e bambini che, dopo esperienze di disagio e violenza, possono guardare a un nuovo futuro».