Vino e Guida Sicura
News
01 dicembre 2008

Tratto dall'Arcante N°5, l'articolo del Dott. Doriano Biagi e Luigi Bortolotti. Un problema di scottante attualità impegna anche l’Ais per sconfiggere i fautori dell’assioma vino uguale sballo e diffondere la cultura del bere consapevole.
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L’Italia è il paese delle mode e delle enfatizzazioni iperboliche. E’ vero che la guida in stato di ebbrezza è un vero pericolo per tutti ma è anche vero che c’è una esagerazione
mediatica nel comunicare tout court l’ebbrezza come ubriachezza ed il vino come sinonimo di alcol. Anche far credere che l’alcol sia la causa di tutti gli incidenti stradali più devastanti le vite degli individui e delle famiglie è forse un’esagerazione.
Probabilmente l’alcol è il mezzo oltre che l’occasione per lo sballo.
E quando si parla di alcol sarebbe sicuramente necessario distinguere tra vino e i “beveroni alcolici” che vengono consumati nei luoghi dello “sballo”. Il consumo di un buon vino al pasto è cosa sicuramente diversa dall’assunzione a digiuno di questi “beveroni alcolici” ivi compresi gli aperitivi a base di bicchieri colmi di vino rosso da 14% a 15% di alcol.
Il vero problema sta a monte e cioè nella personalità di chi cerca lo sballo
attraverso l’alcol. L’altro giorno ho letto su un quotidiano: ubriaco al volante: tasso alcolemico a 0,59. Ma è possibile che un individuo “responsabile e normale” diventi un
“delinquente al volante” perché ha un tasso alcolemico di 0,59 invece che di 0,50? Io non lo credo. E le domande che vengono alla mente sul come si gestisce la sicurezza sulle
nostre strade possono essere infinite: dalle sanzioni, al rilascio ed ai controlli successivi dei permessi di guida e così via.
E’ più pericoloso un individuo “responsabile e normale” con 0,59 di tasso alcolemico oppure un individuo sfortunato con problemi mal curati al campo visivo, oppure un altro con disturbi della personalità, un altro che debba fare uso di psicofarmaci, un altro
troppo giovane ed inesperto, oppure un altro troppo anziano, oppure un altro con patologie che possono determinare perdita di coscienza, oppure un altro cotto dal sonno? E come mai i “veri delinquenti” che usano le auto, le moto o quant’altro
come macchine da combattimento, Dopo una sanzione più o meno pesante, possono impunemente riprendere possesso del loro permesso di guida?
Per non cadere in equivoci o nel qualunquismo del “mal comune mezzo gaudio”, io penso che ogni abuso sia da evitare in modo netto e categorico, anche quello di vino, e che la legge vada rispettata.
Detto questo però non va dimenticato che l’abuso di alcol è una faccia del problema ma non la sola e che l’uso enfatizzato e criminalizzante del modico consumo di vino tende principalmente a far dimenticare gli altri aspetti relativi alla sicurezza stradale e ad ignorare che in prospettiva si possono creare danni importanti alle aziende vitivinicole
più serie oltre che alla cultura ed al patrimonio enogastronomico italiano che nessuno al mondo possiede e che tutti ci invidiano.
Queste riflessioni non costituiscono una “difesa di bottega”. L’Associazione Italiana Sommeliers, da molto tempo, ha fatto della cultura del “modico consumo consapevole” uno degli obiettivi fondamentali della sua didattica. Tutti i nostri soci ed i nostri corsisti lo
sanno. Queste riflessioni sono semplicemente una scelta di campo a fianco dei
produttori seri ed in favore di una informazione corretta oltre che della salvaguardia del nostro patrimonio di storia e di cultura enologica.
Si deve arrivare ad un consumo modico e consapevole non all’abolizione del consumo!!!
Ma come fare appunto a rispettare i limiti di legge senza abolire il consumo? Non è possibile che da parte delle fonti ufficiali ci si senta dire che, prima di mettersi al volante, non c’è un modo semplice, pratico e preciso per misurare il proprio tasso alcolemico e che l’unico modo è quello di non assaggiare nulla.
Noi siamo consumatori e sommelier e dobbiamo anche per professione degustare!
E Allora che fare? Smettiamo la professione? E i ristoranti, le enoteche, le cantine possono accettare senza danno una situazione simile?
Sono due mesi che con amici farmacisti cerco di acquistare un alcoltest preciso e sicuro appunto per essere in grado di rispettare la legge.
Le prove fatte sono sistematicamente contraddittorie: uno smentisce l’altro. Lo 0,40 può rischiare di diventare lo 0,70 con la misurazione della Polizia Stradale.
La domanda che mi pongo e che pongo allora è:
Ma non è compito anche degli enti pubblici preposti fare in modo che vengano messi sul mercato dei misuratori sicuri, precisi e soprattutto omologati?
Che servano cioè efficacemente allo scopo? E’ possibile pubblicare una legge e poi non mettere seriamente in grado i cittadini di rispettarla? Io voglio bere la giusta e modica
quantità di vino e poi mettermi alla guida solo Dopo aver verificato con sicurezza che il tasso alcolemico è sotto la fatidica soglia dello 0,50. Perché non posso in pratica farlo?
Apriamo un dibattito su questo punto, coinvolgete anche amici e conoscenti, cantine
ed enoteche, scrivete le vostre opinioni all’indirizzo e-mail sommelier.mantova@alice.it sarà nostro compito promuovere la discussione e l’approfondimento nelle sedi istituzionali ed anche in quelle ministeriali.
L’etanolo o alcol etilico è una piccola molecola che ha effetti su quasi tutti gli organi e apparati del nostro corpo, ma soprattutto è un potente agente sedativo-ipnotico sul sistema nervoso centrale.
La seguente Tabella A mostra la correlazione che c’è tra alcolemia (calcolata in grammi x litro di sangue) e gli effetti sul sistema nervoso centrale e particolarmente sulla
guida:
0,2 – sobrietà. Tendenza a guidare l’auto in modo più rischioso
0,4 – sobrietà. Riduzione e rallentamento delle capacità di elaborazione mentale delle percezioni, riduzione della facoltà visiva laterale
0,5 - sobrietà. Limite legale dell’alcolemia in Italia. Effetti come 0,4
0,6 – stato infraclinico. Accentuazioni degli effetti come 0,4
0,7 – 0,9. Forte prolungamento dei tempi di reazione, incapacità di adattamento all’oscurità, compromissione della valutazione di percezioni visive simultanee
1,0 - stato di ebbrezza. Chiari segni clinici di euforia, iniziali disturbi psicomotori nella maggior parte delle persone, logorrea.
1,5 - segni di ubriachezza. Presenti nell’80% delle persone eccitazione, instabilità emozionale, disinibizione,perdita di giudizio critico, calo della memoria e della comprensione, discorsi incoerenti e deambulazione incerta
2 - stato di ubriachezza. Evidente aggravamento dei sintomi sopra descritti che sono presenti nell’88% delle persone
3 - ubriachezza profonda. Stato confusionale, vertigini, stati emozionali esagerati,
salivazione e sudorazione abbondanti, disturbi sensoriali gravi,difficoltà alla parola
3 / 5 - alcolemia mortale. La soglia è variabile da individuo ad individuo: torpore “stupore alcolico”, coma, morte per paralisi respiratoria
Tabella B - Correlazione tra modalità d’assunzione di differenti quantità di vino e alcolemia in un uomo adulto sano di 70 Kg di peso

CINETICA DELL’ALCOL: CIO’ CHE L’ORGANISMO FA DELL’ALCOL
L’etanolo o alcol etilico, è uno xenobiotico alimentare dotato di azione sedativa-ipnotica. E’ una piccola molecola alchilica (CH3-CH2-OH) perfettamente miscibile con acqua e molti solventi organici, ma in misura minore con i lipidi.
L’assorbimento che avviene nel tubo digerente (è possibile un assorbimento importante anche per via inalatoria) è totale e molto rapido: inizia subito e si completa in 15 – 40 minuti.
- L’ etanolo non necessita di precedenti interventi digestivi;
- L’assorbimento, trattandosi di piccola molecola, avviene per diffusione semplice,
cioè non ha bisogno di trasportatori;
- L’etanolo viene assorbito da tutto il tubo digerente (dalla bocca al retto .
Nel sangue si ritrova entro i 5 minuti dall’ingestione e la massima concentrazione
ematica si raggiunge da 30 a 120 minuti max.
FATTORI CHE INFLUENZANO LA VELOCITA’ DI ASS ORBIMENTO
Tipo di bevanda alcolica: il passaggio nel sangue è tanto più rapido quanto più l’alcol
è concentrato (max. tra il 15% e il 30%).
• Modalità di assunzione in un’ unica dose: alcolemia più alta; in dosi frazionate nel
tempo: alcolemia più bassa.
• Presenza di cibo nello stomaco a stomaco vuoto l’assorbimento è più rapido e l’alcolemia
comincia a salire Dopo 5 minuti; a stomaco pieno il tasso alcolemico ha un
picco inferiore e si normalizza più rapidamente.
• Tipo di cibo consumato: alimenti contenenti grassi, specie il latte e derivati, rallentano
l’assorbimento dell’alcol.
• Condizioni della mucosa gastrointestinale: processi infiammatori accelerano l’assorbimento dell’etanolo.
METABOLISMO
Il 90-95% dell’etanolo viene metabolizzato nel fegato. Il 5-10% viene eliminato come etanolo da reni e polmoni (l’alcol è presente nell’aria espirata con un coefficiente di ripartizione tra sangue e aria alveolare che è di circa 2.100: 1 cioè 2,1 litri di aria espirata contengono tanto alcol quanto 1 millilitro di sangue).
ELIMINAZIONE
Come detto il 5 -10% viene eliminato come etanolo da reni e polmoni e si può ritrovare
in vari liquidi organici (lacrime, sudore, latte, bile, saliva, succhi gastrici,) il rimanente
viene metabolizzato come sopra descritto seguendo la curva etanolemica di Widmark.
La velocità con cui l’alcol è trasformato in acetaldeide è costante per ciascun individuo
e indipendente dalla concentrazione dell’alcol nel sangue; è compresa in genere tra 7-26
mg / 100ml /ora e riferita al peso tra 100-150 mg/ Kg /ora. Ricordando che 7,9 grammi
di alcol corrispondono a 10 ml, la massima capacità di metabolizzazione nelle 24 ore
è di 300-400 grammi, ovvero 380-500 millilitri. Il rapporto tra la percentuale di alcol nell’intero organismo (corrispondente in fase iniziale alla quantità di alcol ingerito) e quella presente nel sangue è costante per ciascun individuo ma varia da uno all’altro. Questo valore, di cui vedremo poi l’importanza è stato indicato da Widmark con il simbolo “r” ed è così calcolato: r = % alcol nell’organismo (diviso) %alcol nel sangue
I valori della costante “r” sono:
uomo: 0,68 + 0,085 - donna: 0,55 + 0,055. Grazie alla costante “r” si può calcolare con buona approssimazione l’alcol totale presente nel corpo ed il tasso alcolemico (BAC o BAL).

Nota bene: per la legge italiana il tasso alcolemico è calcolato in grammi x litro e non in termini percentuali. Pertanto negli esempi citati, dove l’uomo ha ipotizzato un tasso di g 1/litro e la donna di g 1,2/litro, vuol dire che ambedue sono abbondantemente oltre la soglia di legge di g 0,5/l.
CONCLUSIONI
Per valutare con facilità il tasso alcolemico nelle diverse situazioni, serve però saper calcolare in modo semplice i grammi di etanolo ingerito. Per far questo si deve considerare
che la densità dell’alcol etilico o peso specifico è uguale a 0,793. Di conseguenza possiamo formulare la seguente equazione

Come si può vedere da queste formule che sembrano complicate, ma che sono indispensabili per calcolare con una buona approssimazione il tasso alcolemico, non bisogna mettersi alla guida quando, per rifarci all’esempio di prima si bevono più di 300 ml di un vino mediamente alcolico (poco più di un bicchiere), oppure attendere un tempo
adeguato (almeno 2 ore) dall’ultima ingestione di alcol o, meglio ancora, sacrificarsi a
turno, o avere un caro/a (e sfortunato/a) amico/a astemio/a.
r x tasso alcolemico (BAC o BAL) x peso corporeo in grammi
Alcol nel corpo =--------------------------------------------------------------------------
100
mediatica nel comunicare tout court l’ebbrezza come ubriachezza ed il vino come sinonimo di alcol. Anche far credere che l’alcol sia la causa di tutti gli incidenti stradali più devastanti le vite degli individui e delle famiglie è forse un’esagerazione.
Probabilmente l’alcol è il mezzo oltre che l’occasione per lo sballo.
E quando si parla di alcol sarebbe sicuramente necessario distinguere tra vino e i “beveroni alcolici” che vengono consumati nei luoghi dello “sballo”. Il consumo di un buon vino al pasto è cosa sicuramente diversa dall’assunzione a digiuno di questi “beveroni alcolici” ivi compresi gli aperitivi a base di bicchieri colmi di vino rosso da 14% a 15% di alcol.
Il vero problema sta a monte e cioè nella personalità di chi cerca lo sballo
attraverso l’alcol. L’altro giorno ho letto su un quotidiano: ubriaco al volante: tasso alcolemico a 0,59. Ma è possibile che un individuo “responsabile e normale” diventi un
“delinquente al volante” perché ha un tasso alcolemico di 0,59 invece che di 0,50? Io non lo credo. E le domande che vengono alla mente sul come si gestisce la sicurezza sulle
nostre strade possono essere infinite: dalle sanzioni, al rilascio ed ai controlli successivi dei permessi di guida e così via.
E’ più pericoloso un individuo “responsabile e normale” con 0,59 di tasso alcolemico oppure un individuo sfortunato con problemi mal curati al campo visivo, oppure un altro con disturbi della personalità, un altro che debba fare uso di psicofarmaci, un altro
troppo giovane ed inesperto, oppure un altro troppo anziano, oppure un altro con patologie che possono determinare perdita di coscienza, oppure un altro cotto dal sonno? E come mai i “veri delinquenti” che usano le auto, le moto o quant’altro
come macchine da combattimento, Dopo una sanzione più o meno pesante, possono impunemente riprendere possesso del loro permesso di guida?
Per non cadere in equivoci o nel qualunquismo del “mal comune mezzo gaudio”, io penso che ogni abuso sia da evitare in modo netto e categorico, anche quello di vino, e che la legge vada rispettata.
Detto questo però non va dimenticato che l’abuso di alcol è una faccia del problema ma non la sola e che l’uso enfatizzato e criminalizzante del modico consumo di vino tende principalmente a far dimenticare gli altri aspetti relativi alla sicurezza stradale e ad ignorare che in prospettiva si possono creare danni importanti alle aziende vitivinicole
più serie oltre che alla cultura ed al patrimonio enogastronomico italiano che nessuno al mondo possiede e che tutti ci invidiano.
Queste riflessioni non costituiscono una “difesa di bottega”. L’Associazione Italiana Sommeliers, da molto tempo, ha fatto della cultura del “modico consumo consapevole” uno degli obiettivi fondamentali della sua didattica. Tutti i nostri soci ed i nostri corsisti lo
sanno. Queste riflessioni sono semplicemente una scelta di campo a fianco dei
produttori seri ed in favore di una informazione corretta oltre che della salvaguardia del nostro patrimonio di storia e di cultura enologica.
Si deve arrivare ad un consumo modico e consapevole non all’abolizione del consumo!!!
Ma come fare appunto a rispettare i limiti di legge senza abolire il consumo? Non è possibile che da parte delle fonti ufficiali ci si senta dire che, prima di mettersi al volante, non c’è un modo semplice, pratico e preciso per misurare il proprio tasso alcolemico e che l’unico modo è quello di non assaggiare nulla.
Noi siamo consumatori e sommelier e dobbiamo anche per professione degustare!
E Allora che fare? Smettiamo la professione? E i ristoranti, le enoteche, le cantine possono accettare senza danno una situazione simile?
Sono due mesi che con amici farmacisti cerco di acquistare un alcoltest preciso e sicuro appunto per essere in grado di rispettare la legge.
Le prove fatte sono sistematicamente contraddittorie: uno smentisce l’altro. Lo 0,40 può rischiare di diventare lo 0,70 con la misurazione della Polizia Stradale.
La domanda che mi pongo e che pongo allora è:
Ma non è compito anche degli enti pubblici preposti fare in modo che vengano messi sul mercato dei misuratori sicuri, precisi e soprattutto omologati?
Che servano cioè efficacemente allo scopo? E’ possibile pubblicare una legge e poi non mettere seriamente in grado i cittadini di rispettarla? Io voglio bere la giusta e modica
quantità di vino e poi mettermi alla guida solo Dopo aver verificato con sicurezza che il tasso alcolemico è sotto la fatidica soglia dello 0,50. Perché non posso in pratica farlo?
Apriamo un dibattito su questo punto, coinvolgete anche amici e conoscenti, cantine
ed enoteche, scrivete le vostre opinioni all’indirizzo e-mail sommelier.mantova@alice.it sarà nostro compito promuovere la discussione e l’approfondimento nelle sedi istituzionali ed anche in quelle ministeriali.
L’etanolo o alcol etilico è una piccola molecola che ha effetti su quasi tutti gli organi e apparati del nostro corpo, ma soprattutto è un potente agente sedativo-ipnotico sul sistema nervoso centrale.
La seguente Tabella A mostra la correlazione che c’è tra alcolemia (calcolata in grammi x litro di sangue) e gli effetti sul sistema nervoso centrale e particolarmente sulla
guida:
salivazione e sudorazione abbondanti, disturbi sensoriali gravi,difficoltà alla parola
Tabella B - Correlazione tra modalità d’assunzione di differenti quantità di vino e alcolemia in un uomo adulto sano di 70 Kg di peso

CINETICA DELL’ALCOL: CIO’ CHE L’ORGANISMO FA DELL’ALCOL
L’etanolo o alcol etilico, è uno xenobiotico alimentare dotato di azione sedativa-ipnotica. E’ una piccola molecola alchilica (CH3-CH2-OH) perfettamente miscibile con acqua e molti solventi organici, ma in misura minore con i lipidi.
L’assorbimento che avviene nel tubo digerente (è possibile un assorbimento importante anche per via inalatoria) è totale e molto rapido: inizia subito e si completa in 15 – 40 minuti.
- L’ etanolo non necessita di precedenti interventi digestivi;
- L’assorbimento, trattandosi di piccola molecola, avviene per diffusione semplice,
cioè non ha bisogno di trasportatori;
- L’etanolo viene assorbito da tutto il tubo digerente (dalla bocca al retto .
Nel sangue si ritrova entro i 5 minuti dall’ingestione e la massima concentrazione
ematica si raggiunge da 30 a 120 minuti max.
FATTORI CHE INFLUENZANO LA VELOCITA’ DI ASS ORBIMENTO
Tipo di bevanda alcolica: il passaggio nel sangue è tanto più rapido quanto più l’alcol
è concentrato (max. tra il 15% e il 30%).
• Modalità di assunzione in un’ unica dose: alcolemia più alta; in dosi frazionate nel
tempo: alcolemia più bassa.
• Presenza di cibo nello stomaco a stomaco vuoto l’assorbimento è più rapido e l’alcolemia
comincia a salire Dopo 5 minuti; a stomaco pieno il tasso alcolemico ha un
picco inferiore e si normalizza più rapidamente.
• Tipo di cibo consumato: alimenti contenenti grassi, specie il latte e derivati, rallentano
l’assorbimento dell’alcol.
• Condizioni della mucosa gastrointestinale: processi infiammatori accelerano l’assorbimento dell’etanolo.
METABOLISMO
Il 90-95% dell’etanolo viene metabolizzato nel fegato. Il 5-10% viene eliminato come etanolo da reni e polmoni (l’alcol è presente nell’aria espirata con un coefficiente di ripartizione tra sangue e aria alveolare che è di circa 2.100: 1 cioè 2,1 litri di aria espirata contengono tanto alcol quanto 1 millilitro di sangue).
ELIMINAZIONE
Come detto il 5 -10% viene eliminato come etanolo da reni e polmoni e si può ritrovare
in vari liquidi organici (lacrime, sudore, latte, bile, saliva, succhi gastrici,) il rimanente
viene metabolizzato come sopra descritto seguendo la curva etanolemica di Widmark.
La velocità con cui l’alcol è trasformato in acetaldeide è costante per ciascun individuo
e indipendente dalla concentrazione dell’alcol nel sangue; è compresa in genere tra 7-26
mg / 100ml /ora e riferita al peso tra 100-150 mg/ Kg /ora. Ricordando che 7,9 grammi
di alcol corrispondono a 10 ml, la massima capacità di metabolizzazione nelle 24 ore
è di 300-400 grammi, ovvero 380-500 millilitri. Il rapporto tra la percentuale di alcol nell’intero organismo (corrispondente in fase iniziale alla quantità di alcol ingerito) e quella presente nel sangue è costante per ciascun individuo ma varia da uno all’altro. Questo valore, di cui vedremo poi l’importanza è stato indicato da Widmark con il simbolo “r” ed è così calcolato: r = % alcol nell’organismo (diviso) %alcol nel sangue
I valori della costante “r” sono:
uomo: 0,68 + 0,085 - donna: 0,55 + 0,055. Grazie alla costante “r” si può calcolare con buona approssimazione l’alcol totale presente nel corpo ed il tasso alcolemico (BAC o BAL).

Nota bene: per la legge italiana il tasso alcolemico è calcolato in grammi x litro e non in termini percentuali. Pertanto negli esempi citati, dove l’uomo ha ipotizzato un tasso di g 1/litro e la donna di g 1,2/litro, vuol dire che ambedue sono abbondantemente oltre la soglia di legge di g 0,5/l.
CONCLUSIONI
Per valutare con facilità il tasso alcolemico nelle diverse situazioni, serve però saper calcolare in modo semplice i grammi di etanolo ingerito. Per far questo si deve considerare
che la densità dell’alcol etilico o peso specifico è uguale a 0,793. Di conseguenza possiamo formulare la seguente equazione

Come si può vedere da queste formule che sembrano complicate, ma che sono indispensabili per calcolare con una buona approssimazione il tasso alcolemico, non bisogna mettersi alla guida quando, per rifarci all’esempio di prima si bevono più di 300 ml di un vino mediamente alcolico (poco più di un bicchiere), oppure attendere un tempo
adeguato (almeno 2 ore) dall’ultima ingestione di alcol o, meglio ancora, sacrificarsi a
turno, o avere un caro/a (e sfortunato/a) amico/a astemio/a.
r x tasso alcolemico (BAC o BAL) x peso corporeo in grammi
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