Ais Lombardia incontra il Giappone
Una delegazione Ais Lombardia, capitanata dal presidente Luca Bandirali, incontra il Console Generale del Giappone, il signor Hiroshi Azuma. Il racconto della giornata e dell'incontra tra la cucina giapponese ed il vino italiano...
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Accogliendo favorevolmente un’interessante proposta, giunta del tutto inaspettata, da parte del Console Generale del Giappone, il signor Hiroshi Azuma, il presidente Luca Bandirali ed una delegazione rappresentante l’Ais Lombardia, sono stati invitati a trascorrere una piacevole serata incentrata sul tema “La cucina giapponese in abbinamento ai vini italiani”. La serata, che si è svolta a casa del Console il 29 febbraio, è stata coordinata dalla nostra collega sommelier Mako Matsubara. L’incontro ha suscitato grande attesa: è la prima volta, infatti, che un diplomatico mostra interesse e desiderio di collaborare con l’Ais Lombardia.
L’ospitalità del Console e l’arte di ricevere giapponese ci hanno messo subito a nostro agio. Dopo la presentazione del gruppo al Console, abbiamo conosciuto i suoi due ospiti, il signor Massimiliano Crippa e la sua signora Chikako Ogihara, proprietari di un’azienda di importazione di Sake. I signori Crippa hanno messo a nostra disposizione vari tipi di Sake da abbinare ad ogni piatto; parallelamente, sono state proposte da noi alcune tipologie di vini lombardi.
Nel corso della cena, strutturata in un ricco buffet con varie portate, spesso siamo stati serviti personalmente dal padrone di casa, come vuole la tradizione giapponese.
Ogni piatto ci ha colpito per la cura nella presentazione, l’abbinamento dei colori e l’eleganza della composizione, arti in cui i giapponesi sono maestri mondiali.
Artefice di questi piatti gustosi è stato il giovane chef personale del Console, Shinya Ikehata, trentenne, con una formazione nella cucina francese, dotato di talento e grande creatività, e capace anche di introdurre qualche tocco italiano nell’alta cucina giapponese.
I signori Crippa si sono prodigati nel descrivere e commentare le varie tipologie di Sake, spiegandone caratteristiche e pregi. La signora, a onor del vero, ha anche sottolineato che l’abbinamento tra cibo e Vari tipi di Sake non fa parte della vera e propria tradizione giapponese per la delicatezza dei profumi di questo prodotto. Tuttavia, data la vasta gamma di prodotti, per l’occasione hanno voluto farcene assaggiare diversi tipi, creando per noi degli abbinamenti armonici in base alle sensazioni organolettiche di ogni piatto.
Al termine della cena sono stati invece serviti Whisky giapponesi, offerti dalla casa Suntory, che il delegato Ais di Milano Fiorenzo Detti, grande esperto in materia, ha provveduto ad analizzare dal punto di vista organolettico e degustativo.
La serata, trascorsa in modo molto conviviale grazie alla squisita ospitalità del Console e alle sue doti comunicative, si è conclusa con i calorosi ringraziamenti da parte dell’Ais Lombardia, assai grata di aver potuto conoscere e apprezzare le prelibatezze della cucina del Sol Levante.
Sake in degustazione
- Primo Sake per l’aperitivo: Umenoyado Tsuki Usagi 0,33 l (tit. alc. vol. 6,5%), temperatura di servizio 5°C, frizzante, a fermentazione naturale con fermentazione in bottiglia, molto piacevole, con retrogusto in bocca di anice e nota di eucalipto.
- Secondo Sake: Ugonotsuki Ginjou Junmaishu 0,72 l (tit. alc. vol. 15,5%), temperatura di servizio 10-15°C, è avvicinabile a un vino bianco, , con un gusto di mela verde e una vaga nota di vaniglia.
Piatto: Sgombro sottaceto e germogli di soia allo zenzero.
Il secondo piatto, una zuppa di coda di rospo, brodo di vongole con pancetta e coda di rospo, non prevedeva abbinamenti (le zuppe non si abbinano a bevande).
- Terzo Sake: Kamoizumi Junmai Daiginjou 0,50 l (tit. alc. vol. 16,5%), temperatura di servizio 10-20 °C è prodotto a Hiroshima solo con ingredienti locali. Dal colore dorato, presenta sentori di mandorle.
Piatto: Sashimi (fettine di pesce crudo) di rombo.
- Quarto Sake: Nigorizake Genzaemon 0,72 l (tit. alc. vol. 19,5%), temperatura di servizio 10-15°C, non filtrato, non diluito e non pastorizzato, dal gusto pungente e deciso, leggermente frizzante.
Il piatto era composto da: Fette di anatra affumicata, cima di rapa alla salsa di sesamo, salmone crudo, uova di salmone e mozzarella, crocchette di radice di loto, ostriche crude, roast-beef in stile giapponese, tempura (fritto di gamberi, pesce e verdura).
- Quinto Sake: Jouzen Mizu no Gotshi Junmai 0,72 l (tit. alc. vol. 13,5%), temperatura di servizio 10-15°C, il nome significa “fluisce come neve sciolta”, è un prodotto di corpo, sapido, con note balsamiche.
Piatto: Pesce cotto alla salsa di soia con porro.
- Sesto Sake: Nigori Ginjou 0,72 l (tit. alc. vol. 15,5%), temperatura di servizio 10°C, è un sake fruttato, fresco, con una struttura decisa, persistente in bocca.
Piatto: Sushi misto.
- Settimo Sake: Kakurei Honjouzou 0,72 l (tit. alc. vol. 16,5%), temperatura di servizio 40-50°C, è delicato, equilibrato e molto profumato.
Piatto: Crema farcita al vapore con anguilla, funghi e giardiniera giapponese.
- Ottavo Sake, in abbinamento ai dolci,kanshu Kenjou 0,72 l (tit. alc. vol. 16,5%), temperatura di servizio 20-40°C, poco dolce, con grande equilibrio.
Piatto: Budino al sesamo nero, gelato alla salsa verde e cioccolato bianco, Sakuramoci (dolce di pasta di riso).
Whisky degustati: Yamazaki 12 anni Single Malt
Hibiki 17 anni Blended
Vini degustati: Franciacorta DOCG Gran Cuvée Bellavista
Terre di Franciacorta DOC Chardonnay Cà del Bosco 2004
Terre di Franciacorta Rosso DOC Cà del Bosco 2004
Spumante Oltre Po Pavese DOC Cantine Scuro Passo (Rocca Pietra) di Pietro De Giorgi (Pinot Nero)
L’ospitalità del Console e l’arte di ricevere giapponese ci hanno messo subito a nostro agio. Dopo la presentazione del gruppo al Console, abbiamo conosciuto i suoi due ospiti, il signor Massimiliano Crippa e la sua signora Chikako Ogihara, proprietari di un’azienda di importazione di Sake. I signori Crippa hanno messo a nostra disposizione vari tipi di Sake da abbinare ad ogni piatto; parallelamente, sono state proposte da noi alcune tipologie di vini lombardi.
Nel corso della cena, strutturata in un ricco buffet con varie portate, spesso siamo stati serviti personalmente dal padrone di casa, come vuole la tradizione giapponese.
Ogni piatto ci ha colpito per la cura nella presentazione, l’abbinamento dei colori e l’eleganza della composizione, arti in cui i giapponesi sono maestri mondiali.
Artefice di questi piatti gustosi è stato il giovane chef personale del Console, Shinya Ikehata, trentenne, con una formazione nella cucina francese, dotato di talento e grande creatività, e capace anche di introdurre qualche tocco italiano nell’alta cucina giapponese.
I signori Crippa si sono prodigati nel descrivere e commentare le varie tipologie di Sake, spiegandone caratteristiche e pregi. La signora, a onor del vero, ha anche sottolineato che l’abbinamento tra cibo e Vari tipi di Sake non fa parte della vera e propria tradizione giapponese per la delicatezza dei profumi di questo prodotto. Tuttavia, data la vasta gamma di prodotti, per l’occasione hanno voluto farcene assaggiare diversi tipi, creando per noi degli abbinamenti armonici in base alle sensazioni organolettiche di ogni piatto.
Al termine della cena sono stati invece serviti Whisky giapponesi, offerti dalla casa Suntory, che il delegato Ais di Milano Fiorenzo Detti, grande esperto in materia, ha provveduto ad analizzare dal punto di vista organolettico e degustativo.
La serata, trascorsa in modo molto conviviale grazie alla squisita ospitalità del Console e alle sue doti comunicative, si è conclusa con i calorosi ringraziamenti da parte dell’Ais Lombardia, assai grata di aver potuto conoscere e apprezzare le prelibatezze della cucina del Sol Levante.
Sake in degustazione
- Primo Sake per l’aperitivo: Umenoyado Tsuki Usagi 0,33 l (tit. alc. vol. 6,5%), temperatura di servizio 5°C, frizzante, a fermentazione naturale con fermentazione in bottiglia, molto piacevole, con retrogusto in bocca di anice e nota di eucalipto.
- Secondo Sake: Ugonotsuki Ginjou Junmaishu 0,72 l (tit. alc. vol. 15,5%), temperatura di servizio 10-15°C, è avvicinabile a un vino bianco, , con un gusto di mela verde e una vaga nota di vaniglia.
Piatto: Sgombro sottaceto e germogli di soia allo zenzero.
Il secondo piatto, una zuppa di coda di rospo, brodo di vongole con pancetta e coda di rospo, non prevedeva abbinamenti (le zuppe non si abbinano a bevande).
- Terzo Sake: Kamoizumi Junmai Daiginjou 0,50 l (tit. alc. vol. 16,5%), temperatura di servizio 10-20 °C è prodotto a Hiroshima solo con ingredienti locali. Dal colore dorato, presenta sentori di mandorle.
Piatto: Sashimi (fettine di pesce crudo) di rombo.
- Quarto Sake: Nigorizake Genzaemon 0,72 l (tit. alc. vol. 19,5%), temperatura di servizio 10-15°C, non filtrato, non diluito e non pastorizzato, dal gusto pungente e deciso, leggermente frizzante.
Il piatto era composto da: Fette di anatra affumicata, cima di rapa alla salsa di sesamo, salmone crudo, uova di salmone e mozzarella, crocchette di radice di loto, ostriche crude, roast-beef in stile giapponese, tempura (fritto di gamberi, pesce e verdura).
- Quinto Sake: Jouzen Mizu no Gotshi Junmai 0,72 l (tit. alc. vol. 13,5%), temperatura di servizio 10-15°C, il nome significa “fluisce come neve sciolta”, è un prodotto di corpo, sapido, con note balsamiche.
Piatto: Pesce cotto alla salsa di soia con porro.
- Sesto Sake: Nigori Ginjou 0,72 l (tit. alc. vol. 15,5%), temperatura di servizio 10°C, è un sake fruttato, fresco, con una struttura decisa, persistente in bocca.
Piatto: Sushi misto.
- Settimo Sake: Kakurei Honjouzou 0,72 l (tit. alc. vol. 16,5%), temperatura di servizio 40-50°C, è delicato, equilibrato e molto profumato.
Piatto: Crema farcita al vapore con anguilla, funghi e giardiniera giapponese.
- Ottavo Sake, in abbinamento ai dolci,kanshu Kenjou 0,72 l (tit. alc. vol. 16,5%), temperatura di servizio 20-40°C, poco dolce, con grande equilibrio.
Piatto: Budino al sesamo nero, gelato alla salsa verde e cioccolato bianco, Sakuramoci (dolce di pasta di riso).
Whisky degustati: Yamazaki 12 anni Single Malt
Hibiki 17 anni Blended
Vini degustati: Franciacorta DOCG Gran Cuvée Bellavista
Terre di Franciacorta DOC Chardonnay Cà del Bosco 2004
Terre di Franciacorta Rosso DOC Cà del Bosco 2004
Spumante Oltre Po Pavese DOC Cantine Scuro Passo (Rocca Pietra) di Pietro De Giorgi (Pinot Nero)
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