Alle pendici del Monte Titano: i vini di San Marino

Un piccola produzione di nicchia, ma di grande fascino raccontata da Guido Invernizzi. Il racconto della serata che AIS Pavia ha dedicato, lo scorso 27 aprile, ai vini della Repubblica di San Marino

Dimitri Domenichella

Nella mitologia greca i Titani sono state le prime e più antiche divinità, che hanno governato il mondo prima degli dèi dell’Olimpo. Così il monte Titano, pur nella sua altezza contenuta di 739 metri s.l.m., domina e rappresenta la Repubblica di San Marino, vegliando sugli antichi villaggi, poi borghi in epoca medievale, posti fra le tre rocche e le pendici da migliaia di anni. 

L’origine di questo sperone calcareo, incastonato nell’appennino tosco-romagnolo, risale a circa 15 milioni di anni fa quando, in seguito a sconvolgimenti tellurici, il mare che ricopriva tutta quest’area fin dall’Era Terziaria si ritirò, lasciando spazio a masse rocciose provenienti anche da molti chilometri di distanza a causa di sommovimenti geologici di enorme portata.

Grazie a questi fenomeni, la zona si caratterizza quindi per una geologia molto complessa e articolata, costituita in particolare da quella formazione chiamata localmente “spungone” romagnolo, formata da argille azzurre, argille vere e proprie, arenarie calcaree e conglomerati, ricca di fossili e molto porosa (“spungone”, deriva infatti dai dialettali  “spugnò” o “spungò”, cioè “spugnoso”), che favorisce insieme agli altri elementi pedoclimatici del territorio una viticoltura, pur molto contenuta nei numeri, di buona qualità.

La vite, infatti, è stata da sempre presente nella storia sammarinese. Le prime testimonianze documentarie sulla presenza di attività agricole legate alla viticoltura risalgono infatti al XIII sec. e più tardi, come risulta dagli Statuti del 1352-53, le vigne stesse furono protette contro possibili danneggiamenti da specifici articoli che prevedevano forti pene pecuniarie. Per proseguire poi nel XVII sec. quando, ancora negli Statuti, altri articoli punivano in modo severo chiunque vendesse vino annacquato. E infine, nel XVIII sec. quando venne redatto il primo Catasto Rustico della Repubblica di San Marino, nel quale erano elencati anche gli ettari destinati alla viticoltura (circa 150 ha.) e i principali vitigni coltivati. 

Oggi la Repubblica del Titano può contare su circa 200 ha. vitati, suddivisi in 574 vigneti, disposti ad una altitudine media compresa fa 100 e 400 metri s.l.m., impiantati principalmente con uve a bacca nera (65%), mentre le uve a bacca bianca coprono la restante produzione (35%). Il vitigno principale a bacca nera è il Sangiovese, seguono poi l’Aleatico e gli internazionali Merlot e Cabernet Sauvignon; fra quelli a bacca bianca, il Biancale (Biancame o Bianchello) è quello maggiormente coltivato, seguito dai vitigni tipici di San Marino Cargarello e Canino bianco, ed infine Moscato bianco, Albana e Ribolla (nome sammarinese del Pignoletto).   

Alla luce di tali premesse, AIS Pavia ha voluto quindi organizzare una serata di degustazione per conoscere e apprezzare questa produzione vinicola di nicchia e ne ha affidato la conduzione al sommelier Guido Invernizzi, relatore AIS e grandissimo esperto del panorama vitivinicolo italiano e internazionale, il quale, il 27 aprile scorso, ha affrontato l’argomento chiarendo immediatamente la grandissima utilità di serate “didattiche” come queste, definendole fondamentali per il percorso di qualsiasi degustatore, e affermando che è proprio la curiosità anche verso zone considerate minori o poco conosciute che permette di arricchire in modo significativo il bagaglio di conoscenze fondamentali per ogni sommelier. 

Guido Invernizzi

Dopo una iniziale e dettagliata introduzione sulla storia, sul territorio, sui vitigni coltivati e sull’evoluzione della produzione sanmarinese, si è passati alla degustazione di 7 tipologie di vino caratteristiche di questa vitivinicoltura, che ha compreso uno spumante, un vino bianco, quattro vini rossi e un vino passito, che sono riportati di seguito.

[Link: Consorzio Vini Tipici di San Marino]

Spumante Brut Metodo Charmat “Riserva del Titano”

Annata: s.a.

Vitigni utilizzati: Chardonnay 95%, Biancale 5%

Affinamento: 3 mesi in autoclavi di acciaio (Charmat lungo)

Titolo alcolometrico: 12% vol.

Note di degustazione:

all’esame visivo giallo paglierino, con un perlage abbastanza fine e persistente; al naso una delicata intensità e abbastanza complesso, con profumi puliti e fragranti, floreali di fiori bianchi, fruttati di pera Williams e di mela Golden, accompagnati da lievi note di biscotto; in bocca secco, abbastanza caldo, con una buona morbidezza generale, fresco e sapido; nel complesso una discreta intensità e una moderata persistenza gustativa, per un finale abbastanza fresco e abbastanza sapido, con ricordi vegetali.

I Vini di Sana Marino | Ais Pavia

Biancale di San Marino

Annata: 2015

Vitigni utilizzati: Biancale 90%, altre uve bianche locali 10%

Affinamento: esclusivamente in acciaio

Titolo alcolometrico: 13,5% vol.

Note di degustazione:

all’esame visivo giallo paglierino con riflessi dorati, consistente; al naso intenso e con una buona  complessità, con profumi floreali di fiori bianchi come il biancospino, fruttati di mela matura, di frutta secca come l’arachide, con note leggermente tostate e di spezia dolce; in bocca secco, caldo, morbido, abbastanza fresco e particolarmente sapido; nel complesso una discreta intensità e una moderata persistenza gustativa, per un finale sapido e leggermente pungente, nel quale ritornano note vegetali e amaricanti.

Brugneto di San Marino

Annata: 2015

Vitigni utilizzati: Sangiovese 85%, Merlot 10%, Cabernet Sauvignon 5%

Affinamento: 12 mesi in botti grandi di rovere francese, 6 mesi in bottiglia

Titolo alcolometrico: 13,5% vol.

Note di degustazione:

all’esame visivo rosso rubino con riflessi granati, consistente, con una buona trasparenza; al naso intenso e abbastanza complesso, con profumi leggermente vinosi, fruttati di piccoli frutti rossi come la ciliegia, speziati di lieve pepe nero e delicate note erbacee; in bocca secco, abbastanza caldo, abbastanza morbido, abbastanza fresco, con un tannino ancora un po’ ruvido, abbastanza sapido; intenso, con una moderata persistenza, abbastanza fine, con un finale leggermente pungente.

Sterpeto Riserva 

Annata: 2013

Vitigni utilizzati: Cabernet Sauvignon 50%, Merlot 45%, Sangiovese 5%

Affinamento: 24 mesi in barriques di rovere francese, 18 mesi in bottiglia

Titolo alcolometrico: 13% vol.

Note di degustazione:

all’esame visivo rosso rubino intenso, consistente; al naso intenso, con una maggiore complessità rispetto al campione precedente; emergono profumi fruttati di piccoli frutti rossi molto maturi, speziati di pepe verde, erbacei di rabarbaro ed erbe officinali, accompagnati da note più sfumate di liquirizia, di cenere, di tostatura e boisé; in bocca secco, caldo, abbastanza morbido, abbastanza fresco, con un tannino ben integrato nella struttura complessiva, abbastanza sapido; intenso, con una discreta persistenza, abbastanza fine, con un finale in cui ritornano aromi tostati ed erbacei.

Vini San Marino in degustazione

Tessano di San Marino Riserva 

Annata: 2012

Vitigni utilizzati: Sangiovese 60%, Merlot 20%, Cabernet Sauvignon 20%

Affinamento: 18 mesi in tonneaux di rovere francese, 12 mesi in bottiglia

Titolo alcolometrico: 14% vol.

Note di degustazione:

all’esame visivo rosso granato intenso, consistente; al naso abbastanza intenso e complesso, con profumi fruttati di amarena matura, speziati cannella, note di bastoncino di liquirizia, di tostatura data dal legno ma ben integrata, erbacee e di leggero cuoio; in bocca secco, caldo, abbastanza morbido, abbastanza fresco, con un tannino ben integrato e gradevole, abbastanza sapido; intenso e persistente, con ritorni aromatici finali di inchiostro, di liquirizia ed erbacei, ed una sfumata pungenza dovuta all’alcol. 

 

Moscato Spumante di San Marino

Annata: s.a.

Vitigni utilizzati: Moscato bianco 85%, altre uve bianche locali 15%

Affinamento: alcune settimane in autoclavi di acciaio (Metodo Charmat)

Titolo alcolometrico: 7% vol.

Note di degustazione:

all’esame visivo giallo paglierino, con un perlage abbastanza fine e abbastanza persistente; al naso intenso e abbastanza complesso, con profumi freschi floreali di fiori bianchi di tiglio e d’arancio, fruttati di pesca bianca ed erbacei di leggera salvia; in bocca dolce, leggero, morbido, fresco e abbastanza sapido; abbastanza intenso, con una moderata persistenza.

 

Moscato Passito “Oro dei Goti” 

Annata: 2012

Vitigni utilizzati: Moscato bianco 100%

Affinamento: 12 mesi in tonneaux di rovere francese, 6 mesi in bottiglia

Titolo alcolometrico: 14,5% vol.

Note di degustazione:

all’esame visivo giallo ambrato brillante, consistente, con una buona trasparenza; al naso intenso e con una buona complessità, con profumi fruttati di frutta a polpa gialla sciroppata come la pesca, di albicocca disidratata e di frutta secca, note di caramello e di miele chiaro; in bocca dolce, caldo, morbido, fresco per la tipologia e abbastanza sapido; intenso e con una discreta persistenza gustativa, nella quale ritornano aromi di miele, di liquirizia e sensazioni leggermente amaricanti.

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