Alsazia nel bicchiere
Si è tenuta giovedì 11 aprile 2013 presso l’Enoteca Emporio Vino e Sapori la degustazione di vini alsaziani della Delegazione di Cremona alla presenza del Delegato Fabio Bagno e con la presentazione condotta dal nostro collega Sommelier Degustatore Foglio Zaccaria.
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È stata prima illustrata la viticoltura di questa regione situata al Nord Est della Francia al confine con la Germania , più volte contesa fra questi due paesi fino a diventare definitivamente francese dopo la seconda guerra mondiale. Questo alternarsi di nazionalità ha lasciato un’impronta franco- tedesca che si riflette anche nel mondo vinicolo: i vitigni più coltivati sono infatti il Riesling e il Gewurztraminer molto diffusi anche in Germania, come in Germania si usa molto poco la botte e non si fa la malo lattica, differenza però della Germania che lascia residuo zuccherino nei propri vini, in Alsazia invece succede raramente. Il territorio vinicolo alsaziano è una striscia di terreno di circa 110 Km con 15.00 ettari vitati che va da Strasburgo e Mulhouse compresa tra il fiume Reno a est e la catena montuosa dei Vosgi a ovest. Queste due caratteristiche geografiche sono importanti per la viticoltura alsaziana: il fiume Reno con la sua umidità autunnale favorisce lo sviluppo della Botrytis Cinerea essenziale per l’elaborazione dei vini Séléction de Grains Nobles; la catena montuosa dei Vosgi protegge dai venti e dalle precipitazioni e garantisce un clima semicontinentale asciutto , caldo, soleggiato, con piogge scarse, è infatti una delle regioni più secche della Francia (500/600 mm l’anno). Il fiume, che nasce in Svizzera e sfocia nel Mar del Nord, divide l’Alsazia in due dipartimenti: Alto Reno al sud e Basso Reno al nord, ed è nell’Alto Reno che sono concentrati la maggior parte dei vigneti, circa il 70%. Altra caratteristica geografica che favorisce la viticoltura è la presenza di una grande varietà dei suoli che conferiscono struttura, profumi, aromi diversi ai vari vini. I tipi di suolo più comuni sono granitici, sabbiosi,scistosi, vulcanici, argillosi, marnosi e calcarei. Le zone più vocate sono le colline a 200/400 m di altitudine, le pianure sono di origine alluvionale, molto fertile e quindi poco adatto alla coltivazione della vite. Nei suoli ricchi di argilla e marna i vini avranno più struttura, in quelli calcarei e sabbiosi vini delicati ed eleganti, nei suoli scistosi e ricchi di ardesia i vini avranno una buona mineralità.
La produzione di vino in Alsazia riguarda prevalentemente vini bianchi, circa 82% della produzione totale, 8% di vini rossi e rosati, 10% di vini spumanti; l’Alsazia rappresenta il 18% di produzione francese di vini bianchi AOC ,spumanti esclusi. Le uve bianche principali utilizzate sono Riesling, Gewurztraminer, Pinot Gris, Muscat che sono definiti vitigni nobili, altre uve sono Sylvaner, Pinot Blanc, Auxerrois, Chasselas, Klevner, recentemente anche lo Chardonnay; l’uva a bacca rossa più usata è Pinot Noir utilizzata nell’elaborazione dei Crémant blanc de noir e Crémant rosé. L’Alsazia è riconosciuta dal 1962 come zona AOC Alsace e rappresenta un’eccezione all’interno del sistema qualitativo francese perché è l’unica zona dove è consentita l’indicazione in etichetta del nome del vitigno. Una legge del 1972 prevede che l’imbottigliamento deve essere effettuato nella zona di produzione usando l’esclusiva bottiglia alsaziana detta flute d’Alsace, tranne che per i Crémant. I vini AOC Alsace possono provenire da un solo vitigno, con indicazione in etichetta, ma anche da assemblaggi denominati: EDELZWICHER (miscela nobile) quando non è prevista dalla legislazione indicazione percentuale di vitigni, GENTIL qualora ci sia almeno il 50% di vitigno nobile. La definizione Gentil è quindi riservata ai vini AOC che rispondono a norme più rigide, devono essere vinificati separatamente e assemblati dopo aver ottenuto la certificazione AOC; gli Edelzwicher possono essere vinificati insieme o separati. Nel 1975 è stata creata l’AOC Alsace Grand Cru e identificate una cinquantina di zone (terroirs) eccezionali che conferiscono ai vini una qualità migliore. Queste zone sono soggette a regole di produzione più specifiche e rigide per quanto riguarda la densità degli impianti, le rese, i controlli degli istituti competenti, l’assortimento varietale: sono ammessi soltanto i quatto vitigni nobili. La AOC Alsace rappresenta il 74% della produzione, i Grand Cru rappresenta in media il 4% della globalità dei vini. La AOC Crémant d’Alsace è stata istituita nel 1976 e tutela i vini alsaziani spumanti elaborati con il metodo Champenoise; i vitigni generalmente usati sono Pinot Blanc, Pinot Gris , Pinot Noir, Riesling e Chardonnay. Il Crémant rappresenta il 22% della produzione totale. All’interno della AOC troviamo le tipologie Vendange Tardive e Séléction de Grains Nobles. I Vendange Tardive provengono da uve Gewurztraminer, Pinot Gris, Riesling, Muscat raccolte in sovramaturazione diverse settimane dopo l’inizio della vendemmia: all’aromaticità del vitigno si aggiunge la potenza dovuta dalla concentrazione degli zuccheri. I Séléctione de Grains Nobles sono ottenuti mediante cernite successive di acini colpiti dalla muffa nobile, sono vini che vengono prodotti solo quando si creano le condizioni climatiche favorevoli allo sviluppo della Botyris Cinerea. Si ottengono vini dolci con complessità e persistenza eccezionali.
Passiamo ora alla degustazione del primo vino della Maison Muré situata nell’Alto Reno nella città di Rouffach ed è gestita dal padre Réné e i due figli Veronique e Thomas che rappresentano la 12ma generazione della famiglia che coltiva vite dal 1650, orientandosi per una agricoltura meno intensiva e rispetto per l’ambiente, per alcune zone hanno ottenuto già la certificazione di agricoltura biologica tra cui ricordiamo Clos St Landelin che ne detengono il “monopole”.
- Crémant d’Alsace Cuvée Prestige S.A. assemblaggio di cinque vitigni (pinot blanc auxerrois pinot gris pinot noir riesling , permane sui lieviti 18 mesi , alcol 12,5%. Si presenta di colore giallo paglierino brillante con perlage fine e persistente, al naso escono note floreali e di frutta fresca e agrumi, a seguire note di lieviti, in bocca è cremoso e rispecchia i profumi del naso con retrogusto delle note agrumate e aromi di pera mela e albicocca, buona la freschezza e la persistenza.
Seguono i vini del Domaine Mersiol azienda situata nel Basso Reno centro dell’Alsazia a 50 Km da Strasburgo a Dambach la Ville, un’azienda che coltiva vite da 200 anni da generazione in generazione, che presta la massima attenzione e rispetto al suolo e alla vite limitando e dal 2005 è certificata agricoltura biologica. Possiede 12 ettari vitati di cui 3,5 classificati Grand Cru. Tutti i vini che andiamo ad assaggiare sono monovitigni 100%.
- Aoc Alsace Sylvaner 2011 alcol 12% - Si presenta giallo con riflessi verdolini, dal bouquet abbastanza intenso, rivela note fruttate di mela verde e note citrine, toni erbacei e vegetali di erba tagliata, l’assaggio è morbido e avvolgente, con un buon ritorno degli aromi fruttati freschi. Il finale è rinfrescante e di media persistenza.
- Aoc Alsace Riesling 2011 alcol 12,5% - Di colore giallo paglierino, limpido, vino dalla buona consistenza e intensità olfattiva , diffonde dapprima note di mineralità di pietra focaia, seguono note agrumate di limone e pompelmo e note erbacee. Al palato si confermano le note olfattive. Dotato di buona freschezza e sapidità con finale quasi aromatico e buona persistenza.
- Gewurztraminer 2011 alcol 13% - Si presenta di colore giallo paglierino carico, limpido e cristallino, vino che esprime evidenti note aromatiche e varietali, profumi di frutta tropicale quali mango e litchi, profumi di rosa, nette percezioni di scorza d’arancia e spezie di pepe e zenzero, esce un eco di miele di acacia e un finale di mandorle tostate, il sorso è morbido e strutturato, di grande soddisfazione e pienamente corrispondente al naso, fresco e gradevolmente sapido con un finale lungo complesso e persistente.
Fuori programma è stato servito un Pinot Noir della stessa azienda, vino dal colore rubino scarico che svela profumi di ciliegia lampone e mora con tannini sfumati, non un pinot robusto e complesso come quello elaborato in Borgogna, ma un vino da bere giovane di facile beva da abbinare a buffet campagnoli a base di grigliate e salumi.
La serata si è così conclusa con i saluti e ringraziamenti del nostro Delegato Fabio Bagno: un ringraziamento particolare ai titolari dell’Enoteca Emporio Vino e Sapori Marina Salada, Stefano Piatti e Sebastiano per l’ospitalità, la serietà , la competenza e professionalità che hanno dimostrato nella gestione dell’evento; un grazie a Zaccaria per la sua preparazione e passione, ad Elisa per l’ottimo servizio prestato e la sua generosa disponibilità , a Maurizio per l’aiuto dato alla preparazione della sala; un grazie ai soci A.I.S. che hanno aderito all’iniziativa e che con la loro partecipazione aiutano alla riuscita degli eventi della delegazione, eventi che sono così importanti per crescere e migliorare la nostra preparazione e conoscenza di questo mondo così affascinante e vario che è, il mondo del vino.
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