Cantina Giorgi e i vini di Jerry Scotti

Racconti dalle delegazioni
10 settembre 2019

Cantina Giorgi e i vini di Jerry Scotti

Martedì 3 settembre abbiamo assaggiato i vini di Gerry Scotti prodotti grazie alla preziosa collaborazione della Cantina Giorgi, storica realtà dell’Oltrepò Pavese. A guidarci nella degustazione e a raccontarci la nascita di questo appassionante progetto è stato Oreste Vercesi, commerciale dell’azienda

Silvia Recanatesi

 La prima vendemmia di pinot nero svolta dalla famiglia Giorgi risale al 1875 e da allora la ricerca della qualità delle uve non si è più fermata. La crescita e il salto di qualità di questa cantina risale agli anni Settanta quando con lungimiranza i fratelli Gianfranco e Antonio, rispettivamente enologo e responsabile marketing, investirono in una nuova cantina, moderna e tecnologicamente molto avanzata. 

Oggi la cantina dispone di 70 ettari di vigneto, la viticoltura è biodinamica e la solforosa viene aggiunta soltanto in annate sfavorevoli, l’ultima è stata il 2014. Giorgi esporta il vino in 59 paesi nel mondo ed ha vinto i più importanti premi internazionali e nazionali: Tre Bicchieri Gambero Rosso e 4 Viti della Guida Vitae in primis ma ha ricevuto ottimi riconoscimenti anche da l’Espresso, Bibenda, Veronelli, Luca Maroni e non solo. 

I vini di Gerry Scotti sono la realizzazione di un sogno che il presentatore televisivo aveva da tempo.  I ricordi della vigna del nonno, la passione per il vino, e il desiderio di bere un prodotto semplice e genuino lo hanno portato alla ricerca di un partner per la realizzazione di questo progetto.  Tra i tanti produttori che si sono fatti avanti, Gerry ha scelto Giorgi sia per poter omaggiare la sua terra natale che per la filosofia che li accomuna. 

Ma come ha fatto Gerry ad arrivare a Giorgi? Il tramite è stato il collega Rudy Zerbi che nei camerini di uno studio televisivo ha ricevuto una telefonata da Giorgi proprio in presenza di Scotti. Gerry si è subito insinuato nella conversazione cogliendo la palla al balzo.

A causa di impegni televisivi Gerry Scotti non è potuto essere presente ma la sua passione è sincera: appena può si reca nell’Oltrepò Pavese per seguire la produzione, assaggiare i mosti, i vini e portare avanti il suo progetto di creare prodotti come lui: schietti, semplici come una volta e alla portata di tutti.  Nel corso della serata, che Sio è svolta presso il Ristorante “Il Tesoro” Living Resort di Rivalta sul Mincio, abbiamo potuto degustare il risultato di questa splendida collaborazione, nonché i vini di Giorgi.

La prima batteria è stata costituita dagli spumanti:

OLTREPÒ PAVESE METODO CLASSICO EXTRA BRUT GERRY SCOTTI, vendemmia 2014

85% pinot nero, 15% chardonnay, raccolto in 25 grappoli per cassetta portati direttamente in pressa e poi in acciaio a temperatura controllata. Il tiraggio risale a novembre 2015, la liqueur è costituita dallo stesso vino e zucchero di canna. Il pinot nero si presenta elegante, ingentilito dallo chardonnay. Il sentore di pesca matura è caratteristico e piacevole. Questo diretto collegamento con il frutto rispecchia la volontà di Gerry Scotti.

METODO CLASSICO BRUT PINOT NERO ROSÉ GERRY SCOTTI, vendemmia 2011; tiraggio luglio 2012

Al naso prevale il bouquet floreale, sentori di rosa, uva spina rossa, con finale ammandorlato. 

OLTREPÒ PAVESE METODO CLASSICO PINOT NERO BRUT GIANFRANCO GIORGI, vendemmia 2013

È il vino voluto da Gianfranco Giorgi, enologo dell’azienda, che ha dato il nome al vino. Il perlage fine ed elegante ci porta al naso piacevoli sentori di salvia e albicocca.

OLTREPÒ PAVESE METODO CLASSICO PINOT NERO BRUT 1870 GIORGI, vendemmia 2012

L’etichetta è dedicata all’anno di piantumazione della prima vigna di famiglia. Si tratta del vino più premiato di Giorgi. In anteprima ci viene comunicato che il 2020 sarà l’11° anno consecutivo del riconoscimento dei 3 bicchieri da parte del Gambero Rosso. La selezione delle uve parte dal diradamento in vigna lasciando al massimo 12 o 13 grappoli per pianta, l’esposizione è a sud su terreno calcareo argilloso, la raccolta è tardiva. Lo spumante si presenta complesso,  persistente, con note eleganti di idrocarburo e una piacevole sapidità finale.

METODO CLASSICO PAS DOSÉ PINOT NERO T.O.P. ZERO GIORGI

Si tratta di una cuvée di 3 diverse annate 2008, 2009 e 2010. Il 10% del vino conclude la fermentazione malolattica in barriques vecchie di rovere; 90 mesi sui lieviti, sboccatura 2019 con rabbocco costituito dallo stesso vino. Si presenta estremamente fine ed elegante, anche qui note minerali di idrocarburi, nocciola e liquirizia. Il rapporto qualità prezzo come per il precedente spumante è notevole.

È poi seguita una batteria di vini fermi così composta:

 

OLTREPÒ PAVESE RIESLING RENANO IL BANDITO GIORGI 2018

Il nome di questo vino prende spunto da un personaggio realmente vissuto in Oltrepò e famoso per vendere le uve di riesling a prezzi proibitivi. Viene raccolto in ceste, la raccolta è tardiva. I profumi sono caratteristici, è fresco e non del tutto secco al palato.

OLTREPÒ PAVESE RIESLING MESDÍ GERRY SCOTTI 2018

Le differenze rispetto al bandito sono il numero di grappoli per cesta, e i 15 giorni in più di vendemmia tardiva. Il desiderio di Gerry è di mantenersi nel solco delle tradizioni, e ricordi vanno agli anziani che bevevano il riesling lievemente abboccato con il sorriso sulle labbra come quando assaggiavano il mosto fiore.

OLTREPÒ PAVESE PINOT NERO PUMGRANIN GERRY SCOTTI 2018

Si tratta del vino preferito da Gerry Scotti. Le 20 ore di permanenza bucce per l’estrazione dei pigmenti conferiscono, oltre al colore, struttura, freschezza ed eleganza a questo vino con piacevoli sentori di pompelmo rosa.

OLTREPÒ PAVESE PINOT NERO MONTEROSO GIORGI 2014

Il vitigno si trova a 600 mt di altitudine, la fermentazione malolattica è svolta in barriques dove affina per circa 6 mesi; nonostante l’annata piovosa il vino di presenta di un bel colore rosso rubino e ben strutturato, delicato e fine con note fruttate di ribes nero, speziato.

GRAN CRU ROSSO IGT OLTRAJA GIORGI 2016

Questo vino è costituito dal 90% di barbera, di cui un 10% di uva appassita, e dal 10% di pinot nero che conferisce una certa verticalità al palato; il residuo zuccherino e la bella struttura ci portano a pensare ad un vino da meditazione.

La piacevole serata si è conclusa con il vino dolce:

PROVINCIA DI PAVIA PASSITO DI MALVASIA ZÍMOLO

Le note aromatiche della malvasia di Candia in purezza sono fresche e piacevoli: note di fiore bianco, gelsomino, mughetto e sfumatura di rosa e cedro.

Per migliorare e valorizzare la produzione dei vini bianchi fermi, in particolare i riesling, Giorgi ha avviato una collaborazione con due nuovi enologi provenienti rispettivamente da Alba e Caldaro. Siamo quindi curiosi di seguire questa cantina per scoprirne le evoluzioni future.