I profumi ed i colori della viticoltura siciliana. I vini di Donnafugata.
È una serata fredda ed umida, tipica dell’autunno ormai inoltrato nella pianura padana, ma all’Edelweiss di Castel D’Ario, Luigi Bortolotti delegato AIS di Mantova, ha organizzato una degustazione che sicuramente ci riscalderà. È, infatti, il caldo sole della Sicilia che nei vini di Donnafugata trasforma la grande sala gremita del ristorante in un caldo e festoso “simposio”.
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Il Dottor Baldo Palermo, in rappresentanza dell'Azienda Donnafugata, apre la nostra serata illustrandoci brevemente la filosofia produttiva dell'azienda.
Donnafugata nasce in Sicilia dall'iniziativa di una famiglia che conta oltre 150 anni di esperienza nel vino di qualità. Giacomo Rallo e la moglie Gabriella, con i figli, portano avanti un progetto imprenditoriale che punta alla qualità attraverso la cura dei particolari e che mette l'uomo al servizio della natura per produrre vini sempre più rispondenti alle potenzialità del territorio.
Le cantine storiche dell'azienda costruite nel 1851, sono ubicate a Marsala; è qui che confluiscono i prodotti ottenuti a Contessa Entellina e Pantelleria per i processi di affinamento (in acciaio,cemento, legno) ed imbottigliamento
La cantina di Contessa Entellina, si trova nel cuore della Sicilia occidentale, in zona collinare con 260 ettari di vigneto coltivati tra i 200-400 metri sul livello del mare; qui l'azienda coltiva sia vitigni autoctoni - Ansonica, Catarratto, Grecanico e Nero d'Avola - che i vitigni internazionali che meglio hanno dimostrato di adattarsi alle caratteristiche pedoclimatiche del territorio, come Chardonnay, Viognier, Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah. Ultimamente sono stati introdotti anche Sauvignon Blanc, Alicante Bouchet, Tannat e Petit Verdot.
Dal 1989 Donnafugata inizia a produrre vini sull'isola di natura vulcanica di Pantelleria. La vigna, allevata ad alberello, è coltivata su appezzamenti o terrazze di piccole dimensioni, delimitate da muri a secco in pietra lavica. L'alberello pantesco, viene allevato all'interno di "conche" per proteggerlo dalla siccità e dal forte vento che soffia sull'isola. E' proprio su quest'isola che si trova tra la Sicilia e l'Africa che la coltivazione della vite viene definita "eroica".
Date queste condizioni, la coltivazione del vigneto è quasi del tutto manuale e anche la vendemmia è molto faticosa.
L'uva coltivata sull'isola è lo Zibibbo, varietà aromatica appartenente alla famiglia del Moscato, che in questo territorio trova le condizioni ideali per concentrare un patrimonio di zuccheri e sviluppare un insieme di note olfattive che non hanno eguali.
I sommelier di servizio coordinati da Mauro, iniziano a versare i vini e il dottor Baldo insieme a Luigi Bortolotti guidano la nostra degustazione :
"Lighea" Zibibbo Sicilia IGT 2009 ottenuto da Zibibbo coltivato a Pantelleria; dopo la pigiatura soffice delle uve, il mosto fermenta a temperatura controllata. Il vino viene messo in commercio dopo almeno due mesi di affinamento in bottiglia. Particolare attenzione viene dedicata al controllo della maturazione delle uve per ottenere un vino dal grado alcolico contenuto. E' un vino che presenta un colore vivo e luminoso, cristallino, di una tonalità oro-verde; dotato di profumi intensi che richiamano la salvia, i fiori di acacia, il frutto della passione, la pesca e gli agrumi. Si percepiscono note minerali accentuate, ma molto eleganti. In bocca grande freschezza, avvolgenza e persistenza.
"Vigna di Gabri 2009 " (Contessa Entellina DOP). Il vino porta il nome di Gabriella, moglie di Giacomo Rallo, la donna dei vigneti, che lo ha voluto e lo ha cresciuto credendo nella potenzialità dell'Ansonica. Questo vitigno è tra le principali varietà autoctone siciliane a bacca bianca. I profumi primari conferiscono un inconfondibile personalità. Viene prodotto con i vitigni situati a Contessa Entellina e, a seconda delle annate, il blend si completa con chardonnay e sauvignon blanc.
Le uve vengono sottoposte a pigiatura soffice. Il mosto fermenta a temperatura controllata in acciaio. Il vino matura per il 90% in vasca e per il 10% in barriques di rovere francese, e affina almeno tre mesi prima di essere commercializzato. Vino con note di maggiore complessità, dai profumi intensi ed eleganti che spaziano da note fruttate e floreali di acacia a quelle più complesse, salmastre e minerali (pietra focaia). Si percepiscono note di frutto esotico maturo. Al gusto è strutturato e avvolgente, con piacevole freschezza e sapidità. Lunga la persistenza gusto-olfattiva. Presenta una propria identità ben definita.
"Chiarandà 2007 "(Contessa Entellina DOC). Chardonnay e Ansonica. Le uve Chardonnay raccolte con la vendemmia notturna in Agosto e le uve Ansonica raccolte in Settembre vengono vinificate separatamente. Il mosto ottenuto con pigiatura soffice, fermenta a temperatura controllata e affina per 4-6 mesi sui lieviti, per metà in piccole vasche di cemento e per metà in barriques di rovere francese. Il vino passa almeno altri 12 mesi in bottiglia prima della commercializzazione. Vino dal colore giallo dorato già all'esame visivo si nota una splendida consistenza. Profumi di frutta gialla matura, leggeri sentori vegetali , e poi note di pesca e vaniglia dolce fuse a sensazioni tostate. Al gusto è morbido ed avvolgente, lunghissimo. Vino dall'importante struttura, di personalità ed eleganza, nel quale la scelta della maturazione in barrique ha contribuito a creare una perfetta fusione delle sensazioni gustative e olfattive.
Ai tavoli giunge un appetitoso "Riso mantecato con seppie, olive nere ed erbe aromatiche" preparato dallo chef Matteo.
La cordialità del dottor Baldo che "gironzola" tra i tavoli a raccogliere sensazioni e commenti, la semplicità con la quale condivide con noi le emozioni di questa serata, ci fa capire quanto sia grande il bagaglio umano delle persone che lavorando una terra così difficile, in condizioni estreme, riescono ad ottenere dei prodotti unici che tutto il mondo ci invidia.
Lo chef Matteo propone una "Lonza di maiale con prugne, mele e pinoli" mentre altri 3 eccezionali calici vengono versati:
"Angheli 2007"(Merlot e Nero d'Avola Sicilia IGT) La vendemmia del Merlot si svolge nell'ultima
decade di Agosto, quella del Nero d'Avola nella prima decade di Settembre. Le uve vengono vinificate in acciaio, con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni, alla temperatura di 26-30°C. A fermentazione malolattica svolta, il vino matura in barriques di rovere francese di secondo passaggio per circa un anno e poi affina in bottiglia almeno 6 mesi. Grande impatto cromatico per questo vino.. Il profumo presenta note fruttate molto evidenti di ciliegia visciola, mora e piccoli frutti di bosco su cacao e liquirizia. Espressività fruttata tipica del merlot coniugata con la tipicità del nero d'Avola che esprime una nota "foxy " fine ed elegante. In bocca grande morbidezza, tannini perfettamente coniugati , vino equilibrato, sensazioni di piacevole freschezza. Lunghissima la persistenza gusto-olfattiva.
"Tancredi 2006" (Nero d'Avola e Cabernet sauvignon). La vendemmia del Cabernet Sauvignon e
quella del Nero d'Avola si svolgono in Settembre. Le uve vengono vinificate in acciaio, con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni, alla temperatura di 26-30°C. A fermentazione malolattica svolta, il vino passa in barriques di rovere francese nuove e di secondo passaggio, per 12-14 mesi e poi affina in bottiglia almeno 10 mesi. Vino di maggiore complessità , il Cabernet trasmette una nota mentolata al Nero d'Avola arricchendo lo spettro olfattivo. Si evidenziano note di liquirizia, cacao, amarena e mirtillo, pepe nero e noce moscata. Ottima la struttura , ampio e avvolgente, con notevole persistenza.
"Mille e una Notte 2006" (Contessa Entellina DOC).: Nero d'Avola e piccole percentuali di altre varietà. Il Nero d'Avola è il vitigno a bacca nera più rappresentativo del panorama varietale autoctono della Sicilia. Oggi il Nero d'Avola rappresenta un vitigno dal quale si potrebbe ottenere ancora di più, grazie a ricerche scientifiche orientate alla selezione clonale.
Perché Mille e una Notte? Perché, spiega il dottor Baldo, questo vino è stato per Giacomo e Gabriella Rallo la realizzazione di un sogno...un grande vino rosso in questa nobile versione del Nero d'Avola. Le uve, raccolte in Settembre, vengono vinificate in acciaio, con macerazione sulle bucce per circa 12 giorni, alla temperatura di 26-30°C. A fermentazione malolattica svolta, il vino passa in barriques di rovere francese prevalentemente nuove per 14-16 mesi e poi affina in bottiglia almeno 12 mesi. Grande vivacità cromatica nell'impenetrabile rosso rubino dal riflesso granato. Grande complessità al naso, sentori fruttati perfettamente amalgamati e fusi nelle note di tabacco, cuoio, tamarindo che racchiudono la massima eleganza. Vino di grande struttura e notevole personalità. L'alcol si fonde nel morbido tannino in modo molto equilibrato. Lunghissima persistenza gusto olfattiva.
Torniamo sull'isola di Pantelleria con i vini dolci naturali ottenuti dallo "Zibibbo", il Kabir 2009 - Moscato di Pantelleria DOP, il Ben Ryé 2008 - Passito di Pantelleria DOC e il Ben Ryé 2005 - Passito di Pantelelria DOC.
L'abbinamento proposto dal nostro chef Matteo è un'ottima "Torta di mele e uvetta sultanina con salsa alla cannella".
"Kabir 2009" dall'arabo "Il grande". Nella prima decade di Settembre si raccolgono le uve molto mature, dall'inconfondibile colore dorato, che vengono sottoposte a pressatura soffice e vinificate in acciaio. Il mosto fermenta a temperatura controllata. Ritroviamo in questo vino la matrice aromatica del "Lignea" ma una maggiore ricchezza di frutti e una grande morbidezza al palato. Percepiamo profumi di melone, di scorza di arancia, di miele che ritroviamo nel gusto con un impatto perfettamente equilibrato. E' moderatamente dolce, fresco e sapido. Elegante interpretazione dello Zibibbo.
"Ben Ryé 2008" dall'arabo "Figlio del Vento", Pantelleria è plasmata dal vento. Vino passito ottenuto attraverso l'aggiunta di uva passita al mosto da uva fresca. Le uve provengono da 11 diverse contrade caratterizzate da differente epoca di maturazione. La vendemmia inizia dopo il 15 agosto con le uve destinate all'appassimento naturale al sole e al vento, a settembre vengono raccolte le uve delle contrade meno precoci e si lavorano "fresche" per ottenere il mosto al quale aggiungere poi l'uva passa "sgrappolata" a mano. E' proprio durante la delicata fase della macerazione che l'uva passa rilascia lo straordinario patrimonio di dolcezza, freschezza e aromaticità. Vino quasi brillante dal colore dell'oro. Ci ricorda il deserto, il caldo, il vento, i profumi del dattero, dei fichi secchi, del miele. Si sprigionano note minerali. Notevole complessità data dalla fusione tra dolcezza, sapidità e morbidezza. PAI interminabile. Vino unico.
Tutte queste sensazioni si ritrovano amplificate nel "Ben Ryé 2005" che si presenta in un elegante veste che ci ricorda la pietra preziosa del topazio; questa ricchezza di sensazioni è permeata da una freschezza gustativa unica.
La serata si trasforma in una meravigliosa esplosione di profumi, di calde note fruttate, di aromi intensi e armonici, la forza e l'eleganza si mescolano perfettamente in questi vini mostrandoci con molta naturalezza tutta la bellezza del territorio siciliano sapientemente interpretato dalla famiglia Rallo. Un caloroso grazie a queste persone, all'amore per la loro terra che ci hanno offerto l'opportunità di portare dentro di noi il "calore della Sicilia".
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