I tesori del Tirreno: i vini che parlano del mare

Racconti dalle delegazioni
20 settembre 2024

I tesori del Tirreno: i vini che parlano del mare

Valentino Tesi, Miglior sommelier d'Italia AIS 2019, ha guidato i soci di AIS Mantova alla scoperta di una selezione di vini che raccontano alcune tra le più belle isole del nostro Paese.

Maria Ruocco

Alla fine dell’estate non poteva mancare una serata dedicata ancora una volta al mare. Insieme a Valentino Tesi abbiamo navigato tra terroir unici e vitigni autoctoni che raccontano il profondo legame tra la terra e il mare.

I territori

La viticoltura nelle isole del Tirreno ha una tradizione millenaria. Nel corso dei secoli Greci, Etruschi e Romani, attratti dalla fertilità dei suoli vulcanici e dalla vicinanza al mare, hanno contribuito alla diffusione della viticoltura e di tecniche evolutesi nel corso del tempo. Il commercio del vino era un’attività prospera già in epoca romana, grazie alla posizione strategica di queste isole sulle rotte marittime. 

Il mare è l'elemento che unisce queste isole e che conferisce ai vini una sapidità e una freschezza inconfondibili. I terreni, che variano dal vulcanico al granitico e calcareo, influenzano fortemente la produzione vinicola, donando ai vini mineralità e complessità. Le escursioni termiche tra giorno e notte, insieme alle brezze marine, permettono alle uve di maturare lentamente, preservando tratti aromatici e acidità e dando origine ad una produzione unica e spesso scarsa.

Dall’arcipelago toscano, dalle isole di Capraia, del Giglio ed Elba…

L’isola di Capraia, di origine vulcanica, ha una tradizione vinicola legata alla coltivazione di vitigni autoctoni come il vermentino e l’aleatico. Il vermentino di Capraia si distingue per i suoi aromi freschi e agrumati, con note minerali che riflettono il suolo vulcanico e la vicinanza al mare. L’Aleatico, invece, è un vitigno aromatico che produce vini dolci e intensi, con profumi di frutti rossi e spezie, tipici dei terreni vulcanici. 

Anche la viticoltura sull’isola del Giglio ha origini antiche, con la coltivazione di ansonica, vitigno bianco autoctono che prospera sui terreni granitici. L’ansonica del Giglio dà vita a vini bianchi di grande struttura, con sentori di frutta gialla matura e una spiccata sapidità. 

L’Elba è la più grande delle isole toscane, ha una storia vitivinicola che risale all’epoca etrusca e romana. Qui vengono coltivati diversi vitigni, tra cui il sangiovese, l’aleatico e il vermentino. Il vino più celebre, che abbiamo degustato nel corso della serata, è l’Aleatico Passito dell’Elba. Un vino dolce ottenuto da uve appassite, con profumi intensi di frutta matura, fichi secchi e spezie.

…..passando da Capri e Ischia…

Capri, conosciuta per la sua bellezza naturale, vanta anche una tradizione vinicola importante. I vitigni principali coltivati sull’isola sono la falanghina e il greco, che danno vita a vini bianchi freschi e minerali. La falanghina, in particolare, si distingue per i suoi aromi floreali e fruttati, con note di agrumi e mandorle, mentre il greco offre vini più strutturati, con una spiccata acidità. 

Altrettanto famosa è Ischia, specialmente per i suoi terreni vulcanici, che creano le condizioni ideali per la viticoltura. Qui i vitigni autoctoni più rappresentativi sono la biancolella e il piedirosso. La biancolella dà vita a vini bianchi freschi, con note di frutta bianca e fiori, mentre il piedirosso, un vitigno a bacca rossa, produce vini eleganti, con aromi di frutti di bosco e una leggera speziatura.

….sino alla Sicilia!

Le isole Eolie, anch’esse di origine vulcanica, sono un altro gioiello del Mediterraneo per la viticoltura. La malvasia delle Lipari è il vitigno simbolo di queste isole, da cui si produce il celebre malvasia delle Lipari Passito. Questo vino dolce, ottenuto da uve appassite al sole, si caratterizza per i suoi profumi intensi di albicocca, miele e frutta secca, con una nota minerale che ne equilibra la dolcezza. 

Favignana, parte dell'arcipelago delle Egadi, è un'isola dal fascino selvaggio e incontaminato. La viticoltura qui ha ripreso vigore negli ultimi anni, grazie alla riscoperta dei vitigni autoctoni e alla valorizzazione del territorio. Tra questi vitigni spiccano in particolare del grillo, utilizzato per produrre vini bianchi freschi e minerali, il catarratto e lo zibibbo da cui originano vini aromatici e complessi, piena espressione del carattere mediterraneo dell'isola.

Degustazione

Prima Batteria 

Toscana vermentino IGP Palmazio 2023 – La Piana (Capraia - Toscana)

Vermentino in purezza. La Piana è una piccola realtà vitivinicola situata sull’isola di Capraia, che si dedica alla produzione di vini di qualità valorizzando il territorio locale con un approccio sostenibile e attento alla biodiversità, tanto da renderla un punto di riferimento per l’enologia isolana. I vigneti crescono in condizioni estreme su suoli vulcanici, con la brezza marina costante che contribuisce a dare ai vini una salinità che li rende distintivi. Il clima mite dell'isola favorisce una maturazione lenta e regolare delle uve. La vinificazione avviene in acciaio, con una successiva fermentazione a temperatura controllata. Spiccano profumi di agrume, limone, fiori bianchi, con sentori di finocchietto, mentuccia e salvia, all’assaggio spicca una componente salmastra con un leggero richiamo di basilico, un finale persistente e agrumato.

Costa Toscana IGT Ansonica Caperrosso 2023 – Fontuccia (Isola del Giglio - Toscana)

Ansonica in purezza. Fontuccia è una piccola azienda agricola familiare dell’Isola del Giglio che da generazioni (vigneti di 80 anni) valorizza il vitigno autoctono ansonica, contribuendo a preservare la tradizione vitivinicola dell’isola. I vigneti sono piantati su terrazzamenti scoscesi a picco sul mare, caratterizzati da suoli granitici e sabbiosi. La fermentazione avviene in acciaio a temperatura controllata per preservare la freschezza del frutto. Non sono previsti affinamenti in legno, per mantenere l'integrità delle caratteristiche varietali. Al naso emergono sentori di tostatura, orzo paglia, aromi di arancia a amara, chinotto, sapido e avvolgente, di buona struttura.

Capri Bianco 2022 – Scala Fenicia (Capri - Campania)

Prodotto da uve greco, falanghina e biancolella. Scala Fenicia è una delle poche cantine presenti sull’isola di Capri dedita alla produzione di vini che riflettono il patrimonio enologico locale. L’azienda opera in un contesto di viticoltura eroica, dove ogni intervento è svolto manualmente data la conformazione difficile del territorio. I vigneti si trovano su terrazzamenti con vista sul mare, su suoli calcarei e sabbiosi. Il clima mediterraneo, con influenze marine, favorisce vini freschi e minerali. La vinificazione avviene in acciaio per mantenere l'integrità aromatica delle uve. Il vino non subisce affinamenti prolungati per conservare freschezza e vivacità. Al naso si presenta con profumi di fiori bianchi, limone candito, salvia delicata, finocchietto, macchia mediterranea, leggere note salmastre. Al palato è fresco, vivace e minerale, con una chiusura sapida e agrumata.

Ischia DOC Biancolella 2023 – Casa d'Ambra (Ischia - Campania)

Biancolella 100%. Casa d'Ambra, fondata nel 1888, è una delle cantine storiche di Ischia, impegnata nella valorizzazione dei vitigni autoctoni dell'isola, come la Biancolella. Con una tradizione di oltre un secolo, la famiglia d'Ambra è un punto di riferimento per la viticoltura isolana. I vigneti sono situati su terreni vulcanici, ricchi di minerali, e beneficiati dalle correnti marine. Le escursioni termiche favoriscono la complessità aromatica delle uve. La Biancolella viene vinificata in acciaio per preservare freschezza e aromi varietali. Il vino matura brevemente sulle fecce fini per arricchire il profilo gustativo. Al naso si presenta con delicate note di fiori in appassimento, miele mille fiori, mandorle caramellate. Fresco e sapido, con una buona acidità.

Seconda Batteria

Malvasia di Salina Vigna di Paola 2023 – Tasca d’Almerita – Tenuta Capofaro (Sicilia)

Malvasia in purezza. La Tenuta Capofaro, di proprietà della famiglia Tasca d'Almerita, è una delle realtà più prestigiose delle Isole Eolie. La cantina si dedica alla produzione di Malvasia, un vitigno che trova nelle isole vulcaniche il suo habitat ideale. I vigneti si trovano sull'isola di Salina, su suoli vulcanici ricchi di minerali. Il clima è caldo ma mitigato dalle brezze marine, che conferiscono equilibrio tra dolcezza e freschezza. L’uva viene vinificata in acciaio, successivamente la fermentazione avviene a bassa temperatura per preservare freschezza e integrità aromatica. Al naso aromi intensi di frutta esotica, miele, albicocca e fiori di zagara. Dolce ma bilanciato da una buona acidità, morbido e persistente, con una piacevole nota salina.

Terre Siciliane Bianco IGT Favinia La Muciara 2021– Firriato (Favignana – Sicilia)

Prodotto da uve grillo, catarratto e zibibbo. Firriato è una delle aziende vinicole più importanti della Sicilia, con una grande attenzione alla sostenibilità e alla biodiversità. La tenuta a Favignana rappresenta l’anima marittima dell’azienda, dove i vini riflettono la natura incontaminata delle isole Egadi. I vigneti sono piantati su suoli sabbiosi e calcarei, in un ambiente marino estremo. Il clima caldo è mitigato dai venti marini. La vinificazione avviene in acciaio per preservare freschezza e aromaticità. Le uve vengono raccolte manualmente e pressate delicatamente. Al naso si presenta con note di fiori d'arancio, miele di tiglio, elicriso, melone giallo, e una leggera nota salmastra. Al palato è sapido, fresco e minerale, con una bella persistenza e complessità aromatica.

Costa Toscana Alicante IGT Sulàna 2023 – La Mursa (Capraia – Toscana)

Alicante in purezza. La Mursa è una giovane azienda vitivinicola situata a Capraia. La cantina si distingue per la valorizzazione dei vitigni tradizionali toscani, con particolare attenzione alla sostenibilità e al rispetto del terroir. I vigneti sono situati su suoli vulcanici e argillosi, esposti al sole e ai venti del Mediterraneo. Questo conferisce al vino una grande intensità e struttura. La fermentazione avviene in acciaio, con un breve affinamento in botti di legno per aggiungere complessità. Il vino viene prodotto con un approccio artigianale, valorizzando la purezza del vitigno. Al naso emergono frutti rossi, composta di fragola, scorza d’arancia, erbette mediterranee, spezie dolci, pepe nero e un accenno di note marine. In bocca è corposo, con tannini morbidi e ben integrati. Il finale è lungo e leggermente speziato.

Elba Aleatico passito Silosò 2023 – Arrighi (Isola d’Elba – Toscana)

Aleatico in purezza. Arrighi è una cantina storica dell'Isola d'Elba, con una lunga tradizione nella produzione di vini locali, in particolare l'Aleatico. L’azienda si dedica alla valorizzazione delle varietà autoctone con un approccio sostenibile. I vigneti si trovano su terreni granitici e sabbiosi, vicino al mare, che conferisce sapidità ai vini. Il clima mite dell’isola, con un'elevata esposizione solare, favorisce l'appassimento naturale delle uve. Le uve Aleatico vengono lasciate appassire al sole, per poi essere vinificate e affinate in acciaio. Al naso note intense di ciliegia, frutti rossi canditi, fichi secchi e fiori appassiti. All’assaggio dolce e avvolgente, con tannini vellutati e una piacevole freschezza che bilancia la dolcezza. Persistente e aromatico.

I vini degustati nel corso della serata rappresentano appieno i territori percorsi nella nostra serata, unici in molti casi, certamente l’ideale per chiudere l’estate e darci l’arrivederci al prossimo evento!