Louis Roederer e l’indiscutibile fascino del millesimo 2009

Racconti dalle delegazioni
22 novembre 2018

Louis Roederer e l’indiscutibile fascino del millesimo 2009

Cento appassionati e sei vini di Louis Roederer raccontati da Nicola Bonera. Una serata emozionante e di approfondimento venerdì 16 novembre con AIS Brescia

Elisa Inselvini

La serata è di quelle che si preannunciano emozionanti ed elettrizzanti: 6 i vini in degustazione e un relatore, Nicola Bonera, che è una garanzia grazie alla sua capacità di fare immergere chi ha di fronte all’interno del territorio e dei vini che racconta. E questa volta c’erano 100 appassionati per una serata dedicata da AIS Brescia allo champagne e alla Maison Louis Roederer.

La sala della sede di AIS Brescia durante la serata Roederer rappresenta un luogo d’eccellenza per quanto riguarda l’arte dell’ospitalità: sebbene, infatti, sia una delle cantine più difficili da visitare, qui l’accoglienza è unica e indimenticabile. 
E questa attenzione speciale non può che coincidere con una storia allo stesso tempo affascinante e tutta da approfondire.

Lo champagne Louis Roederer ha un’anima che può essere definita "solare"’, dall’eleganza cristallina, così come solare è il legame che da sette generazioni lega la Maison a questo territorio. La poesia continua nella peculiare e storica presenza dei cavalli bianchi ancor oggi impiegati nel lavoro in vigna, un elemento non solo di suggestione d’altri tempi, ma anche di funzionalità e rispetto del terreno.

Fondata nel 1776 come Dubois Père & Fils, la Maison de Champagne passerà solo nel 1833 nelle esperte mani di Louis Roederer, nipote del fondatore. Ma sarà solo allora che l’occhio visionario, lungimirante e controcorrente di Louis, rispetto alle tendenze dell’epoca, porterà all’ampliamento ed al controllo di tutte le fasi della produzione del vino, che acquisirà per sempre un’impronta ed uno stile unici nel panorama dello champagne.

In un’epoca nella quale le altre maison acquistavano le uve, Louis si dedicava alla cura del vigneto e vedeva nell’acquisto degli appezzamenti migliori il futuro della cantina e del suo vino, convinto del fatto che la quintessenza di un grande vino risiedesse nella terra, nell’ottica profonda dell’amore per la tradizione coniugata con lo sguardo al futuro.

Nel 1845 Louis Roederer decide di acquistare 15 ettari nel Grand Cru de Verzenay, dai quali da allora provengono in modo esclusivo tutti i millesimati firmati Louis Roederer, creando, pertanto, una situazione senza precedenti nella Champagne. 

Ad oggi, la maison Louis Roederer può contare su 240 ettari vitati, con vigneti tutti classificati Premier e Grand Cru. Dal 1870 i vini Champagne Louis Roederer giungono fino agli Stati Uniti e nella Russia dello zar Alessandro II, occasione per la quale il genio di Louis elabora e lancia nel 1876 una nuova idea, la prima ‘’cuvée de prestige’’ la cui sottigliezza ed eleganza rappresentano da allora reputazione della Maison: è la nascita del ‘’Cristal’’.

Tutti gli chardonnay di Roederer vengono mantenuti a 5 atmosfere con l’obiettivo di consentire alla vigna di trasparire, emergere e “parlare” al degustatore. Una decisione, questa, che ben rappresenta lo stile e la filosofia della Maison.

La degustazione

Sei grandi vini, ma al termine della degustazione non è possibile non sottolineare come questa serata abbia visto come protagonista indiscusso il millesimo 2009 nelle sue tre differenti espressioni. Non a caso Jean-Baptiste Lécaillon, capo cantiniere della Maison, ha descritto il 2009 come “l’annata per eccellenza. Che ha dato uve perfette, molto omogenee, fragranti e fresche. Nelle annate calde, diventiamo borgognoni, il terroir si esprime al meglio, la freschezza si schiude con grazia’’.

Brut Premier Louis Roederer s.a.

Alla vista si presenta di un delicato oro pallido. Il corredo aromatico si esprime su note di mandorla e e marzapane, seguite da una piacevole nota di impasto all’uovo e biscotto al burro e spezie. Completo, complesso ed elegante. Di struttura è snello e lungo nella persistenza.

Blanc de blancs Louis Roederer 2010

All’esame visivo il vino si presenta di una bella tonalità oro. Al naso si esprime subito su note floreali, quelle raffinate dei fiori gialli e dolci della mimosa. A seguire una delicata nota di pepe bianco e vaniglia e quindi la mineralità, declinata in un delicato sentore di ostrica e acqua salina. La purezza e la freschezza si addicono a questo vino che entra in bocca centrale. Succo freschissimo di lime e bergamotto nel finale di bocca. Vino di grande finezza e piacevolezza.

Brut nature Louis Roederer by Philippe Starck 2009

All’esame visivo si presenta di un bel giallo dorato intenso.Al naso sentori di fiori dolci di gelsomino seguiti da note agrumate e un finale piccante. La bocca è fruttata, fresca, leggera e minerale con un finale elegante e caratterizzato da una piacevole speziatura piccante. Scalpitante e irruente nell’effervescenza.

Brut Louis Roederer Vintage 2009

Il vino si presenta di un bell’oro brillante e dal perlage fine. Al naso è da subito evidente una piacevolissima evoluzione caratterizzata da sentori fumé di legno consumato seguiti da una nota di ruggine. Seguono note di frutta secca e di agrume come il bergamotto. Un naso disponibile, aperto ed esaltante. All’assaggio è corposo e strutturato nella frutta matura e golosa, ma contemporaneamente fresco ed elegante di mineralità. 

Brut Rosé Louis Roederer Vintage 2012

Alla vista spicca per un bellissimo colore rosa brillante. Al naso la speziatura è quella dolce della vaniglia. Sentori legnosi e tostati arrostiti. Le note vegetali sono quelle delle erbe aromatiche. Al palato l’effervescenza è finissima. Il succo è fresco e asciutto. Il finale è gessoso e fresco.

Louis Roederer Cristal Vintage 2009

All’esame visivo si presenta di un bell’oro dai riflessi ambrati. Al naso stenta a concedersi ed esprimersi ma poi delicatamente si apre su sentori di frutta candita, di fiori bianchi di caprifoglio e di frutta secca di nocciola e mandorla. In bocca esplode per freschezza e facilità. Lunghissima la persistenza.