Noblesse oblige. Tenuta Mazzolino, il fascino dell’eleganza franco-oltrepadana

Racconti dalle delegazioni
13 febbraio 2019

Noblesse oblige. Tenuta Mazzolino, il fascino dell’eleganza franco-oltrepadana

Dare voce al territorio, parlare con i protagonisti, promuovere le nostre eccellenze. Questa la missione di AIS Pavia con la rassegna “Le cantine di raccontano”. Una sfida, ma anche un dovere verso questa terra bisognosa di un deciso rilancio culturale. E dopo la prima puntata con Mario Maffi è la volta della prima cantina: Tenuta Mazzolino

Dorapaola Ieraci

Stefano Malchiodi, enologo e agronomo di Tenuta Mazzolino, dà il via alla passeggiata in Oltrepò portandoci virtualmente sulle colline ad ovest di Casteggio, la zona più vocata per vinificare in rosso il pinot nero. L'avventura inizia negli anni '80 e dieci anni dopo avviene la svolta: il consulente enologico Kyriakos Kynigopoulos, già collaboratore di numerose aziende di Borgogna, arriva a Corvino San Quirico per migliorare e valorizzare il pinot nero.

Francesca Seralvo è la proprietaria attuale dell’azienda, alla terza generazione; 150000 sono le bottiglie prodotte da un totale di 20 ettari di vigneto disposti intorno alla tenuta e suddivisi in 39 micro-parcelle. Il concetto francese di terroir viene qui espresso in modo totale, traendo dalla sanità delle uve e dal lavoro dall'uomo il meglio che il territorio può offrire. Croatina e moscato ma soprattutto chardonnay e pinot nero esprimono grazie alle basse rese per ettaro e all'assenza di concimi chimici di sintesi il meglio del loro potenziale. Fondamentale è l'utilizzo del sovescio a base di leguminose che, seminato durante l'inverno tra i filari, apporta azoto naturale e crea biodiversità, nell’ambito di una agricoltura biologica per la quale l’azienda è da anni certificata.

Pinot nero e chardonnay sono i vitigni principali, vinificati sempre in purezza per realizzare due metodo classico, due vini giovani e due che fanno barrique; interessante sapere che in cantina si utilizza un 70% di lieviti naturali e che il 20% delle barriques utilizzate viene rinnovato ogni anno per avere in questo modo cinque tipi di barriques di età differente.

Da Vigna la Rocca esposta ad est su due ettari arriva la quota di pinot nero dedicata allo spumante, da Vigna Silos quella atta a diventare il vino rosso d'eccellenza sul quale potremo riconoscere i diversi contributi dei terreni su cui dimora il vigneto: dall'argilla della superficie al carbonato di calcio per concludere con la sabbia compatta. Dopo la raccolta manuale delle uve e la fermentazione in vasche di acciaio larghe e basse, la maturazione avviene in barriques che hanno subito una tostatura al cuore molto lenta a bassa temperatura, finalizzata ad evitare aromi troppo aggressivi di tostato e affumicato.

Lo chardonnay si trova invece nel versante est, dove gode del sole del mattino. Una parte delle vigne viene protetta dal bosco per preservare la freschezza e l'acidità delle uve che verranno utilizzate per la rifermentazione in bottiglia.

In degustazione, dunque non potevamo che avere sei espressioni differenti di questi due vitigni:

VSQ metodo classico brut BLANC DE BLANC 2014 | 100% chardonnay 

Sboccatura 2018, sei mesi in bottiglia, dosaggio zuccherino di 4g/l. La bella lucentezza e la fine bollicina invogliano a portare subito il calice al naso e infatti i profumi che si colgono sono variegati ma amalgamati in maniera perfetta. Dalla fresca ginestra iniziale si vira verso l'agrume per poi percepire, dopo qualche minuto e quindi con la temperatura salita di qualche grado, profumi più maturi di miele e pasticceria. Stesse sensazioni all'assaggio di cui sottolineiamo estrema sapidità e freschezza, persistenza e, infine, bilanciamento totale di tutte queste sensazioni. Un vino che non possiamo relegare al semplice ruolo di aperitivo; al contrario, è perfetto con primi piatti a base di pesce o abbinato a crostacei.

Oltrepò Pavese metodo classico DOCG pinot nero brut rosé CRUASÉ 2012 | 100% pinot nero.

Residuo zuccherino 6g/l. A ribadire l'importanza del progetto Cruasé, nato nel 2007, in cui si è voluto puntare in alto con il pinot nero, ecco questo magnifico prodotto che subito colpisce per il suo splendido colore paragonabile alla buccia di cipolla o alla cipria, con riflessi corallo. Piacevolissimi i profumi caratteristici di fragolina di bosco e lampone intervallati da richiami di erbe aromatiche che si chiudono poi in confetto. Al primo sorso riconosciamo subito il vitigno nella sua carnosità, nella sua polpa e nella sua struttura. Esaltante accostato a salumi importanti come il culatello.

IGT provincia di Pavia CAMARÀ 2018 | 100% chardonnay

Ci deliziamo con questo sorprendente vino (in anteprima per AIS Pavia!) ottenuto da una particolare varietà di Chardonnay dalla buccia aromatica, macerata per una notte; il suo colore paglierino è preludio a un naso che lascia stupefatti: la parte aromatica è intensa, così come tutta la famiglia degli agrumi, dal lime al pompelmo rosa. Li ritroviamo anche in bocca. Sul finale, a chiudere, note di frutta a polpa gialla. Bella acidità non fine a sé stessa, sostenuta da una buona mineralità. Con antipasti leggeri, carni bianche e pesce.

Oltrepò Pavese DOC chardonnay BLANC 2016 | 100% chardonnay

Vino nato da un’ annata calda,  con l’elegante e discreto contributo della barriques di Vosges e Nevers. Colore dorato, dal naso elegantissimo che richiama sia i fiori bianchi sia l'agrume, e a seguire le spezie dolci. All’assaggio è avvolgente e morbido, senza spigoli e con precisi richiami alla nocciola tostata. Chiude con una nota affumicata e ammandorlata. Si accompagna a cibi elaborati di pesce e crostacei e carni bianche.

IGT provincia di Pavia TERRAZZE 2017 | 100% pinot nero

Il vino di Mazzolino bevuto ovunque nel mondo, esportato in venticinque mercati esteri coprendo così il 40% delle bottiglie prodotte all'anno. Autentica espressione di pinot nero dell'Oltrepò Pavese, dal colore più carico rispetto a come questo vitigno si manifesta in altri territori, dai profumi intensi di frutta polposa e carnosa e di spezie. Tannino violaceo e di territorio, sanguigno ma non arrogante. Subisce una breve macerazione e vinifica in acciaio. Richiama zuppe di pesce o carni più grasse.

Pinot nero dell'Oltrepò Pavese DOC NOIR 2015 | 100% pinot nero

Il vino emblema dell’Azienda, sinonimo di classe e longevità. Da questa annata molto calda traiamo un colore rubino quasi granato, aromi di frutta sotto spirito, legni e spezie dolci. Sorprendente freschezza al palato, il tannino alza la mano ma con discrezione. Godibilissimo già da ora, sarà sensazionale con qualche anno in più, quando la nota vanigliata della barrique si sarà integrata alla perfezione.