Viticoltura ed enologia a Graffignana

Due serate che hanno colto nel segno, quelle organizzate dall’Amministrazione Comunale di Graffignana (LO) in collaborazione con AIS Lodi il 12 e il 21 marzo, nelle quali sono stati affrontati temi legati alla viticoltura e all’enologia e che hanno visto la partecipazione attenta e interessata di appassionati, piccoli produttori e sommelier.

Mauro Roveda

Mario Maffi a GraffignanaMario Maffi, enologo e Direttore Tecnico dell’Azienda Agricola Montelio di Codevilla (PV), è riuscito a trasmettere, grazie alla grande competenza e passione oltre ad una eccezionale dote comunicativa, i concetti fondamentali di viticoltura ed enologia.

Nella prima serata sono stati trattati argomenti legati alla viticoltura e alla qualità dell’uva, al ciclo biologico della vite, ai sistemi di allevamento, alla potatura, alle malattie della vite sino al culmine della stagione in vigna che è la vendemmia. Viticoltura che arriva da lontano nel tempo e viticoltura con la quale ci si confronta ormai a livello globale, poi si torna alla nostra realtà, piccola ma ricca di storia, con l’utilizzo di nuove tecnologie ma con uno sguardo al passato e ai metodi tradizionali che i nostri padri e i nostri avi ci hanno sapientemente tramandato e che spetta a noi custodire e affidare alle future generazioni salvaguardando il territorio.

Ma quanto di buono può essere fatto in vigna, in modo più facile di quel che sembri, può essere vanificato lavorando male in cantina, dove l’attenzione e le capacità umane devono fare la differenza. Enologia e qualità del vino sono stati gli argomenti trattati nella seconda serata in un percorso che, dal grappolo d’uva e dalle sue caratteristiche in base al vitigno si è giunti  all’imbottigliamento, passando per i diversi sistemi di vinificazione, i trattamenti e le correzioni del mosto, le alterazioni, i difetti e le malattie, la maturazione e l’affinamento del vino.

L’ascolto è stato molto attento, partecipato, con ampi spazi dedicati al confronto su tematiche pratiche tra i presenti e il relatore. Tra i presenti molti piccoli produttori e appassionati, persone legate alla terra, al territorio, alla vigna e nelle quali è viva questa passione che ha creato sin da subito un perfetto feeling con Mario e che ha consentito l’ottima riuscita dell’iniziativa.

Ricordo un monologo tratto dal film Sideways nel quale si cita: “Il vino è un essere vivente. Amo immaginare l’anno in cui sono cresciute le uve di un vino. Se c’era un bel sole ... se pioveva. E amo immaginare le persone che hanno curato e vendemmiato quelle uve ...”.

È il pensiero che racchiude perfettamente il significato delle due serate. Ogni bottiglia custodisce tutto quel patrimonio di conoscenze e di passione legate alla coltivazione, alla raccolta, alla lavorazione che si esprimono una volta versato il vino nel calice.

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