Trenta nuovi sommelier a Mantova

Dopo un lungo ed appassionante percorso formativo, accompagnati passo dopo passo con intelligente professionalità, siamo arrivati al Diploma professionale di Sommelier A.I.S.

Maria Grazia Grazzi

E’ stata veramente una grande soddisfazione. Ma quello che sorprende ancora di più è stata la modifica del gusto di tutti noi, il nostro approccio all’assaggio del vino ed anche del cibo. Durante un pasto per noi l’abbinamento non è più una variabile indipendente ma un momento di piacere per valorizzare al meglio i piatti ed i vini. Che piacere poi sapere da soli se un vino è buono o no senza doversi fidare degli “esperti” (a volte incompetenti o a volte interessati).

La premiazione si è svolta alla sera presso il Relais della Guido Berlucchi in Franciacorta.

Il pomeriggio è stato dedicato alla conoscenza di un’altra bella cantina, quella del Mosnel a Camignone (Brescia). Ad attenderci i fratelli Giuglio e Lucia attuali responsabili della famiglia Barboglio che dal 1836 gestisce l’azienda.

Suggestiva la secolare residenza con le cantine cinquecentesche e le terre annesse. L’attenta gestione aziendale è finalizzata al raggiungimento di massima qualità delle uve e delle tecniche di vinificazione e di spumantizzazione.

Dopo la visita nelle cantine siamo stati cortesemente ospitati per una interessantissima degustazione accompagnata da una ricca merenda a base di salumi e formaggi selezionati e prodotti per l’occasione.

Sono stati serviti:

-Franciacorta Brut, 12,5%, 2004; la Cuvèe nasce dall’unione di 4 vini (Chardonnay: 30%, fermentato in piccole botti di rovere e 30% frutto di altra annata vinificato in acciaio; Pinot Bianco: 30 % fermentato in acciaio; Pinot Nero: 10% fermentato in acciaio). Dopo almeno 25 mesi dalla vendemmia viene lavorato e confezionato. Aroma delicato, fine e persistente, fresco e fruttato; bella presa di spuma , perlage finissimo.

-Franciacota Pas Dosè, 12,5%; la Cuvèe nasce dall’unione di 4 vini ( Chardonney: 30% fermentato in piccole botti di rovere e 30% frutto di altra annata vinificato in acciaio; Pinot Bianco: 30% fermentato in acciaio; Pinot Nero: 10% fermentato in acciaio); a differenza del precedente trascorrono almeno 36 mesi dalla vendemmia prima di essere lavorato e confezionato. Aroma sottile e consistente, secco, fresco, elegante; spuma persistente e perlage fine.

-Franciacorta EBB, Brut, millesimato, 2004, 100% Chardonney. Lucia e Guido Barzanò lo hanno voluto dedicare alla memoria della loro madre Emanuela Barboglio, in modo originale e spumeggiante come lei lo avrebbe voluto. Infatti ha una bella presa di spuma con perlage fine; il colore è giallo paglierino con riflessi verdolini; il profumo è ampio e accattivante, con note di frutta matura, fiori gialli e vaniglia. In bocca è sapido e persistente. E’ equilibrato, elegante, armonico.

-Franciacorta Rosè Pas Dosè millesimato “Parosè”, 12,5%; deve la sua tenue colorazione, il suo profumo, il gusto, la struttura e la longevità al Pinot Nero, che qui è presente al 70%, e l’eleganza delle sfumature al 30% di Chardonney. Fermentazione primaria in piccole botti di rovere. Dopo almeno 3 anni dalla vendemmia viene lavorato e imbottigliato. Per avere Pas Dosè si ha rabbocco con lo stesso vino dopo la sboccatura. Color buccia di cipolla, perlage sottile e persistente. Sentore elegante di piccoli frutti rossi; secco, sapido, persistente e strutturato.



Il secondo momento dell’importante giornata è stata riservata alla visita delle storiche, vaste ed affascinanti Cantine Berlucchi, sempre meritevoli di una visita. Il responsabile ci ha guidato in una foresta di bottiglie e immense cataste distese nei meandri della cantina. Bottiglie a perdita d’occhio veramente.

A conclusione della visita abbiamo assistito alla fontana di bollicine (sempre bella ed allegra) ed alla “sciabola tura” di un Magnum per un gradevolissimo brindisi.

Successivamente siamo stati ospitati a cena presso il Relais “La Colombara” dell’azienda Guido Berlucchi, dove abbiamo potuto cogliere il meglio dei loro vini abbinati a piatti studiati ed elaborati appositamente per soddisfare anche i palati più esigenti.

La serata è stata aperta con un aperitivo di benvenuto:

-Berlucchi Cuvèe storica Franciacorta DOCG, Brut, 12.5%; 95% Chardonnay e 5% Pinot Nero: è consigliato dall’aperitivo a tutto pasto; esalta senza mai sovrastare i sapori delle pietanze a cui si accompagna; giallo paglierino con riflessi verdolini; bella presa di spuma con perlage sottile e persistente. Sentori di frutti a polpa bianca ed agrumi con leggere sfumature speziate; fresco, equilibrato ed elegante, discretamente persistente e di media intensità.

Al tavolo è servito un accattivante magatello di manzo marinato con insalatina di stagione ed in ottimo abbinamento un Berlucchi Cellarius Vendemmia 2005; 12.5%; Chardonnay 80%- Pinot Nero 15%- Pinot bianco 5%: giallo paglierino con tenui riflessi dorati; bella presa di spuma e perlage sottile e persistente; sentori di frutta bianca e crosta di pane, dovuta al lungo affinamento sui lieviti. Si presenta fresco ed elegante.

Inoltre giunge ai nostri posti un fumante risotto alle bollicine e robiola in perfetta sintonia con lo stesso spumante.

Con immenso piacere si gusta un prelibato scamone di manzo arrosto con sedano rapa e liquerizia. L’abbinamento è con un Berlucchi Cellarius Brut Rosè Vendemmia 2004: 12.5%; Chardonnay 45% e Pinot Nero 55%, vinificato con breve macerazione sulle bucce; è rosa salmone tenue; spuma soffice, perlage sottile e persistente; profumi eleganti di frutti di bosco e frutta rossa matura, ben amalgamati, con sentori di crosta di pane. Piacevole vinosità dovuta alla breve macerazione del Pinot Nero sulle bucce in fase di vinificazione. Al palato è fine, fresco. E’ globalmente equilibrato.

In chiusura un gradevole dolce, il Bossolà, sintonizzato con Berlucchi Cuvèe Imperiale Demi Sec, 12,5%; è un classico sans annèe perché nella cuvèe entra una quota variabile di vins de rèserve (riserva qualitativa) conservati dalle annate precedenti. Le uve sono Chardonnay di Franciacorta e Trentino, e Pinot Nero dell’Oltrepò Pavese. E’ VSQ elaborato con metodo classico. Giallo paglierino; ha spuma abbondante e persistente, perlage sottile; profumi accattivanti di pasticceria e note di fiori d’arancia e d’ acacia; è armonico.

In una coreografica ambientazione le delegazioni di Mantova, Ascoli e Sulmona, hanno applaudito i loro neo sommelier ai quali sono stati consegnati gli ambiti diplomi.

I ringraziamenti sono speciali e rivolti alla Berlucchi, che rende possibile una tale manifestazione, al loro impeccabile e qualificato personale, nonchè a tutta l’AIS: dai delegati provinciali, al Presidente AIS Lombardia Luca Bandirali (che ha presenziato nonostante l’influenza!), ai professionali relatori AIS.

In particolare noi, neo sommelier di Mantova, dobbiamo segnalare la competenza, cortesia, preparazione con cui la direttrice del corso Prof. Giroldi Nadia, ci hanno seguito, consigliato ed accompagnato durante tutto il percorso formativo.



I diplomati

Aldrovandi Sandro, Andreani Irene, Ballarino Giulia, Bianchi Gianluca, Brioni Marco, Cerro Flavio, Cartapati Simone, Conte Christian, Corsini Emanuele, Franco Roberto, Frigeri Carlo, Giacon Michele, Goldoni Paolo, Grazzi Maria Grazia, Lanza Cristiana, Loi Giulio, Loro Marco, Mari Massimiliano, Marrone Domenico, Mc Intyre Virginia, Ott Federico, Panzani Mario, Pozzato Angela, Romanini Veronica, Verona Luca, Zani Clara, Zoccatelli Nicola.

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