A scuola di rosé con Mattia Vezzola
Nella sede di AIS Brescia è stato uno degli enologi più importanti del panorama italiano a guidare il gruppo dei Degustatori lombardi per un approfondimento dedicato ai vini rosé italiani.
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Domenica intensamente piacevole per il gruppo dei Degustatori regionale che, presso la sede di AIS Brescia, ha affrontato la degustazione di sedici vini rosé, approfondendo la conoscenza di una delle tipologie maggiormente in ascesa nel panorama vitivinicolo italiano. Ospite d’onore della giornata è stato Mattia Vezzola, uno degli enologi più importanti in Italia, che ha legato il suo nome per 40 anni alla Franciacorta e a Bellavista, ma che al tempo stesso, grazie alla sua azienda di famiglia, Costaripa, è stato uno dei principali protagonisti della grande rinascita del rosé in Italia e in Lombardia. Nel corso della giornata ha saputo comunicare in modo perfetto la complessità e la tenacia essenziali per i grandi cambiamenti viticoli, necessari per arrivare ad un’espressività qualitativa di eccellenza.
Vezzola, portando la personale esperienza di tante vendemmie, ha da subito dichiarato quali devono essere dal suo punto di vista le caratteristiche fondamentali per la produzione di un vino di qualità: comprensione della potenzialità del terroir, filosofia produttiva precisa ed improntata al rispetto del terreno e delle persone che lo lavorano, profonda conoscenza del vitigno e sensibilità nel coglierne la potenzialità espressiva.
Proprio in tema di vitigni, è stato ribadito come, per produrre un rosé di qualità, non basti utilizzare varietà a bacca rossa e condurre brevi macerazioni sulle bucce, ma selezionare il clone migliore, prediligendo un acino più voluminoso e dalla buccia sottile, come ad esempio i cloni di pinot nero utilizzati per le basi spumante nella Champagne. Questo consente di ottenere meno estrazione, più succosità, eleganza e levità. Inoltre, effettuare la vendemmia manualmente e al mattino, aiuta a mantenere fredda e più croccante la buccia del frutto in modo che venga estratto più efficacemente il cosiddetto “cuore dell’acino”, la sua parte più liquida e succosa.
L’esempio più eclatante - e letteralmente a portata di mano - di massima qualità espressiva del rosé italiano è quello della Valtènesi. La zona viticola costituita dalle dolci colline moreniche, baciate dal sole mattutino, poste sul lato bresciano del Lago di Garda confeziona il naturale terroir per l’uva groppello (che concorre alla produzione insieme a marzemino, barbera e sangiovese), costituendo un’enclave eletta per la produzione di vini rosati. Grazie al ridimensionamento della densità degli impianti, giovandosi del clima mediterraneo e sviluppando le varietà migliori, questo terroir è divenuto l’emblema dell’enorme potenziale di questa tipologia nel Bel Paese.
Oltre alla Valtènesi, l’incontro ha consentito l’approfondimento anche di altre tre aree nazionali significative per la produzione di vini rosé: Oltrepò Pavese, Abruzzo e Salento.
La degustazione
Prima Batteria - Oltrepò Pavese
In questa zona si trovano terreni calcareo-argillosi con prevalente utilizzo di uva pinot nero, le vendemmie vengono effettuate a mano e senza lo svolgimento della fermentazione malolattica e i prodotti sono tutti fermentati in acciaio inox.
Il primo ed il terzo campione presentano colori tenui sulle tonalità di fiori di pesco, il secondo ha un impatto colorante più deciso che vira sul ramato. All’olfatto il primo campione ha sensazioni olfattive più dolci mentre al gusto ha una sensazione sapida molto marcata e di minor corrispondenza rispetto all’olfatto. Il secondo vino è più chiuso al naso e più espressivo all’assaggio con una freschezza agrumata sul finale. Il terzo campione rappresenta la sintesi equilibrata dei primi due con naso elegante e bocca di precisa sapidità e persistenza.
I vini della prima batteria
Pinot nero 100% “Margherita” Oltrepò Pavese DOC 2023 – Frecciarossa
Pinot nero 100% “Maria Novella” Oltrepò Pavese DOC 2023 – Conte Vistarino
Syrah 100% “Flamant” Provincia di Pavia IGT 2023 – Le Fracce
Seconda Batteria - Valtènesi
Nella seconda batteria ritroviamo le caratteristiche del terroir lombardo sopra descritto. Tutti e tre i vini hanno colore tenute di fiori di pesco; sensazioni olfattive differenti ma con un fil rouge dai rimandi chiari alle erbe aromatiche, alla rosa e alla pesca bianca, in particolare il secondo campione spicca per struttura e complessità con rimandi di spezie dolci. Tutti e tre terminano con finale salino persistente e che esalta gli aromi di bocca.
I vini della seconda batteria
Groppello gentile 100% “RosaGreen” Valtènesi DOC 2023 – Pasini San Giovanni
Groppello gentile 50%, marzemino 30%, sangiovese 10%, barbera 10% “Rosa Mara” Valtènesi DOC 2023 – Costaripa
Groppello gentile 90%, Barbera 10% “Antitesi” Valtènesi Chiaretto DOC 2023 – Avanzi
Terza Batteria - Cerasuolo d’Abruzzo
La terza batteria ha come protagonisti tre vini della tipologia Cerasuolo d’Abruzzo, una delle più recenti DOC inserite in Italia. Prodotto prevalentemente a partire dal vitigno a bacca nera montepulciano, le caratteristiche del terreno e la climatologia portano ad avere solitamente prodotti con più estrazione e struttura. Tutti e tre i vini hanno colore decisamente più marcato rispetto ai precedenti, con toni che vanno dal rosa salmone al peonia; all’olfatto il primo campione ricorda più sensazioni tostate ed erbacee, il secondo eteree e smaltate ed il terzo si concentra su melograno, piccoli frutti rossi e sentori eterei. Anche al sorso sono poco persistenti e rimandano a sensazioni fruttate non perfettamente integrate con la parte alcolica che (complice anche l’annata) ritorna evidente in tutte le espressioni. Batteria che aiuta a comprendere come maggior estrazione (e quindi colore e struttura) non necessariamente vada di pari passo con maggior ricchezza ed espressività sensoriale.
I vini della terza batteria
Montepulciano d’Abruzzo 100% Cerasuolo d’Abruzzo DOC 2023 – Valori
Montepulciano d’Abruzzo 100% Cerasuolo d’Abruzzo DOC 2023 – Cantina Tollo
Montepulciano d’Abruzzo 100% “Vermiglio” Cerasuolo d’Abruzzo DOC Superiore Colline Teramane 2022 – Orlando Contucci Ponno
Quarta Batteria - Salento
Con questa batteria i campioni degustati ritornano ad avere estrazioni di colore più moderate e sentori più delicati, per una maggior finezza complessiva. Da notare che il primo vino risulta prodotto da uve susumaniello in purezza mentre gli altri con blend di uve locali. Batteria che riconferma una finezza complessiva dovuta all’estrazione moderata, con sentori floreali e fruttati delicati riconoscibili in tutti i vini, i quali conservano una persistenza gusto olfattiva moderata e dai rimandi prevalentemente fresco-agrumati.
I vini della quarta batteria
Susumaniello 100% “Torre Testa” Salento IGT 2023 – Tenute Rubino
Negroamaro 100% “Five Roses anniversario” Salento IGT 2023 – Leone de Castris
Negroamaro 100% “Tacco Rosa” Salento IGT 2023 – Tenute Stefàno
Quinta Batteria (cieca)
Nell’ultima batteria vengono serviti quattro vini completamente alla cieca (senza indicazione di denominazione o vitigno) in modo da sintetizzare il percorso della giornata e con l’intento di ricondurre la provenienza di ciascuno.
Croatina 100% “Piasa” Provincia di Pavia IGT 2023 – Cordero San Giorgio
Rosa salmone, naso intenso e gentile di rosa rossa, caramella al lampone, mirtilli freschi, sorso vibrante e di buona persistenza. Riconoscimento: Oltrepò Pavese
Negroamaro 100% “Rohesia” Puglia IGP 2023 – Cantele
Fiore di pesco, naso elegante di erbe aromatiche e mandarino, sorso sapido e fresco con ritorni agrumati e persistenza citrina. Riconoscimento: Salento
Montepulciano d’Abruzzo 100% “Villa Gemma” Cerasuolo d’Abruzzo superiore DOC 2021– Masciarelli
Rosa salmone vivido, naso tostato, animale, fruttato di ciliegie (sotto spirito), sorso strutturato e dai rimandi fruttato/eterei. Riconoscimento: Cerasuolo d’Abruzzo
Groppello gentile 60%, marzemino 20%, sangiovese 10%, barbera 10% “Molmenti” Valtenesi DOC 2019 – Costaripa
Colore giallo paglierino (probabilmente dovuto alla poca estrazione e all’affinamento), naso complesso e sfaccettato: fiori secchi, mandorle, noci tostate, sorso di evoluzione e freschezza, con finale sapido e molto persistente. Riconoscimento: Valtenesi
Si conclude così una giornata piena di spunti interessanti per il gruppo Degustatori di AIS Lombardia, che hanno potuto comprendere a fondo e con attenzione la tipologia dei vini rosati, aggiungendo tasselli di esperienza per saperne cogliere le sfumature uniche e valorizzarne le caratteristiche nelle future sessioni di degustazione.