Formazione Degustatori AIS Lombardia. Approfondimento Trento DOC

Degustatori AIS Lombardia
27 dicembre 2019

Formazione Degustatori AIS Lombardia. Approfondimento Trento DOC

Con il tradizionale appuntamento di dicembre seguito dal pranzo degli auguri si conclude l’attività dei Degustatori AIS Lombardia per l’anno solare 2019. Il gruppo coordinato da Luigi Bortolotti e Sebastiano Baldinu è oggi ospite presso il Tesoro Living Resort di Rodigo, una incantevole location nel cuore del parco del Mincio, appena alle porte di Mantova

Marco Agnelli

Una luminosa giornata di sole accompagna il gruppo giunto da tutta la Lombardia. Il tema della giornata è il Trento DOC, che sarà sviluppato e indagato attraverso la degustazione di vini da tre aziende rappresentative della denominazione. 

Abate Nero, il cui nome evoca la memoria del mitico abate Dom Perignon a cui si fa risalire l’invenzione della rifermentazione in bottiglia, nasce all’inizio degli anni ’70 grazie a Eugenio de Castel Terlago e a Luciano Lunelli. Di questa azienda abbiamo oggi in degustazione diverse interpretazioni di chardonnay. La degustazione parte da prodotti non millesimati per arrivare poi a spumanti millesimati caratterizzati da lunga permanenza sui lieviti e da notevole complessità.

  • Abate Nero Brut, 100% chardonnay, almeno 18 mesi sui lieviti
  • Abate Nero Extra Brut, 100% chardonnay, almeno 18 mesi sui lieviti
  • Abate Nero Domini 2013, 100% chardonnay, 70 mesi sui lieviti
  • Abate Nero “Cuvée dell’Abate” Riserva 2008, 100% chardonnay, 80 mesi sui lieviti.

Marcello Lunelli, vicepresidente della storica azienda Ferrari e nostro ospite in questa giornata di formazione, ci fornisce una interessante chiave di lettura della denominazione. «Trento Doc è montagna – esordisce Lunelli –. Ed è proprio la montagna a dare unicità al Metodo Classico trentino conferendo un’impronta inconfondibile giocata sull’escursione termica tra il giorno e la notte». Oggi il global warming è diventato un argomento di stretta attualità. È un dato oggettivo il sensibile aumento delle temperature a cui stiamo assistendo negli ultimi anni e questo per chi produce Metodo Classico rappresenta un notevole problema. La natura e la conformazione geografica permettono ai produttori di Trento DOC di potere compensare gli effetti del riscaldamento globale innalzando l’altitudine dei vigneti. Questa è la grande sfida che attende le aziende trentine da qui agli anni a venire. La degustazione dei vini aziendali parte da un prodotto non millesimato destinato alla ristorazione proseguendo poi con spumanti millesimati con differente data di sboccatura per capire l’evoluzione dello chardonnay in bottiglia dopo il dégorgement. Il percorso termina, infine, con le grandi riserve di casa Ferrari.

  • Ferrari Maximum Blanc de Blancs, 100% chardonnay, 36 mesi sui lieviti
  • Ferrari Perlé, 100% chardonnay, oltre 5 anni sui lieviti, degustato nelle annate 2013 e 2010
  • Ferrari Perlé Zero Cuvée Zero 10 (cuvée delle annate 2004, 2006, 2008 e 2010), oltre 6 anni sui lieviti
  • Ferrari Riserva Lunelli 2009, 100% chardonnay, oltre 7 anni sui lieviti
  • Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2007, 100% chardonnay, 10 anni sui lieviti

Andrea Faustini, winemaker e responsabile agronomico del gruppo Cavit, è il secondo ospite della giornata. Cavit è un consorzio cooperativo di secondo grado. Le zone più vocate su cui sorgono le vigne destinate a produrre uve per il Metodo Classico sono quelle i cui terreni valorizzano le sfaccettature aromatiche delle uve. Per Altemasi, la linea di spumantistica di Cavit, sono stati selezionati i vigneti dei masi delle zone alte, tra i 450 e i 600 metri. Le zone di coltivazione sono diverse e sono rappresentate in tutto da dieci cantine dislocate sul territorio. Le uve crescono quindi su differenti tipologie di terreni, dai basalti che conferiscono potenza ai porfidi che portano invece acidità. La conformazione del territorio, che non consente meccanizzazione, obbliga a curare con cura maniacale tutti i passaggi necessariamente legati ad una lavorazione di tipo manuale. 

Tre i prodotti di Altemasi in degustazione oggi, tutti millesimati:

  • Altemasi Pas Dosé 2013, 60% chardonnay, 40% pinot nero, oltre 60 mesi sui lieviti
  • Altemasi Riserva Graal, 70% chardonnay, 30% pinot nero, oltre 60 mesi sui lieviti, degustato nelle annate 2012 e 2010.

Terminata la carrellata sul Trento DOC, la mattinata si chiude con la consegna da parte del Presidente AIS Lombardia Hosam Eldin Abou Eleyoun e del Delegato di Mantova Luigi Bortolotti del Rigoletto d’Argento per l’anno 2019 al Marchese Carlo Guerrieri Gonzaga della Tenuta San Leonardo. Un altro riconoscimento per il trentino vitivinicolo, dunque!

Brindiamo tutti insieme a uno splendido 2020! È tempo di fare festa e un elegante e raffinato pranzo di Natale segna la chiusura di questa giornata e delle attività per l’anno 2019. Per il gruppo Degustatori, il calendario prima dei lavori per le guide Viniplus e Vitae 2021 è ancora lungo e ricco di importanti momenti formativi. Appuntamento al prossimo 18 gennaio a Brescia!