Il Garda Classico

Degustatori AIS Lombardia
05 settembre 2011

Il Garda Classico

Sesto ed ultimo incontro per i Degustatori ufficiali di Lombardia prima della pausa estiva. Appuntamento questa volta presso l’azienda Costaripa per approfondire la conoscenza dell’area vitivinicola del Garda classico.

Carlo Cecotti

A fare gli onori di casa è stato Mattia Vezzola che ha aperto la giornata illustrando le caratteristiche del territorio. Clima temperato e terreni di origine glaciale e morenica (tipici dei laghi) permettono lo sviluppo di radici profonde, donando ai vini finezza e una discreta struttura.

La degustazione, articolata in sei batterie da cinque vini ciascuna, è stata condotta come sempre con grande professionalità da Luigi Bortolotti e ha fornito riscontri molto positivi. Si sono analizzati nell’ordine: spumanti metodo classico, Lugana, Garda classico chiaretto, Garda classico groppello, Garda classico rosso e vini passiti dolci. I prodotti degustati, sempre alla cieca e in funzione dell’assegnazione dei punteggi, hanno evidenziato eleganza, buona corrispondenza gusto-olfattiva e un netto ed inscindibile legame con il territorio.

 

Particolare attenzione è stata rivolta al Garda classico chiaretto, vino che nasce a Moniga nel 1896 grazie all’impegno di Pompeo Gherardo Molmenti, dalla selezione delle uve groppello, marzemino, sangiovese e barbera. Dotato di ottima spalla acida e grande sapidità, è un vino dal profilo aromatico sottile e delicato che alla vista si presenta con sfumature cromatiche tenui che ricordano la cipria. Il paragone che si tende spesso a fare è con i rosati prodotti nel sud Italia, caratterizzati in genere da colori più intensi e da un maggior tenore alcolico. Secondo Vezzola la sfida, per i produttori di chiaretto, è quella di ottenere vini con una struttura che può ricordare quella di un vino rosso, con un equilibrio ottimale tra durezze e morbidezze, senza andare ad incidere tuttavia sul colore, evitando in fase di macerazione l’estrazione di un quantitativo troppo elevato di pigmenti per conservare la tipica tonalità e intensità cromatica.

I lavori sono terminati con una batteria dedicata ai vini passiti. Qui forse non è stato possibile trovare un immediato collegamento con il territorio di produzione, ma l’incessante sperimentazione unita all’encomiabile impegno dei produttori ci ha dato la possibilità di assaggiare prodotti di grande pregio.

Prossimo appuntamento a settembre presso l’azienda agricola Borgo la Caccia di Pozzolengo dove si degusteranno i vini dell’alto e basso mantovano, Valcalepio e Scanzo.

Un sentito e caloroso ringraziamento va a tutti i degustatori e ai produttori intervenuti, con la certezza di ritrovarci dopo le ferie estive sempre più numerosi. 

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