Passato, presente e futuro dell’Oltrepò Pavese

Quale occasione migliore della degustazione riservata ai Degustatori di AIS Lombardia, tenutasi lo scorso febbraio presso la Cantina Vigne Olcru di Santa Maria della Versa, nel cuore pulsante dell'Oltrepò Pavese, per parlare, confrontare e analizzare le prospettive del territorio vitivinicolo che sta al di là del più grande fiume d'Italia

Gabriele Merlo

L'evento, organizzato in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, ha permesso di degustare, rigorosamente "alla cieca", alcuni vini prodotti dalle più solide e storiche realtà vitivinicole oltrepadane. A pochi chilometri dalla Madonnina, la provincia di Pavia è sempre stata meta di approvvigionamento di vino da parte dei consumatori e degli appassionati milanesi.

Degustatori Ais Lombardia in Oltrepò Pavese

Questa degustazione ha voluto sfatare il falso mito che vuole il distretto vitivinicolo oltrepadano produttore di vini semplici, beverini o di poca struttura. Una degustazione che ha messo a paragone numerosi e importanti produttori dei quattro più simbolici vini prodotti in Oltrepò: Spumante Metodo Classico, Riesling, Barbera e Rosso, per sviscerare e ritrovare le caratteristiche comuni o le eventuali differenze tra di essi.

Una degustazione condotta dai Responsabili dei Degustatori lombardi Luigi Bortolotti e Sebastiano Baldinu, con la partecipazione di alcuni enologi e produttori locali capaci di fornire punti di vista più tecnici, diversi da quelli di un sommelier-degustatore, che costituiscono senz'altro un valore aggiunto.

Degustatori Ais Lombardia in Oltrepò Pavese

I primi sei campioni rappresentano una delle punte di eccellenza enologiche presenti in Oltrepò, il Metodo Classico Pinot Nero. Alla cieca spiccavano, tra tutti, gli Oltrepò Pavese Metodo Classico Brut con millesimi di qualche anno fa', 2006 e 2007; seguiti a ruota da quelli della giovane annata 2011. A dimostrazione che un lungo affinamento, sia sui lieviti che in bottiglia, sono quasi sempre sinonimo di maggiore complessità e finezza. Una batteria che mediamente ha mostrato grande qualità e ottime prospettive per la denominazione, che possiede tutte le capacità per competere con gli altri territori produttori di Metodo Classico più conosciuti dal pubblico.

Degustando la seconda batteria, i Riesling renano, si è discusso sulla tipicità di questo vitigno in Oltrepò. L'archetipo del riesling oltrepadano dovrebbe possedere note fruttate dolci, floreali, di erbe aromatiche e una sottile mineralità gessosa. Un ventaglio olfattivo ben distinguibile in tutti e cinque i vini degustati, alcuni più freschi e floreali, altri in cui spiccavano sentori erbacei e mielosi, fino ad arrivare a profumi più complessi ed evoluti nei Riesling Riserva.  

La Barbera è un altro vino simbolo del territorio, un prodotto diverso dalla Barbera di Langa o del Monferrato. Un vitigno dall'acidità elevata che condiziona i vini prodotti con esso ma che gli dona grande complessità, potenzialità d'evoluzione e bevibilità. Caratteristiche espresse perfettamente dai prodotti in degustazione. Nei bicchieri, dei vini assolutamente eterogenei: alcune barbere di grande giovinezza e bevibilità, altre di maggiore complessità e struttura; fino a giungere all'altissimo livello qualitativo di alcuni campioni che esprimevano profumi complessi, profondi, coinvolgenti ed ammalianti.

Degustatori Ais Lombardia in Oltrepò Pavese

Se tutte le batterie precedenti possedevano caratteristiche comuni, diverso è il discorso quando si degusta l'Oltrepò Pavese Rosso. Un vino che può essere prodotto, da disciplinare, con diversi vitigni e le cui percentuali, soprattutto quelle di barbera e croatina, possono variare enormemente. È dunque più difficile, in questo caso, ritrovare un minimo comune denominatore tra i diversi vini degustati, ogni produttore ha la libertà di esprimere il proprio gusto personale e credo enologico. Possono essere prodotti rossi dai profumi "scuri" e affumicati, altri che sprigionano note dolci, fruttate e speziate, oppure che regalano sentori di erbe di montagna, balsamici e di cenere. Sicuramente quelli proposti erano tutti di altissimo profilo qualitativo.

Una giornata di sicuro interesse che ha ulteriormente arricchito il bagaglio degustativo e conoscitivo dei Degustatori AIS Lombardia, soprattutto in preparazione alle sessioni di assaggio cheli vedranno impegnati per la stesura delle Guida Viniplus di Lombardia e Vitae 2017.

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