Simei 2009: viticoltura ed enologia sostenibile

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25 novembre 2009

Simei 2009: viticoltura ed enologia sostenibile

Come ogni anno si rinnova l’appuntamento con SIMEI, Salone Internazionale Macchine per Enologia e Imbottigliamento ed ENOVITIS, Salone Internazionale delle Tecniche per la Viticoltura e l’Olivicoltura.

Camilla Guiggi

Tema del convegno internazionale “Viticoltura ed enologia sostenibili: indirizzi, tecnologie e prospettive” organizzato da Unione Italiana Vini e realizzato con la consulenza scientifica di illustri esperti del settore, italiani ed esteri.

L’obbiettivo dell’incontro è offrire un’analisi delle varie componenti che costituiscono l’intera filiera vitivinicola - dall’impianto del vigneto alla percezione finale del prodotto vino da parte del consumatore -, per mettere in evidenza gli aspetti cruciali delle scelte produttive in relazione alla loro sostenibilità.



Moderatore del Convegno è stato il Prof. Attilio Scienza,dell’Università di Milano, che ha offerto alcuni spunti di riflessione sul concetto di sostenibilità e sul ruolo della ricerca e dell’innovazione per la sua effettiva applicazione e progressione in viti-enologia. Proteggere e difendere l’ambiente in cui viviamo è sempre più un elemento che caratterizza la nostra società e la cultura che la anima. La sostenibilità delle produzioni ne è quindi un diretto corollario, che non può essere evitato. Stimolate dalla sensibilità di un “nuovo consumatore” e sulla spinta dell’evoluzione dei processi normativi, sia a livello nazionale che internazionale, l’impegno delle nostre aziende deve essere rivolto al miglioramento delle performance ambientali di prodotti e processi produttivi, senza tuttavia dimenticare la priorità per l’impresa di rimanere competitiva sul mercato. Il concetto di sostenibilità delle attività produttive, seppure sia entrato nel lessico comune, richiede però ancora notevoli sforzi da parte di tutte le componenti sociali, affinché possa essere delineato in modo condiviso.



Numerosi ed importanti relatori si sono succeduti nel corso della mattinata. Il saluto di benvenuto è spettato a Federico Castellucci, Segretario Generale dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino (OIV),che ci ha dato la definizione dell’OIV di vitivinicoltura sostenibile che è l’ “approccio globale su scala dei sistemi di produzione e di trasformazione delle uve, associando contemporaneamente la perennità economica delle strutture e dei territori, l’ottenimento di prodotti di qualità, la presa in considerazione delle esigenze di una viticoltura di precisione, dei rischi legati all’ambiente, alla sicurezza dei prodotti e alla salute dei consumatori e la valorizzazione degli aspetti patrimoniali, storici, culturali, ecologici e paesaggistici.”.



Poi è toccato a Rochard Joël, dell’Institut Français de la Vigne et du Vin, che ha illustrato i principi e gli obiettivi elaborati in ambito Oiv per lo sviluppo sostenibile nel settore vitivinicolo. Raffaele Testolin, dell’Università di Udine, ha trattato il ruolo del miglioramento genetico della vite per la resistenza alle malattie e la qualità dei mosti, attraverso i più avanzati strumenti della biologia molecolare, resi ancora più potenti dopo il sequenziamento del genoma della vite. Osvaldo Failla (Università di Milano) e Stefano Poni (Università Cattolica di Piacenza) hanno analizzato le tecniche di gestione agronomica, come ad esempio la meccanizzazione della gestione della chioma, al fine di massimizzare la produttività quali-quantitativa del vigneto, minimizzando al contempo l’impatto ambientale e i costi di produzione.

La complessità delle problematiche che le cantine devono affrontare per un’enologia sostenibile è stato invece il tema dell’intervento di Roberto Ferrarini (Università di Verona). In primo piano la diminuizione dei consumi,un maggior recupero dei prodotti di scarto ed infine meno immissioni nell’ambiente.

Marina Marinovich (Università di Milano) ha affrontato il difficile tema della qualità e sicurezza dell’uva e del vino attraverso una valutazione tossicologica dei fitofarmaci mettendo così in luce rischi reali e presunti su questo “nebuloso” tema.



Al termine degli interventi sono stati poi illustrati alcuni progetti già in essere che, a livello territoriale o aziendale, affrontano le diverse problematiche della gestione sostenibile del vigneto e della cantina.



Concludendo,tema chiave del 23°SIMEI e del 7°ENOVITIS 2009 è il fare impresa in modo responsabile, ecosostenibile ed etico. Non solo una moda del momento, ma anche un progetto per il futuro.



Santè

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