Ais Bergamo ospita l'eccellenza del Vino Santo Trentino

È il vino col più lungo appassimento al mondo. Ben sei mesi e mezzo sui graticci fino alla settimana Santa, mentre la corrente dei laghi, che spira da sud a nord, crea le migliori condizioni per l'appassimento dell'uva. È il Vino Santo Trentino. A spiegare i molti segreti di questo vino dalla storia affascinante è stato Mariano Francesconi, presidente di Ais Trentino, con una degustazione di annate e bottiglie introvabili

Giordana Talamona

È il vino col più lungo appassimento al mondo. Ben sei mesi e mezzo sui graticci fino alla settimana Santa, mentre la corrente dei laghi, che spira da sud a nord, crea le migliori condizioni per l'appassimento dell'uva. È il Vino Santo Trentino, una piccola perla prodotta nella zona di Sarche e di Toblino, nell'incanto della Valle dei Laghi. Un vino da record, verrebbe da dire, non solo per il lungo appassimento, ma anche per la sua fermentazione che può protrarsi per oltre tre anni. A spiegare i molti segreti di questo vino dalla storia affascinante è stato Mariano Francesconi, presidente di Ais Trentino, che giovedì 13 marzo presso l'Hotel Settecento di Presezzo, ha portato in degustazione annate e bottiglie introvabili.  

Vino Santo Trentino

Il Vino Trentino è una formidabile dimostrazione di come il terroir sia fondamentale per creare prodotti non replicabili altrove. Il clima unico di questo territorio, dove i comunicanti laghi di Toblino e di Santa Massenza creano un'alta percentuale di umidità riequilibrata dalle correnti d'aria, consentono alla botrytis cinerea di penetrare nell'acino. Se il clima rende ideale la produzione di questo passito straordinariamente longevo, le necessità economiche dell'uomo in passato l'hanno messo a repentaglio, tanto che la Nosiola, il vitigno con cui è prodotto, rappresenta oggi lo 0,60% dell'intero patrimonio ampelografico del Trentino (76 ha).

La Nosiola è un vitigno difficile che per la sua tarda maturazione cresce bene esclusivamente tra i 300 e i 400 metri slm., ma che per le sue caratteristiche  rappresenta l'uva ideale per questo tipo di produzione. Il grappolo spargolo e la sua buccia spessa permettono, infatti, alla muffa nobile di attaccare lentamente l'acino sino al sua completa disidratazione, provocandone un calo di oltre l'80%.  Dalla pigiatura di 1 quintale di uva si ricavano 18 litri di mosto dall'alta concentrazione zuccherina, caratteristica che rallenta la fermentazione che può esaurirsi lentamente nell'arco di 2 o 3 anni. Per questo processo e il successivo affinamento vengono utilizzate barrique di rovere. Questo elegante vino di nicchia non filtrato, è prodotto oggi da una diecina di aziende, per un totale di 40 mila bottiglie da mezzo litro all'anno. 

Vino Santo Trentino
La degustazione

Vino Santo Trentino 1994 Azienda Gino Pedrotti - Cavedine: ambrato chiaro, cristallino. Al naso emergono spezie dolci, caramello e frutta disidratata. Avvolgente e pieno in bocca, con ritorni lievi di zafferano e curry. Colpisce la pulizia lasciata in bocca dal vino, causata dell'alta acidità che ne mitiga la dolcezza. Si tratta di una caratteristica tipica presente in tutti i vini degustati.

Vino Santo Trentino 1988 Azienda Giovanni Poli - S. Massenza: ambra scura. Nota di arancia amara, thè, miele di castagno ed eucalipto al naso. In bocca è ricco, con una leggera nota astringente.

Vino Santo Trentino 1988 Azienda F.lli Salvetta  - Sarche: ultima vendemmia disponibile di quest'azienda. Colore topazio. All'esame olfattivo emergono note di caffè e carruba. Minerale e persistente in bocca.

Vino Santo Trentino 1988 Azienda Pisoni - Pergolese: Topazio. Note eteree al naso, supportato da una componente di frutta disidratata (albicocche, dattero). In bocca è fresco, elegante e si percepiscono le note tipiche di evoluzione della  botrytis. Molto interessante.

Vino Santo Trentino 1984 Cantina Toblino  - Sarche: topazio scuro. Note di caramelle d'orzo, caffè, liquirizia che tornano armonicamente in bocca. Molto persistente.  

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