Ais Lecco ospita la Puglia del vino

Visto il successo dello scorso anno perché non riprovarci? Dopo la Campania è quindi il turno della Puglia. Un appuntamento che è già diventato una tradizione e che continuerà sicuramente anche in futuro, visto che per fare il giro d’Italia delle regioni serve almeno un ventennio

Valerio Mondini

Ais Lecco ospita la PugliaDel resto la formula è valida, con i banchi di assaggio aperti dal primo pomeriggio a sera tardi, con degli eventi specializzati per gli appassionati, con la visita culturale dell’abbazia, con la possibilità di assaggiare anche qualche specialità gastronomica.

Il Chiostro del 1600 dell’Abbazia di San Calocero è splendidamente conservato, offre un ottimo riparo sia dal sole che dall’immancabile temporale di passaggio, che però questa volta si esaurisce già a metà pomeriggio: già da solo vale la pena della visita.

Anche i numeri sono in crescita, con 50 produttori e 130 etichette diverse e più di 500 visitatori. Non è quindi difficile imbattersi tra un banco di assaggio e l’altro in esperti intenditori, in giovani ed entusiasti sommelier, in semplici curiosi, in qualche escursionista di ritorno da una gita ai vicini Corni di Canzo, nel presidente dell’associazione AIS.

La Puglia, che come altre regioni del sud vanta antiche tradizioni vinicole ed è sempre stata nota come il più grande produttore vinicolo nazionale per quantità, ha ormai intrapreso da anni un cammino di riqualificazione e innalzamento del livello qualitativo, che ha ormai raggiunto dei traguardi prestigiosi, come testimoniano buona parte dei prodotti in assaggio.

I vini in assaggio derivano dai vitigni più famosi e riscoperti nell’ultimo decennio come Primitivo e Negramaro, ma anche da molti altri vitigni autoctoni: Uva di Troia, Malvasia Nera di Brindisi e Lecce, Aleatico, Verdeca, Bianco d’Alessano, Impigno, Pampanuto, (Fiano) Minutolo, Bombino bianco, Sussumaniello, Moscato Garganico, Falanghina, Coda di Volpe

È un continuo passare da vini autoctoni a assemblaggi di vitigni locali con vitigni nazionali e internazionali come Montepulciano, Sangiovese, Chardonnay, Syrah, Cabernet Sauvignon.. sempre apprezzando la grande struttura e la forte identità locale che i viticultori e il territorio riescono a trasmettere, con spiccate doti di unicità e di riconoscibilità..

Ais Lecco ospita la PugliaLe due degustazioni guidate sono dedicate all’azienda Milleuna, con i suoi primitivi del Salento, di Manduria e Dolce Naturale, e all’azienda Gianfranco Fino, con due mini-verticali 2010 e 2011 dei suoi vini Es, primitivo di Manduria, e Jo, Negramaro.

I posti disponibili si esauriscono presto, visto il livello dei vini proposti; a condurre le degustazioni è l’inossidabile Guido Invernizzi, legato indissolubilmente a questa delegazione.

A differenza dello scorso anno, quando c’era un quintetto di fiati ad accompagnare musicalmente le degustazioni, questa volta c’è la “Roll Over” Band, con un repertorio decisamente più animato e, in qualche occasione, un po’ troppo rumoroso, tanto da coprire le spiegazioni dei sommelier ai banchi, ma coinvolgendo altri in balli anni ‘60.

Appuntamento a tutti a luglio sulle colline di Montevecchia per il “tradizionale” incontro con le bollicine, dal titolo “Festa d’estate sotto le stelle, con musica, ostriche, Muscadet, Chablis e Champagne”.

 

“St' uìne passa ra ìnd' a l'uort', prima t'accìre e ppò si muort'.
Questo vino viene attraverso l'orto (vigna), prima ti uccide (di lavoro) e dopo di gioia.

Anonimo

“Vino vinello quand' sì bèll', quànd' sì addurùse, tràse ra la vocca e ièss' ra li purtùse!
Vino vinello quanto sei bello, quanto sei odoroso, entri dalla bocca ed esci dai pertugi.

Anonimo

«Non buttate l'acqua ai corridori, portate vino».

Lino Banfi, Giro d’Italia 2013

 

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