Brunello di Montalcino a confronto
Franco Ziliani, noto giornalista e critico, invitato da Luigi Bortolotti ci racconta il Brunello, dopo aver selezionato per noi nove bottiglie rappresentative di una ben precisa filosofia produttiva che di seguito ci illustra. La serata organizzata da Ais Mantova si svolge come sempre a Caste d’Ario.
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Il Sangiovese è il filo rosso che collega tutta la toscana, sua zona di elezione, con altre regioni del centro Italia. Ma è nel territorio comunale di Montalcino, piccolo borgo di poco più di 5000 abitanti in provincia di Siena, dove trova la sua massima espressione. Qui è vinificato in purezza,con il nome di Brunello di Montalcino appunto: un grande vino che tutto il mondo ci invidia.
Fino a non molti anni fa la produzione di Brunello era prerogativa di poche aziende e la sua storia era indissolubilmente legata al nome di Biondi Santi. Con la creazione nel 1967 del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, all'indomani del riconoscimento della Doc, la produzione del vino aumentò in maniera esponenziale, così come il suo prestigio: da 63 ha vitati nel '67, si passò a 146 nel '71, 300 nel '75, 810 nel '85, oltre 2000 nel 2005 per arrivare ai più di 2100 attuali. Per quanto riguarda la produzione di bottiglie, da 800mila nel '85 si è passati a 3 milioni e mezzo nel '95 per arrivare ai 6-7 milioni di bottiglie dei giorni nostri. Anche le aziende coinvolte, circa 25 negli anni '70, sono oggi più di 240.
L'abbondante produzione moderna soddisfa una parte degli appassionati, ma rende perplessi gli intenditori e consumatori più scettici che si chiedono come un 'area comunque limitata da un preciso disciplinare e tutelata da un Consorzio possa aver trovato una simile espansione..... Non è questa la sede per aggiungere altre perplessità,ci basta precisare che l'ampliamento è avvenuto a sud di Montalcino,mentre la parte storica di produzione rimane quella a nord-est.
L'obiettivo della nostra serata, spiega Ziliani, in un clima di piacevolezza e convivialità come sempre accade nelle serate organizzate da Ais Mantova, è quello di confrontare diversi Brunello accumunati dalla stessa filosofia produttiva di stampo tradizionale (lunghe macerazioni, affinamento in grandi botti di rovere), quindi prodotti autentici ma anche con prezzi ragionevoli non però irrisori. Come può costare pochissimo - si chiede Ziliani - un prodotto che deve attendere almeno 4 anni prima di essere immesso sul mercato? Diffidiamo pertanto dei Brunello sugli scaffali dei supermercati a meno di 10 euro.
L'annata scelta e' il 2004: buona, non straordinaria come il '99 o il 2001, ma che dà vita comunque a vini pronti da bere già oggi. Vini che se conservati nel modo adeguato, possono dare grandi soddisfazioni anche tra qualche anno(i Brunello in genere possono migliorare in bottiglia dai 10 ai 30 o più anni...).
1. B. di M. docg CAPRILI 2004: 14 ha vitati a Sangiovese Grosso a sud-est di Montalcino, la fermentazione avviene in modo naturale senza aggiunta di lieviti, a temperatura controllata non superiore ai 30°C ,macerazione lunga, 25 giorni in vasche di acciaio INOX, invecchiamento per 3 anni in botti di rovere di slavonia seguita da un minimo di 4 mesi in bottiglia. Bel colore rubino -violaceo intenso. Buona trama di profumi al naso, fruttati (ciliegia), fioriti (viola, gladiolo, iris), note di macchia mediterranea e sottobosco, ginepro, erbe selvatiche. In bocca è coerente al naso, equilibrato, tannini ben presenti ma non aggressivi. L'acidità gli conferisce nerbo,è elegante ma non troppo potente,invoglia a esser bevuto!
2. B. di M. TENUTA IL POGGIONE 2004: azienda tra quelle di più grandi dimensioni a Montalcino, 125 ha vitati di cui circa 60 destinati al Sangiovese da Brunello, che fermenta circa 2 settimane e matura in botti di rovere francese da 30 e 50 hl per 36 mesi.
L'aspetto ed il colore sono molto simili a quelli del primo vino, dal punto di vista olfattivo la componente fruttata è ancora più marcata, ma la complessità inferiore. Al palato è più morbido e dolce, meno fresco, quindi forse più facile ed immediato ma con meno predisposizione a maturare e migliorare nel tempo.
3. B. di M. docg BRAMANTE SAN LORENZO 2004: piccola azienda, solo 4 ha vitati, ma grande prodotto sicuramente in evoluzione: dalle migliori uve del Podere Sanlorenzo nasce Bramante, vinificato in vasche di acciaio a temperatura controllata e successivamente invecchiato per 3 anni in botti di legno da 30-35 ettolitri. Rosso granato, naso più chiuso ma più complesso del precedente,con note fruttate incalzate da sentori speziati e di macchia. Percepiamo la sua gioventù nei tannini, più evidenti qui rispetto ai vini già assaggiati, interessante sapidità e Pai.
4. B di M. docg GORELLI LE POTAZZINE 2004: 5 ha di vigneto iscritto a Brunello in questa azienda nata nel 1993. Colore del vino intenso, olfatto fitto, intrigante, note di ciliegia e pepe, macchia mediterranea, terziarie come cuoio e tabacco nonostante sia giovane. Interessanti anche i sentori balsamici e insoliti quelli di liquirizia,che garantiscono complessità. Profumi di ottimo impatto ma che sfumano presto nel bicchiere. Bocca calda,bella struttura,tannino addomesticato ma vivo. Discrete prospettive di evoluzione per un prodotto che recupera l'identità con il territorio attraverso una immediata piacevolezza ed eleganza.
5. B. di M. docg COL D'ORCIA 2004: az. storica a sud di Montalcino, 146 ha vitati dei quali più di 100 dedicati al Sangiovese. La fermentazione sulle bucce di questo Brunello dura 18-20 giorni, a temperatura controllata inferiore ai 30° C, in vasche di acciaio da 150 hl basse e larghe, appositamente realizzate per estrarre efficacemente ma delicatamente tannini e colore; invecchiamento 4 anni di cui 3 in botti di rovere di Allier e di Slavonia della capacità di 25 - 50 e 75 hl e successivo affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi.
Il colore è il più ricco e fitto di quelli visti finora. Al naso si presenta sbilanciato sulle note fruttate, arricchite da quelle floreali e pepate, ginepro e minerali dia rgilla. Manca un po' di profondità in bocca nonostante la buona sapidità.
6. B. di M. docg LISINI 2004: cantina che ha fatto la storia del Brunello, sempre nella parte meridionale del comune di Montalcino, in una zona che produce vini caldi e con caratteri peculiari, grazie ad un microclima estremamente differente da altre zone. La vinificazione viene eseguita in vasche d'acciaio, l'invecchiamento in botti di rovere di Slavonia dai 11 ai 40 hl,per 36 mesi. Il vino è strutturato, importante, lo percepiamo già dall'aspetto e dal colore brillante e vivace. All'olfatto è cremoso, solare, di frutto maturo, non surmaturo ma fragrante, con note selvatiche, terrose, leggere di liquirizia, cuoio che compongono la sua complessità. Al palato conferma la sua struttura, il tannino è presente ma non aggressivo, notevoli acidità e Pai, vino intenso e dalle mille sfaccettature.
7. B. di M. docg GIANNI BRUNELLI 2004: azienda famosa anche per la produzione di un olio tra i migliori d'Italia. Il Brunello, dopo 22 giorni di macerazione, matura 30 mesi in botti di rovere da 20 hl. Aspetto eccellente, intriga il naso con sentori fruttati di ciliegia e prugna, insieme a quelli minerali di graffite, vegetali di sottobosco. Struttura di bocca importante, forse più di tutti i vini degustati. Marcata componente tannica, notevole componente minerale e acida. I caratteri terziari evidenti lo predispongono ad un lungo affinamento. Lungo ed elegante, come solo un vero vino toscano può essere.
8. B. di M. docg “VIGNA SCHIENA D'ASINO”MASTROJANNI 2004: l'azienda acquistata di recente dal gruppo Illy S.p.A., produce questo cru che prende il nome da una unica vigna posta su una collinetta a forma di schiena d’asino in esposizione sud-ovest. Le piantine di questo vigneto hanno un’età media di 40 anni. Il vino ottenuto esce sul mercato solo nelle annate migliori e con la giusta maturazione voluta dal produttore. Corredo olfattivo di frutta matura, note terrose e selvatiche. Al palato è intenso, strutturato, più dei precedenti, con tannini evidenti ma non allappanti, lunga persistenza.
9. B. di M. docg CIACCI PICCOLOMINI PIANROSSO 2004: tenuta di origini molto antiche a sud-ovest di Montalcino, seleziona le uve migliori dalla vigna di Pianrosso con le quali crea il Brunello omonimo. Fermentazione in recipienti di acciaio inox e vasche di cemento vetrificate, invecchiamento in botti di rovere di Slavonia da 20 a 62 hl per 3 anni. Dolcezza e intensità di frutto al naso, viola, terra, ginepro, spezie come il pepe nero. Bocca soave, morbida, equilibrata, tannino vellutato, vino caldo, profondo,ricco, di grande stoffa ed eleganza.
Come sempre, i vini sono stati degustati anche in abbinamento al cibo, e i deliziosi piatti che lo chef Matteo stasera ha pensato per noi sono:maccheroni fatti in casa con ragù di anatra nostrana, guanciale con polenta di Storo come secondo piatto, e selezione di pecorini toscani per chiudere in bellezza...e bontà!
Con parole semplici che escono dalla sua bocca come poesia e calore, con quell'energia ed enfasi che lo contraddistinguono, Ziliani è riuscito a coinvolgerci e a trasmetterci l'essenza vera e autentica, la potenza ed insieme delicatezza ed eleganza di una perla dell'enologia italiana e mondiale.
Per focalizzare bene nella mente il protagonista della nostra serata,annoto il
Disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino.
Il Brunello di Montalcino ha avuto il riconoscimento della DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA con D.P.R. 1/7/1980, successivamente sono state apportate varie modifiche. Di seguito sono riportate le norme previste dal Disciplinare vigente così come previsto dal Decreto 19/5/1998.
- Zona di produzione: Comune di Montalcino
- Vitigno: Sangiovese (denominato, a Montalcino, "Brunello")
- Resa massima dell'uva: 80 quintali per ettaro
- Resa dell'uva in vino: 68%
- Affinamento minimo in legno: 2 anni in rovere
- Affinamento minimo in bottiglia: 4 mesi (6 mesi per il tipo Riserva)
- Colore: rosso rubino intenso tendente al granato per l'invecchiamento
- Odore: profumo caratteristico ed intenso
- Sapore: asciutto, caldo, un po' tannico, robusto ed armonico
- Gradazione alcolica minima: 12,5% Vol.
- Acidità totale minima: 5 g/lt
- Estratto secco netto minimo: 24 g/lt
- Imbottigliamento: può essere effettuato solo nella zona di produzione
- Immissione al consumo: dopo 5 anni dall'anno della vendemmia (6 anni per il tipo Riserva)
- Confezionamento: il Brunello di Montalcino può essere posto in commercio solo se confezionato in bottiglie di forma bordolese.
Fino a non molti anni fa la produzione di Brunello era prerogativa di poche aziende e la sua storia era indissolubilmente legata al nome di Biondi Santi. Con la creazione nel 1967 del Consorzio del Vino Brunello di Montalcino, all'indomani del riconoscimento della Doc, la produzione del vino aumentò in maniera esponenziale, così come il suo prestigio: da 63 ha vitati nel '67, si passò a 146 nel '71, 300 nel '75, 810 nel '85, oltre 2000 nel 2005 per arrivare ai più di 2100 attuali. Per quanto riguarda la produzione di bottiglie, da 800mila nel '85 si è passati a 3 milioni e mezzo nel '95 per arrivare ai 6-7 milioni di bottiglie dei giorni nostri. Anche le aziende coinvolte, circa 25 negli anni '70, sono oggi più di 240.
L'abbondante produzione moderna soddisfa una parte degli appassionati, ma rende perplessi gli intenditori e consumatori più scettici che si chiedono come un 'area comunque limitata da un preciso disciplinare e tutelata da un Consorzio possa aver trovato una simile espansione..... Non è questa la sede per aggiungere altre perplessità,ci basta precisare che l'ampliamento è avvenuto a sud di Montalcino,mentre la parte storica di produzione rimane quella a nord-est.
L'obiettivo della nostra serata, spiega Ziliani, in un clima di piacevolezza e convivialità come sempre accade nelle serate organizzate da Ais Mantova, è quello di confrontare diversi Brunello accumunati dalla stessa filosofia produttiva di stampo tradizionale (lunghe macerazioni, affinamento in grandi botti di rovere), quindi prodotti autentici ma anche con prezzi ragionevoli non però irrisori. Come può costare pochissimo - si chiede Ziliani - un prodotto che deve attendere almeno 4 anni prima di essere immesso sul mercato? Diffidiamo pertanto dei Brunello sugli scaffali dei supermercati a meno di 10 euro.
L'annata scelta e' il 2004: buona, non straordinaria come il '99 o il 2001, ma che dà vita comunque a vini pronti da bere già oggi. Vini che se conservati nel modo adeguato, possono dare grandi soddisfazioni anche tra qualche anno(i Brunello in genere possono migliorare in bottiglia dai 10 ai 30 o più anni...).
1. B. di M. docg CAPRILI 2004: 14 ha vitati a Sangiovese Grosso a sud-est di Montalcino, la fermentazione avviene in modo naturale senza aggiunta di lieviti, a temperatura controllata non superiore ai 30°C ,macerazione lunga, 25 giorni in vasche di acciaio INOX, invecchiamento per 3 anni in botti di rovere di slavonia seguita da un minimo di 4 mesi in bottiglia. Bel colore rubino -violaceo intenso. Buona trama di profumi al naso, fruttati (ciliegia), fioriti (viola, gladiolo, iris), note di macchia mediterranea e sottobosco, ginepro, erbe selvatiche. In bocca è coerente al naso, equilibrato, tannini ben presenti ma non aggressivi. L'acidità gli conferisce nerbo,è elegante ma non troppo potente,invoglia a esser bevuto!
2. B. di M. TENUTA IL POGGIONE 2004: azienda tra quelle di più grandi dimensioni a Montalcino, 125 ha vitati di cui circa 60 destinati al Sangiovese da Brunello, che fermenta circa 2 settimane e matura in botti di rovere francese da 30 e 50 hl per 36 mesi.
L'aspetto ed il colore sono molto simili a quelli del primo vino, dal punto di vista olfattivo la componente fruttata è ancora più marcata, ma la complessità inferiore. Al palato è più morbido e dolce, meno fresco, quindi forse più facile ed immediato ma con meno predisposizione a maturare e migliorare nel tempo.
3. B. di M. docg BRAMANTE SAN LORENZO 2004: piccola azienda, solo 4 ha vitati, ma grande prodotto sicuramente in evoluzione: dalle migliori uve del Podere Sanlorenzo nasce Bramante, vinificato in vasche di acciaio a temperatura controllata e successivamente invecchiato per 3 anni in botti di legno da 30-35 ettolitri. Rosso granato, naso più chiuso ma più complesso del precedente,con note fruttate incalzate da sentori speziati e di macchia. Percepiamo la sua gioventù nei tannini, più evidenti qui rispetto ai vini già assaggiati, interessante sapidità e Pai.
4. B di M. docg GORELLI LE POTAZZINE 2004: 5 ha di vigneto iscritto a Brunello in questa azienda nata nel 1993. Colore del vino intenso, olfatto fitto, intrigante, note di ciliegia e pepe, macchia mediterranea, terziarie come cuoio e tabacco nonostante sia giovane. Interessanti anche i sentori balsamici e insoliti quelli di liquirizia,che garantiscono complessità. Profumi di ottimo impatto ma che sfumano presto nel bicchiere. Bocca calda,bella struttura,tannino addomesticato ma vivo. Discrete prospettive di evoluzione per un prodotto che recupera l'identità con il territorio attraverso una immediata piacevolezza ed eleganza.
5. B. di M. docg COL D'ORCIA 2004: az. storica a sud di Montalcino, 146 ha vitati dei quali più di 100 dedicati al Sangiovese. La fermentazione sulle bucce di questo Brunello dura 18-20 giorni, a temperatura controllata inferiore ai 30° C, in vasche di acciaio da 150 hl basse e larghe, appositamente realizzate per estrarre efficacemente ma delicatamente tannini e colore; invecchiamento 4 anni di cui 3 in botti di rovere di Allier e di Slavonia della capacità di 25 - 50 e 75 hl e successivo affinamento in bottiglia di almeno 12 mesi.
Il colore è il più ricco e fitto di quelli visti finora. Al naso si presenta sbilanciato sulle note fruttate, arricchite da quelle floreali e pepate, ginepro e minerali dia rgilla. Manca un po' di profondità in bocca nonostante la buona sapidità.
6. B. di M. docg LISINI 2004: cantina che ha fatto la storia del Brunello, sempre nella parte meridionale del comune di Montalcino, in una zona che produce vini caldi e con caratteri peculiari, grazie ad un microclima estremamente differente da altre zone. La vinificazione viene eseguita in vasche d'acciaio, l'invecchiamento in botti di rovere di Slavonia dai 11 ai 40 hl,per 36 mesi. Il vino è strutturato, importante, lo percepiamo già dall'aspetto e dal colore brillante e vivace. All'olfatto è cremoso, solare, di frutto maturo, non surmaturo ma fragrante, con note selvatiche, terrose, leggere di liquirizia, cuoio che compongono la sua complessità. Al palato conferma la sua struttura, il tannino è presente ma non aggressivo, notevoli acidità e Pai, vino intenso e dalle mille sfaccettature.
7. B. di M. docg GIANNI BRUNELLI 2004: azienda famosa anche per la produzione di un olio tra i migliori d'Italia. Il Brunello, dopo 22 giorni di macerazione, matura 30 mesi in botti di rovere da 20 hl. Aspetto eccellente, intriga il naso con sentori fruttati di ciliegia e prugna, insieme a quelli minerali di graffite, vegetali di sottobosco. Struttura di bocca importante, forse più di tutti i vini degustati. Marcata componente tannica, notevole componente minerale e acida. I caratteri terziari evidenti lo predispongono ad un lungo affinamento. Lungo ed elegante, come solo un vero vino toscano può essere.
8. B. di M. docg “VIGNA SCHIENA D'ASINO”MASTROJANNI 2004: l'azienda acquistata di recente dal gruppo Illy S.p.A., produce questo cru che prende il nome da una unica vigna posta su una collinetta a forma di schiena d’asino in esposizione sud-ovest. Le piantine di questo vigneto hanno un’età media di 40 anni. Il vino ottenuto esce sul mercato solo nelle annate migliori e con la giusta maturazione voluta dal produttore. Corredo olfattivo di frutta matura, note terrose e selvatiche. Al palato è intenso, strutturato, più dei precedenti, con tannini evidenti ma non allappanti, lunga persistenza.
9. B. di M. docg CIACCI PICCOLOMINI PIANROSSO 2004: tenuta di origini molto antiche a sud-ovest di Montalcino, seleziona le uve migliori dalla vigna di Pianrosso con le quali crea il Brunello omonimo. Fermentazione in recipienti di acciaio inox e vasche di cemento vetrificate, invecchiamento in botti di rovere di Slavonia da 20 a 62 hl per 3 anni. Dolcezza e intensità di frutto al naso, viola, terra, ginepro, spezie come il pepe nero. Bocca soave, morbida, equilibrata, tannino vellutato, vino caldo, profondo,ricco, di grande stoffa ed eleganza.
Come sempre, i vini sono stati degustati anche in abbinamento al cibo, e i deliziosi piatti che lo chef Matteo stasera ha pensato per noi sono:maccheroni fatti in casa con ragù di anatra nostrana, guanciale con polenta di Storo come secondo piatto, e selezione di pecorini toscani per chiudere in bellezza...e bontà!
Con parole semplici che escono dalla sua bocca come poesia e calore, con quell'energia ed enfasi che lo contraddistinguono, Ziliani è riuscito a coinvolgerci e a trasmetterci l'essenza vera e autentica, la potenza ed insieme delicatezza ed eleganza di una perla dell'enologia italiana e mondiale.
Per focalizzare bene nella mente il protagonista della nostra serata,annoto il
Disciplinare di produzione del Brunello di Montalcino.
Il Brunello di Montalcino ha avuto il riconoscimento della DENOMINAZIONE DI ORIGINE CONTROLLATA E GARANTITA con D.P.R. 1/7/1980, successivamente sono state apportate varie modifiche. Di seguito sono riportate le norme previste dal Disciplinare vigente così come previsto dal Decreto 19/5/1998.
- Zona di produzione: Comune di Montalcino
- Vitigno: Sangiovese (denominato, a Montalcino, "Brunello")
- Resa massima dell'uva: 80 quintali per ettaro
- Resa dell'uva in vino: 68%
- Affinamento minimo in legno: 2 anni in rovere
- Affinamento minimo in bottiglia: 4 mesi (6 mesi per il tipo Riserva)
- Colore: rosso rubino intenso tendente al granato per l'invecchiamento
- Odore: profumo caratteristico ed intenso
- Sapore: asciutto, caldo, un po' tannico, robusto ed armonico
- Gradazione alcolica minima: 12,5% Vol.
- Acidità totale minima: 5 g/lt
- Estratto secco netto minimo: 24 g/lt
- Imbottigliamento: può essere effettuato solo nella zona di produzione
- Immissione al consumo: dopo 5 anni dall'anno della vendemmia (6 anni per il tipo Riserva)
- Confezionamento: il Brunello di Montalcino può essere posto in commercio solo se confezionato in bottiglie di forma bordolese.
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