Cena degli Auguri Ais Mantova e Premio Rigoletto

Racconti dalle delegazioni
30 dicembre 2011

Cena degli Auguri Ais Mantova e Premio Rigoletto

La delegazione mantovana dell’AIS con grande piacere si ritrova festosamente per augurare a tutti gli amanti del buon cibo e del buon vino un caloroso augurio di Buon Natale presso il rinomato Ristorante Ambasciata di Quistello.

AIS Mantova

Ais Mantova Premio Rigoletto 2011Anche quest’anno dopo un cordiale saluto di benvenuto del delegato Bortolotti Luigi e dei padroni di casa i fratelli Tamani, vengono consegnati i premi Rigoletto d’Argento ideati come riconoscimento a persone che si sono distinte nella loro professione ed hanno saputo valorizzare l’enogastronomia italiana.

Quest’anno i premi vengono assegnati a Mattia Vezzola, direttore ed enologo dell’azienda Bellavista, che conduce l’Azienda vitivinicola di famiglia Costa Ripa a Moniga del Garda. Un personaggio cha ha fatto la storia delle bollicine d’Italia, grande conoscitore del vino. Il secondo Rigoletto viene assegnato a Lino Turrini storico della cucina, grande chef di un noto ristorante mantovano e che ha scritto alcuni importanti libri di cucina che sono una sorta di manuale gastronomico per gli appassionati

I commensali possono iniziare a deliziare il palato con il Culatello di Zibello, la terrina di fegato d’oca al Madera, la mostarda di mele campanine e il melograno con panettone caldo. I sommelier iniziano a versare nei luccicanti flûtes slanciati dove verrà servito, a tutto pasto, uno Champagne Blanc de Blanc, millesimato 2002, chardonnay al 100% della cantina Adam – Jaeger.

All’ esame visivo si presenta un bel colore giallo limone sfumato da graziosi riflessi verdi, l’effervescenza è abbastanza intensa e forma una bella catenella di bollicine. Al primo impatto olfattivo, è un po’ discreto, svela note classiche di burro, biscotto e fiori gialli, ginestre e giunchiglie. Dopo qualche minuto, la mandorla, l’ananas e il miele di primavera apportano finezza all’espressione. All’aerazione si percepiscono la mineralità e nello stesso tempo una nota calda di frutta sotto spirito. Si tratta di un naso molto fine e complesso, orientato alla freschezza e alla delicatezza. Al gusto è fresco, vivace, con un’effervescenza molto cremosa. La bella acidità del vino ci accompagnerà senza alcun mordente sino al finale. A partire da metà palato, il vino diventa più caldo, il corpo si rivela ed apporta morbidezza. Il finale è lungo, netto e ravvivato dai profumi di miele e biscotto. L’ultima impressione è minerale.

In seguito siamo deliziati da un piatto di Maccheroni al pettine con ragù di Pavoncella e Parmigiano Reggiano di Quistello, da un ventaglio di fesa di vitello con funghi porcini, flan di verdure e patate arrosto.

Per concludere oltre al dolce Natalizio, una montagna di dolci secchi di cultura del Vicariato di Quistello, accompagnati per rimanere nella cultura gastronomica del territorio dallo spumante dolce del Vicariato di Quistello. Un vino dal colore giallo paglierino carico, delicato e amabile, prodotto da uve bianche “quistellesi” in cui emergono inconfondibili fiori gialli ed una scia gustativa che rimane dolce. Molto bella e positiva la serata. Molto cordiale e disponibile Mattia Vezzola che si sofferma a rispondere con grande disponibilità alle domande dei presenti.