Costa Arènte. Dieci vendemmie di passione
Racconti dalle delegazioni
03 novembre 2025
Alla scoperta di Costa Arènte: un territorio vitivinicolo che unisce tradizione e innovazione, tra vigneti storici e tecniche moderne, raccontato attraverso vini espressivi e produttori appassionati, per un viaggio sensoriale unico.
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AIS Milano ha ospitato una serata dedicata a una delle realtà più interessanti della Valpolicella-Valpantena: Costa Arènte. L’occasione era di quelle speciali, la decima vendemmia dell’azienda celebrata attraverso un percorso di degustazione che ha ripercorso l’evoluzione stilistica della tenuta veronese, tra radici profonde e spirito innovativo.
Fondata nella valle della Valpantena, a pochi chilometri da Verona, Costa Arènte si estende su circa 40 ettari di proprietà, di cui 17 vitati, tra i 250 e i 600 m s.l.m., su terrazzamenti affacciati sulla Costa di Romagnano, nel comune di Grezzana.
L’azienda, entrata nel 2015 nel portfolio di Genagricola, una delle più grandi aziende agricole d’Italia, e più nello specifico nel suo polo vinicolo, Le Tenute del Leone Alato, adotta un modello produttivo “a circuito chiuso”: tutte le fasi, dalla vigna alla cantina, dall’appassimento all’imbottigliamento, avvengono all’interno della tenuta, con raccolta manuale, viticoltura integrata e massima attenzione al territorio.
La filosofia della casa si fonda su tre pilastri ovvero coerenza produttiva, rispetto del territorio ed evoluzione, in una visione che coniuga artigianalità e progresso tecnologico, convinta che «per guardare al futuro bisogna conoscere ciò che abbiamo fatto in passato». La proprietà considera la Valpantena un marchio territoriale distintivo all’interno della denominazione Valpolicella, capace di esprimere vini equilibrati e identitari, frutto di corvina, corvinone e rondinella, un trittico di uve che racconta la memoria del luogo.
A guidare il pubblico in questo viaggio sensoriale è stato Riccardo Cotarella, tra i più autorevoli enologi italiani che, con rigore tecnico e sensibilità narrativa, ha raccontato la crescita dell’azienda e la personalità dei suoi vini. Accanto a lui, Davide Garofalo, sommelier e direttore creativo della rivista Vitae, ha condotto la degustazione con eleganza e passione, affiancato da Igor Boccardo, amministratore delegato di Tenute del Leone Alato, e dall’enologo di casa Giovanni Casati.
La degustazione ha proposto otto vini distribuiti su quattro etichette chiave, ciascuna in due annate consecutive, a rappresentare il percorso di maturazione stilistica della tenuta.
Valpolicella Valpantena Superiore DOC – annate 2021 e 2022
Prodotto da uve corvina, corvinone e rondinella provenienti da vigne di 10–25 anni a un’altitudine compresa tra 150 e 250 m s.l.m., il Valpolicella Valpantena Superiore nasce da un territorio vocato, caratterizzato da terrazzamenti e suoli calcarei, dove le viti sono allevate a pergola veronese semplice e doppia (3.600–5.000 piante/ha). La resa contenuta (circa 90 q/ha) e la raccolta manuale assicurano un frutto integro e selezionato. La vinificazione avviene in acciaio, con successivo affinamento di un anno tra acciaio e anfora e tre mesi in bottiglia, per un vino che coniuga tradizione e modernità.
L’annata 2021 si presenta di colore rosso rubino vivace. Al naso spiccano aromi di ciliegia matura, mora e leggere note speziate e balsamiche. In bocca rivela una struttura equilibrata, tannino morbido e avvolgente, persistenza armonica e un ottimo equilibrio tra frutto e legno. È un vino già pronto, elegante e versatile negli abbinamenti: ideale con primi piatti saporiti, carni bianche grigliate e formaggi di media stagionatura.
La 2022, più giovane e slanciata, mantiene il medesimo profilo aromatico ma aggiunge una freschezza più marcata e una tensione gustativa più vivace, tipiche di un’annata dal carattere più dinamico. Le note di ciliegia e prugna si uniscono a sfumature di spezie delicate, delineando un vino di ottima bevibilità e potenziale evolutivo, perfetto anche con secondi di carne leggeri e formaggi semistagionati.
In entrambe le versioni, il Valpolicella Valpantena Superiore racconta con chiarezza lo stile di Costa Arènte: un equilibrio tra precisione tecnica e anima artigianale, capace di restituire un’espressione autentica e contemporanea della Valpantena.
Ripasso della Valpolicella Superiore DOC – annate 2020 e 2021
Espressione emblematica della Valpantena, il Ripasso della Valpolicella Superiore nasce dal tradizionale metodo del “ripasso”, in cui il vino base viene rifermentato sulle vinacce dell’Amarone, acquisendo complessità aromatica, profondità gustativa e maggiore struttura. Le uve corvina, corvinone e rondinella, provenienti da vigne di 10–25 anni situate tra 150 e 250 m s.l.m., sono allevate a pergola veronese semplice e doppia con una densità di 3.600–5.000 ceppi per ettaro e una resa di circa 90 q/ha. Dopo la vinificazione, il vino matura per 18 mesi in barrique e 6 mesi in bottiglia, affinamento che conferisce eleganza e morbidezza al sorso, pur mantenendo intatta la vitalità del frutto.
L’annata 2020 si presenta di colore porpora intenso. Al naso si distinguono profumi ricchi di frutti neri maturi, ciliegia sotto spirito, cacao e spezie dolci, accompagnati da una sottile traccia balsamica. In bocca è pieno, caldo e vellutato, con tannini setosi e un finale lungo e persistente che richiama le sensazioni olfattive. Un vino di struttura ideale con primi piatti ai funghi, carni brasate e formaggi stagionati.
La 2021 rappresenta una versione più fresca e vivace, pur mantenendo la complessità tipica del Ripasso. Il bouquet si apre su frutti rossi croccanti e note speziate più fini, mentre al palato mostra un frutto più teso e vibrante, tannini in via d’integrazione e un equilibrio dinamico che ne suggerisce un interessante potenziale evolutivo. Perfetto con arrosti leggeri, carni bianche strutturate e piatti autunnali.
In entrambe le annate emergono raffinate sfumature di genziana e artemisia, che donano un’impronta quasi amaricante e aromatica evocando, come ha sottolineato Cotarella, un elegante richiamo ai profumi del Vermouth.
Il Ripasso della Valpolicella Superiore è così un vino di sintesi e di racconto: ponte ideale tra la freschezza del Valpolicella e la potenza dell’Amarone, capace di coniugare rigore tecnico e autenticità territoriale.
Amarone della Valpolicella DOCG – annate 2018 e 2019
Vino simbolo della tenuta, ottenuto da uve corvina, corvinone e rondinella, l’Amarone della Valpolicella DOCG rappresenta la massima espressione della Valpantena, sintesi di rigore tecnico, tradizione e profondità espressiva. La selezione manuale dei grappoli migliori precede il tradizionale appassimento in fruttaio, che consente una lenta disidratazione e la concentrazione naturale di zuccheri e aromi. Dopo la fermentazione, il vino matura per due anni in tonneaux, uno in botti grandi di rovere di Slavonia e un ulteriore anno in bottiglia, affinamento che ne esalta l’armonia tra potenza e finezza.
L’annata 2018 si presenta di colore granato intenso e rivela un naso ampio e profondo, dominato da prugna matura, amarena, cioccolato fondente, tabacco dolce e spezie scure, con delicate sfumature di liquirizia. Al palato è potente, strutturato e avvolgente, con tannino ben integrato e finale lungo e ricco, di grande eleganza. Un Amarone pieno, rotondo, perfetto con selvaggina, brasati e formaggi molto stagionati.
La 2019, frutto di un’annata più fresca, offre una lettura più dinamica e contemporanea dello stile della Valpantena: gli aromi di frutti rossi e neri, spezie scure e leggera vaniglia derivante dall’affinamento in legno si accompagnano a un palato vibrante, ampio e di sorprendente freschezza, con una trama tannica fine e un finale di grande equilibrio.
Entrambe le versioni esprimono con coerenza l’identità di Costa Arènte: un Amarone potente ma misurato, dove la ricchezza del frutto si fonde con una raffinata tensione gustativa, a testimoniare come la forza possa convivere con l’eleganza.
Recioto della Valpolicella DOCG – annate 2022 e 2023
Massima espressione della tradizione dolce della Valpantena, questo Recioto è un vino di profonda identità e raffinata complessità, capace di unire la dolcezza tipica dello stile a una sorprendente freschezza e tensione gustativa. Dopo la vendemmia, i grappoli più spargoli e integri delle uve sono destinati all’appassimento in fruttaio, durante il quale perdono circa il 40% del loro peso, concentrando zuccheri e aromi. La fermentazione lenta e controllata lascia un residuo zuccherino naturale che definisce il carattere del vino e poi affinato per un anno in tonneaux di rovere francese di secondo passaggio, con frequenti bâtonnage per arricchirne la struttura e la morbidezza.
L’annata 2022 si distingue per un profilo aromatico profondo e maturo: prugna secca, fichi, arancia candita, cioccolato e chiodi di garofano si fondono in un bouquet complesso e seducente. Al palato, la dolcezza è perfettamente bilanciata da un’acidità viva, che sostiene la bevibilità e conferisce eleganza a una struttura piena e vellutata. Il finale è lungo, armonico e persistente, ideale da meditazione o in abbinamento a dolci al cioccolato e pasticceria secca.
La 2023, pur essendo più giovane, rivela già promettenti tratti di eleganza e freschezza. Il frutto è più vivace, con note di prugna, ciliegia sotto spirito, spezie dolci e agrume candito, mentre in bocca mostra un equilibrio raffinato e un potenziale evolutivo notevole.
Entrambe le annate raccontano un Recioto di equilibrio e intelletto, dove la dolcezza non domina ma accompagna, in una tensione continua tra morbidezza e vitalità acida. Come ha osservato Cotarella, «questo Recioto è uno stimolo critico, un vino che fa pensare»: un dolce che invita alla riflessione più che alla semplice indulgenza, e che conferma ancora una volta la profonda coerenza stilistica di Costa Arènte.
La campagna di degustazione di Costa Arènte ha fornito un quadro coerente di una casa che sa interpretare il territorio con rigore e passione: dalla freschezza dei rossi giovani alla profondità del Ripasso, fino alla complessità dei grandi vini da appassimento.
Grazie alla guida esperta di Cotarella, Garofalo, Boccardo e Casati, il pubblico ha potuto apprezzare quanto la Valpantena rappresenti oggi una frontiera viva della Valpolicella, in equilibrio tra tradizione e contemporaneità.
La serata si è chiusa con un sentito applauso al team di Costa Arènte e ad AIS Milano per l’ottima organizzazione. Un ringraziamento particolare ai relatori e al pubblico dei soci intervenuti che hanno partecipato a un momento di cultura del vino di alto livello. Un’esperienza capace di ricordare come ogni vendemmia sia, davvero, un atto d’amore verso la terra e verso il vino.