Germania dell’Est. Terroir, storia e grandi vini da scoprire

Con grande sapienza, Nicoletta Dicova - ambasciatrice della Verband Deutscher Prädikatsweingüter in Italia - ha condotto una serata sulle eccellenze vitivinicole dell’ex DDR.

Florence Reydellet

VDP. «È l’acronimo di Verband Deutscher Prädikatsweingüter, un’associazione privata fondata nel 1910 da alcune aziende vitivinicole per tutelare e promuovere la massima qualità nella vitivinicoltura tedesca», racconta Nicoletta Dicova mentre ci accompagna, guida esperta, attraverso le eccellenze del paese.  

La Verband Deutscher Prädikatsweingüter è un ente che funziona in base al principio di cooptazione: l’accesso avviene soltanto su invito dopo che l’azienda abbia dimostrato per un lungo periodo di esser in grado di produrre vini di altissima qualità acclamati sia in Germania sia all’estero. Una membership che viene peraltro sottoposta a verifica ogni cinque anni. Venendo ai numeri: ai giorni nostri, l’associazione annovera 202 aziende provenienti da tutte e tredici le regioni vitivinicole del paese. I suoi membri coltivano intorno al 5,5% della superficie totale del vigneto tedesco e vinificano il 3% delle uve vendemmiate. La media delle aziende ha inoltre una superficie vitata di circa 28 ettari per una produzione di 168.000 bottiglie e un fatturato medio di 2,4 milioni di euro annuo.

In Germania, purtroppo, l’ultimo sistema di classificazione dei vini, istituito nel 1971 con la Weingesetz (legge sul vino), riflette una concezione della qualità imperniata sulla sola concentrazione zuccherina nel vino. Ecco perché nel gennaio 2012 la VDP ha adottato una piramide qualitativa che, sul modello borgognone, pone invece il vigneto al centro, regolando i singoli cru, i vitigni ammessi, le rese massime per ettaro e le pratiche agricole. Essa si suddivide in quattro livelli:

  1. Alla base, si rinvengono i VDP Gutswein (paragonabili agli AOC Bourgogne): vini di pronta beva, prodotti esclusivamente da vigneti di proprietà. Sull’etichetta compaiono solamente i nomi dell’azienda e della regione;
  2. Sopra i Gutswein, si posizionano i VDP Ortswein (equivalenti ai village borgognoni): sono vini da vigneti selezionati. Le rese sono limitate (il massimo autorizzato è di 75 hl/ha) e sull’etichetta compaiono i nomi dell’azienda, del villaggio di provenienza e del vitigno;
  3. Risalendo ulteriormente la piramide si trovano i VDP Erste Lage (Premier Cru), ottenuti dalle uve di vigneti di prima categoria. La vendemmia manuale è obbligatoria e le rese massime sono fissate in 60 hl/ha. Ogni regione decide quali varietà possono essere ammesse sulla scorta delle peculiarità climatiche e geologiche locali. Sull’etichetta compaiono i nomi dell’azienda, del villaggio, del vigneto e del vitigno;
  4. A chiudere la panoramica, i VDP Grosse Lage® (corrispondenti ai Grand Cru): questa fascia raggruppa i vigneti più pregiati, da cui nascono vini di ragguardevole capacità di invecchiamento. Le cultivar sono scelte in base alle caratteristiche pedoclimatiche e le rese massime sono ulteriormente ridotte (50 hl/ha). Sull’etichetta compaiono solamente il nome dell’azienda e del vigneto.

Delle tredici regioni vitivinicole, undici si trovano nella Germania occidentale: Rheinhessen, Pfalz, Baden, Württemberg, Mosel, Franken, Nahe, Rheingau, Ahr, Mittelrhein (in ordine di ettari vitati decrescenti); e due a est, nel territorio dell’ex Repubblica Democratica Tedesca: Saale-Unstrut (837 ha) e Sachsen (509 ha), protagoniste della degustazione, due piccole regioni penalizzate dai drammatici eventi della storia recente e sovente offuscate dalla notorietà delle realtà vitivinicole a ovest, ma in grado di offrire vini di marcata personalità e indubbio valore qualitativo.

Degustazione

Prima batteria: Riesling

Weischütz Riesling trocken 2021 - VDP.ORTSWEIN | Weingut Hey - Naumburg - Saale-Unstrut
Energico già alla vista, si veste di un giallo paglierino con riflessi verdolini. L’olfatto porge sentori floreali di gelsomino e ginestra, seguiti da agrumi e un minerale di gesso. Riempie il palato con un lieve residuo zuccherino, tenuto a bada dall’acidità viperina: un bilanciamento che funziona. Lascia un finale citrino ed è vino compiuto. Un antidoto efficace al malumore.

Edelacker Riesling 2021 - GG VDP.GROSSE LAGE® | Weingut Bernard Pawis - Zscheiplitz - Saale-Unstrut
Paglierino acceso, consistente. Alla prima olfazione la riduzione non passa inosservata. Poi, TDN e fiori in decomposizione che tendono a predominare nel profilo olfattivo. La bocca si destreggia bene assai; latita un poco quanto a sapidità ma di converso la freschezza instilla tensione e ritmo. Chiusura di media estensione con echi amarognoli.

Friedstein Radebeul Riesling trocken 2019 - In futuro: VDP.GROSSES GEWÄCHS® | Weingut Martin Schwarz - Meißen - Sachsen
Paglierino brillante con lampi dorati. Gioca su sentori di idrocarburo, ananas sciroppato e pera kaiser. Un vino che risulta più slanciato al sorso: la grassezza in bocca rimane perfettamente sorretta da una freschezza che rilascia in fondo note citrine. Complessivamente, un quadro di particolare interesse che invita al riassaggio.

Seconda batteria: Weißburgunder

Kloster Heilig Kreuz Weißburgunder trocken 2021 - VDP.ERSTE LAGE | Weingut Schloss Proschwitz Prinz zur Lippe - Meißen - Sachsen
Paglierino delicato e luminoso. Profumo intenso e variegato: in principio impera il frutto giallo maturo tropicale (mango, ananas), poi si affacciano pepe bianco, mandorla tostata e fiori di ginestra. Al gusto non tradisce le attese: l’abbraccio glicerico trova nella spiccata e tenace sapidità il giusto contrappunto; l’ausilio della freschezza consente un sorso dinamico e bilanciato. Rimane a lungo nel retronasale; e nei ricordi.

S45 Freyburger Schweigenberg Weißburgunder trocken 2020 - In futuro: VDP.GROSSES GEWÄCHS® | Weingut Böhme & Töchter - Gleina - Saale-Unstrut
Naso concentrato. Verte intorno a sentori di miele, resina di benzoino, un accenno minerale e una nota etilica che non reca disturbo. La bocca è avvolgente, bilanciata da una buona dotazione sapido-fresca. Un piccolo debito di sapore nella progressione e lascia emergere nel finale reminiscenze resinose.

I viniTerza batteria: Elbling e Gewürztraminer

2021 Sachsen Elbling trocken 2021 - VDP.GUTSWEIN | Weingut Schloss Proschwitz Prinz zur Lippe - Meißen - Sachsen
Paglierino vivido. Agrumi, erba appena falciata, biancospino e un lieve carattere ossidativo che rimanda alla mela grattugiata. Profilo di beva rinfrescante, disposto prevalentemente sulla componente fresca, con media sapidità e persistenza.

Pillnitzer Königlicher Weinberg Gewürztraminer GG 2019 - VDP.GROSSE LAGE® | Weingut Klaus Zimmerling - Dresden - Sachsen
Giallo dorato. Sfodera all’olfatto intensi profumi salmastri, ai quali si intrecciano cenni di gelsomino e petrolio. Palato mingherlino, poco dinamico, al quale manca il centro bocca. Le sensazioni olfattive e gusto-olfattive si confermano in un finale corto e di poco impatto.

Quarta batteria: Spätburgunder

Friedstein Radebeul Spätburgunder trocken 2020 - In futuro: VDP.GROSSES GEWÄCHS® | Weingut Martin Schwarz - Meißen - Sachsen
Veramente un grande vino, sin dal colore rosso rubino diafano. Superbo l’olfatto con una schiera di riconoscimenti tra succo di melagrana, rosa, mallo di noce e un soffio di ruggine. Sorso saldo, pieno di succo, con una completezza di tannino, alcol, freschezza e sapidità: tutto è perfetto per infondere equilibrio. Persistenza lodevole. Da bere ora o da aspettare.

Steinmeister Naumburg Spätburgunder GG 2019 - VDP.GROSSE LAGE® | Hey | Naumburg – Saale-Unstrut
Rubino con lievi sfumature granato. Partitura olfattiva più scura rispetto al precedente: snocciola sentori di caffè, mora di gelso, pepe nero e prugna in confettura. Assaggio corposo con tannino non ancora perfettamente integrato nella trama gustativa. Il tempo non lo ha ancora intaccato.

Insomma, Nicoletta ha saputo riverberare il fascino dei vini dell’ex DDR e trasmetterci il desiderio di berli e amarli a nostra volta.