I vini del Giurassico. Lo Jura secondo Guido Invernizzi

Racconti dalle delegazioni
20 dicembre 2018

I vini del Giurassico. Lo Jura secondo Guido Invernizzi

A Varese una serata di grande approfondimento grazie a Guido Invernizzi che ci ha condotto alla scoperta della regione dello Jura in Francia

Valerio Bergamini

A Varese c'è il tutto esaurito per l'ultima serata di degustazione organizzata dalla delegazione AIS di Varese. A condurre l'evento dal titolo: "Jura, l'altra faccia Francia del vino" è Guido Invernizzi, uno dei relatori più amati ed apprezzati dai soci di tutta Lombardia per merito della sua verve e della sua grande passione e conoscenza.

Il tema della serata è la regione vinicola francese dello Jura all'interno della quale troviamo sei zone a denominazione controllata (A.O.C). Arbois - deriva dal Celtico, "ar" e “bos”, vale a dire"terra fertile” - è stata la prima AOC francese e risale al 1936: qui prevale la produzione di vini rossi; Château-Chalon produce esclusivamente vino vin jaune, dall'unico vitigno savagnin con affinamento sotto un velo dei lieviti in botti scolme; i Crémant du Jura sono vini bianchi metodo classico e rosé all'interno dei quali è possibile utilizzare vitigni locali in sostituzione del pinto noir e pinot gris; Côtes du Jura è una denominazione che consente di produrre vini di tutte le tipologie; L'Étoile prende il nome dalle cinque colline che la compongono e dai resti fossili di stelle fossili, pentacrini; Macvin du Jura è un vino fortificato, una mistella, che proviene da mosto di vendemmia tardiva di uve savagnin.

La caratteristica che accomuna tutte le zone produttive di questa regione è la composizione del terreno, di incredibile complessità geologica. Le terre appartengono, infatti, per la maggior parte all'era Giurassica, 150 milioni di anni fa, e la roccia che predomina è permeabile e molto friabile, quindi favorevole alla coltivazione della vite.

Durante la serata abbiamo degustato sei vini dell'aziend Domaine de la Pinte, che ci hanno consentito di fare una panoramica di questa regione. L’azienda, grazie ad una scelta coraggiosa presa nel 1999, si è convertita all'agricoltura biologica e da quel momento è iniziato un percorso che l'ha portata a sposare anche la viticoltura biodinamica.

I vini della serata

In degustazione, oltre ai vini di Domaine de la Pinte - Cremant du Jura, Melon a queue rouge 2011, Savagnin 2007, Poulsard “L’Amì Karl”2010, Vin Jaune 2005 - anche il pinot nero En Barberon 2015 di Benedict & Stephane Tissot.

Una menzione particolare lo merita sicuramente il Cremant du Jura, un metodo classico da uve chardonnay, pinot nero e savagnin con permanenza sui lieviti di 36 mesi e remuage rigorosamente manuale. Nel bicchiere si presenta con bollicine finissime e sentori floreali e fruttati.

Molto particolare anche il pinot nero "En Barberon" annata 2015. Al naso si presenta con sentori terziari complessi ed al palato si distinguono i tannini ricavati da vinificazione delle uve, circa il 60%, con i loro raspi.

Chicca finale della serata il Vin Jaune ottenuto da uve savagnin allevate su terreno di marne blu del Lias. Particolare la maturazione, invecchiamento per 6 anni e 3 mesi in botti da 228 litri sotto un velo di "flor" senza essere mai travasato o rabboccato. Particolare la sua bottiglia, chiamata Clavelin da 62 cl. pari a ciò che resta di un litro iniziale di questo vino dopo la sua maturazione.