I vini di Romagna approdano a Milano

Il tour itinerante dei Vignaioli Artigiani Romagnoli fa tappa anche presso la delegazione AIS di Milano. Perché la promozione di un territorio può partire da vini ed esperienze differenti, ma non può prescindere da ideali e filosofie produttive condivise, unite da una grande e trasversale amicizia.

Davide Gilioli

Che i romagnoli fossero famosi per la loro simpatia contagiosa non è certo una novità. Ma, quando si parla di vino, il pregiudizio è in agguato. E così, per la curiosità del pubblico in sala, spetta a Franco Dalmonte - anima dell’azienda Terre di Macerato, sponda sinistra del fiume Santerno, sui Colli Imolesi – introdurre il progetto dei Vignaioli Artigiani Romagnoli

Si tratta di un gruppo di piccoli vignaioli artigiani, che vinificano esclusivamente uve di proprietà e che conducono l’azienda in proprio o a livello familiare, con l’obiettivo di dare visibilità e credibilità ad una zona vitivinicola vocata, ma le cui potenzialità sono rimaste a lungo inespresse anche a causa di una mentalità, diffusa nelle precedenti generazioni di agricoltori, basata più sulla produzione quantitativa che qualitativa.

I produttoriViene quindi dato spazio alla degustazione di 7 vini, presentati dagli altrettanti produttori presenti, preceduta da una breve descrizione delle aziende:

• Albana di Romagna DOCG GioJa 2013 (100% albana vin. secco) – Vini Giovannini (Imola). Jacopo Giovannini, giovane vignaiolo, è la terza generazione alla guida dell’azienda fondata dal nonno Garibaldo e condotta dal padre Giorgio, ci presenta questo bianco vinificato ed affinato per 12 mesi in cemento sui propri lieviti, sottoposto a batonage settimanale, che coniuga grande freschezza e facilità di beva ad una notevole persistenza su note di frutta gialla matura.

• Albana di Romagna DOCG Codronchio 2010 (100% albana vin. secco) – Fattoria Monticino Rosso (Imola). Luciano Zeoli, che guida l’azienda con il fratello Gianni, ha premiato la platea del Westin Palace con questo millesimo - ormai introvabile - prodotto in poche centinaia di bottiglie: albana vendemmiata tardivamente e vinificata a secco, con acini affetti da botrytis cinerea (la c.d. “muffa nobile”) e prodotto nella vigna più prestigiosa della tenuta, un tempo di proprietà dei Conti Codronchi, da cui prende il nome. Timbro olfattivo di idrocarburi e mineralità iodata, in bocca si rivela tagliente, sapido, con lungo finale agrumato.

I calici• Romagna DOC Sangiovese Predappio Ravaldo 2013 (100% sangiovese) – Stefano Berti (Ravaldino in Monte, FC). Soprannominato “il Maestro” dai colleghi, Stefano non ama prendersi troppo sul serio, ma nutre un amore viscerale per la terra. Il Ravaldo - ottenuto ogni anno dalla selezione di uve provenienti dai vari appezzamenti aziendali - è infatti un preciso ritratto del territorio: integro, di acidità vibrante, tannino fine e maturo, con note di ciliegia matura e lungo finale balsamico, piacevolmente amaricante.

• Ravenna Centesimino IGT 2013 (100% centesimino) – Ancarani (Faenza). Rita Babini è il moto perpetuo dell’azienda, che gestisce con il marito Claudio Ancarani, dove vengono coltivati solo vitigni autoctoni romagnoli, con grande attenzione per la biodiversità. Insieme ad altri 7 produttori faentini è stato quindi recuperato il centesimino, un vitigno a bacca nera che nella sua versione secca offre un calice rubino intenso, con note di rosa canina all’olfatto, di prugna matura e melograno in bocca, chiudendo su un finale dalla decisa vena fresco-sapida.

• Forlì Sangiovese IGT Castrum Castrocari Etichetta Bianca 2011 (100% sangiovese) – Marta Valpiani (Castrocaro Terme, FC). Dopo anni di esperienze e sacrifici, Elisa Mazzavillani ha realizzato il sogno del padre e vinifica con l’aiuto della madre Marta, alla quale ha dedicato il nome dell’azienda. Il suo vino rivela grande pienezza espressiva del frutto, mantenendo però la vena di ferrosa freschezza tipica del vitigno che conferisce equilibrio alla struttura complessiva.

 

• Romagna DOC Sangiovese Riserva Audace 2011 (100% sangiovese) – Terre di Macerato. Franco Dalmonte torna in scena per presentare il proprio vino, che nel nome riflette la sua filosofia. Nel 2004 investe tutti i propri risparmi nell’acquisto di due ettari di vigna che pianta a sangiovese e inizia a vinificare con attrezzature che lui stesso definisce “di fortuna”. Ne nascono due vini, di cui l’Audace rappresenta la Riserva: pieno e complesso al naso, con frutta in confettura e speziature dolci; in bocca rivela un tannino ben integrato e una lunga scia fruttata su note di prugna e amarena.

 

I vini• Romagna DOC Sangiovese Riserva Bertinoro Pethra Honorii 2011 (100% sangiovese) – Tenuta La Viola (Bertinoro, FC). Stefano Gabellini è l’alfiere di questa azienda nata nel 1998 ma che da anni è un punto di riferimento per il sangiovese. Ci presenta il vino di punta, ottenuto dalle vigne più vecchie ed affinato 16 mesi in barriques e tonneaux, che porta il nome antico di Bertinoro. Rubino concentrato, presenta al naso more e mirtilli in confettura, mentre in bocca svela un piacevole equilibrio, con la freschezza che bilancia alcool e tannini, ben dosati. 

• Romagna DOC Sangiovese Superiore Riserva Le Armi 2011 (100% sangiovese) – Palazzona di Maggio (Ozzano dell’Emilia, BO). Alberto Perdisa guida l’azienda fondata dal nonno nel 1961 e ci presenta in degustazione una riserva prodotta solo in annate di eccellenza, che affina 24 mesi in barriques e un altro anno in bottiglia. Un vino potente e corposo, con bouquet di fiori rossi in appassimento, cuoio, tabacco e cioccolato fondente. In bocca un tannino ben integrato sostiene la potenza alcolica, alleggerita da fresche note di arancia sanguinella sul finale.

La serata si chiude quindi con un lungo applauso della sala: sarà per la naturale simpatia dei produttori che hanno accettato di mettersi in gioco o forse per il sorprendente carattere e la grande piacevolezza dei prodotti degustati, ma ancora una volta la poesia del vino ci ha insegnato che davanti al calice bisogna porsi con la mente libera e aperta, perché spesso non è solo una “questione di etichetta”.  

Commenta la notizia

Per commentare gli articoli è necessaria la registrazione.
Se ancora non l'hai fatto puoi registrati cliccando qui oppure accedi al tuo account cliccando qui

I commenti dei lettori