Il Brunello. Alla ricerca della storicità con Bruno Piccioni
Giovedì 24 maggio presso il Ristorante Edelweiss si è parlato di Rosso di Montalcino e Brunello di diverse cantine attraverso una grande degustazione per cercare di capire "l'area storica e più vocata alla realizzazione di grandissimi prodotti". Ad introdurre la serata Bruno Piccioni, sommelier di grande e qualificata esperienza, profondo ed appassionato conoscitore del territorio. Le cantine proposte: Biondi Santi, Caprili, Armilla ed il Poggione.
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Iniziamo con Biondi Santi: Rosso di Montalcino 2009 e Brunello 2005. Il nostro delegato Ais Luigi Bortolotti ha spiegato origine, storia e riconoscimenti della Tenuta Greppo dove si trovano tutti i vigneti e dove Franco Biondi Santi produce vini di inestimabile prestigio. Una cantina che ha segnato la storia del Brunello e di Montalcino. Il Rosso di Montalcino 2009, da uve Sangiovese grosso 100%, si presenta con un colore rosso rubino intenso con riflessi granata. Al naso frutti rossi (prugna), eucalipto carruba, felce e note vanigliate e empireumatiche per l’affinamento di un anno in botti di rovere di Slavonia. In bocca è caldo, con una buona struttura ed il finale è armonico e di notevole persistenza. Si abbina bene con i “pici all’aglione”.
Il Brunello 2005, a differenza del Rosso, si presenta con un colore più intenso e con profumi più marcati di bacche, ciliegia, buccia di pesca, ma anche note di fioritura estiva, anice e corteccia. Le note vanigliate dovute alla permanenza per tre anni in botti di rovere di Slavonia si amalgamano perfettamente con gli altri profumi terziari. I tannini sono ben equilibrati con la presenza delle sostanze acide e sapide. La vera particolarità di questo grande vino, come ha ben spiegato Bortolotti, sta nella sua personalità fatta di complessità e potenza coniugate perfettamente con una eleganza e persistenza unica. La grandezza del vino è data dalle sfumature balsamiche, i sentori varietali inimitabili, le note mediterranee e dal fascino olfattivo di una viola stupenda. Finale lunghiassimo con una persistenza incredibile. Non verrà prodotta la riserva 2005, il che spiega in parte l’eccellenza di questo vino che si può associare ad un bel risotto con i fegatini alla toscana ma anche a tantissimi altri piatti della tradizione toscana appunto.
La cantina Caprili è stata fondata nel 1965 dalla famiglia Bartolommei e si trova nel cuore della sottozona denominabile come “Santa Restituita” dove si estendono i diversi vigneti in proprietà. Il primo vino, il Brunello 2006, ultimata la fermentazione malo lattica in vasche d’acciaio viene fatto maturare in legno per tre anni in botti di rovere di Slavonia e successivamente lasciato riposare in bottiglia per almeno 4 mesi prima di essere messo in commercio. Di colore rosso rubino intenso tendente al granato al naso offre un’ampia gamma di profumi tipici del sangiovese di questa terra, dal fruttato (ciliegia e ribes) allo speziato per passare all’etereo con leggere sfumature di resina di ghiande e felce, di terra umida e fungo, ma anche con leggere note minerali. In bocca caldo, intenso e armonico di grande struttura con una freschezza che accompagna la sapidità in chiusura; lascia un finale piacevole con ottime sensazioni che rimandano al sottobosco ed ai fiori. Abbinamento perfetto con maialino da latte al forno con l’alloro. Si è passati poi al Brunello Riserva 2006 che a differenza del primo ha un affinamento di quattro anni in botti di rovere e riposa per almeno sei mesi in bottiglia. Il 2006 è stata una grande annata per il Brunello con piogge primaverili persistenti e mese di luglio caldo e soleggiato consentendo al grappolo un ottimo grado di sviluppo. Agosto meno caldo con qualche precipitazione e mese di settembre all’inizio caldo e soleggiato e verso la fine un po’ piovoso anche se questo non è stato troppo d’intralcio alla vendemmia. Grande vino rosso rubino intenso con riflessi granata. Bouquet complesso con tutta la gamma dei sentori di sottobosco, bacche selvatiche, resine, terra e carruba su toni speziati. Ottimo con fagiano stufato o piatti a base di tartufo.
Altra azienda in degustazione la Tenuta il Poggione, una delle maggiori Aziende nel comune di Montalcino, che cura i vigneti praticando una agricoltura diversificata. Filosofia aziendale è quella di ottenere un prodotto eccellente anche in annate meno favorevoli controllando prima il terreno e poi la vinificazione con l’utilizzo anche di lieviti autoctoni e lunghe macerazioni che esaltano tipicità e stile di una materia prima molto pregiata. Primo vino è il Rosso di Montalcino 2009 molto importante per l’azienda prodotto da uve provenienti dai vigneti più giovani lasciato maturare per 12 mesi in botti grandi e barriques di rovere francese e successivamente lasciato riposare qualche mese in bottiglia. Rosso rubino sostenuto al naso presenta note di frutti a bacca rossa e melograno ed al palato è di ottima struttura, morbido, persistente e con tannini vellutati. Si può abbinare a primi piatti a base di ragù di carne, arrosti, carni grigliate come la fiorentina e formaggi di media stagionatura. Il Brunello 2007 è il Principe dei vini di Montalcino ed è prodotto esclusivamente con uve Sangiovese, raccolte a mano e provenienti da vigne con almeno 20 anni di età. Dopo un’accurata fermentazione a temperatura controllata, il Brunello matura in botti di rovere francese per 36 mesi e successivamente il vino trascorre un periodo di affinamento in bottiglia. Rosso rubino tendente al granato al naso risulta molto intenso, persistente con note di frutti rossi e ciliegia ma anche di viola, carruba, dragoncello, pelle conciata e cenere. Al palato è caldo, bilanciato e con tannini vellutati. Con la sua lunga persistenza aromatica si accosta bene a piatti di cacciagione, quaglie ripiene, carni rosse e formaggi stagionati. Si è passati poi al Brunello Riserva 2005 che viene prodotto solo nelle annate migliori ed in quantità limitata. Dopo l’attenta vendemmia il vino fermenta per circa 20 giorni a temperatura controllata per poi passare ad un invecchiamento in botti di rovere francese da 30 e 50 hl per 48 mesi ed a un successivo affinamento lungo in bottiglia. Di colore rosso rubino intenso con bagliori granata al naso è elegante con aromi di frutta rossa, sfumature di cuoio e pelle e note speziate su fondo minerale. Lascia una bocca fresca, asprigna e sapidissima, ma con tempra meno serrata rispetto alle annate precedenti. E’ persistente, equilibrato con un finale lungo e seducente. Un autentico “Grand Cru” visto che la vigna è stata impiantata nel 1964. Si abbina a carni rosse, selvaggina con sugo ai funghi o al tartufo e formaggi stagionati.
L’ultima cantina, ancora un po’ sconosciuta ma con ottimi prodotti, è Armilla di Perugini sempre con sede a Montalcino che si presenta con due vini. Il primo è il Rosso di Montalcino 2008 che combina la longevità del vitigno alla sua pronta bevibilità sin dalla giovane età dovuta dalla coltivazione su un terreno più sciolto. Questo fa si che il vino che si ottiene ha un tannino più morbido e setoso. Bel rubino intenso con ottimi profumi di frutti rossi, equilibrato e con buona persistenza finale. Il secondo vino proposto in degustazione è il Brunello 2006 che si presenta di una bella intensità di colore, con profumi carnosi selvatici, molto espressivi. Al palato è caldo, pieno, lungo e persistente, molto avvolgente e mai aggressivo. E’ un vino molto delicato e fine che si abbina molto bene a piatti con una adeguata struttura.
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