Il nebbiolo delle Alpi della Cantina Nino Negri

La degustazione dello scorso 27 Aprile presso il Ristorante Masseria a Mantova ci ha fatto conoscere la Cantina Nino Negri e l'enologo Casimiro Maule, che da quasi cinquanta anni lavora presso questa realtà valtellinese.

Paolo Munari

Casimiro Maule e Luigi BortolottiE' stato il protagonista di un affascinante racconto  di passione, di storia, di tradizione e di innovazione  delle realtà vitivinicola della Valtellina.Il suo percorso personale e lavorativo è la storia dei vini  da Chiavennasca in purezza : straordinaria eleganza, personalità, complessità e persistenza.

Luigi Bortolotti, Delegato Ais di Mantova, ci ha presentato i vini della Cantina Negri come 

fra le migliori espressioni del Nebbiolo. Ci ha parlato anche di Casimiro Maule come di uno dei protagonist i principali  della rinascita del vino in Valtellina. I vini che è riuscito a rielaborare partendo dalla tradizione più autentica, hanno avuto riscontri molto positivi dalla critica e dagli appassionati grazie alla salvaguardia dell'anima vera del vitigno, coniugata con il terroir . Sono vini che a livello emozionale  sanno comunicare ed entrano in empatia con chi li beve : il nebbiolo non è interpretato come potenza, come struttura, ma come espressività autentica del  vitigno. Vini importanti, complessi, profondi e di grande personalità, nati in un territorio difficile e unico al mondo.

Casimiro Maule inizia il suo racconto  ringraziando i presenti e confessando che di fronte alla proposta di guidare la degustazione ha un po' esitato: afferma di essere un tecnico di cantina  più che un divulgatore e  riconosce il ruolo fondamentale della comunicazione per la valorizzare le caratteristiche di un territorio.

I vini della serata rappresentano praticamente tutto il territorio della Valtellina; alcuni sono più aderenti alla tradizione storica, alcuni prodotti secondo una interpretazione moderna e altri ottenuti secondo la tecnica dell'appassimento tipica dello “Sfursat”.

Maule prosegue con emozione raccontandoci del suo percorso professionale:“ Ho iniziato a lavorare alla Negri nel 1971. In 47 anni di attività e dopo 46 vendemmie  ricordo in particolare un periodo difficile di cambiamento, quando la Winefood, società di credito svizzero, acquista la Cantina Negri: l'obiettivo era quello di porre importanza alla quantità produttiva. Molte cantine della zona hanno seguito questa visione. Dopo quasi un decennio ci siamo accorti che è stato un errore enorme viste le grandi quantità di vino invenduto e non più integro, come testimonianza di una crisi profonda. Abbiamo quindi dovuto reinventarci un prodotto. Anticamente si produceva l'uva, la si portava in cantina e prima della vendita si facevano dei tagli: l'enologo non era un tecnico di cantina ma fondamentalmente un mescolatore di vini che sapeva scegliere le migliori partite di uva e di vino e trovare l'assemblaggio migliore per la produzione di un vino di pregio, fatto anche  con vitigni alloctoni. Solo dagli anni '90 si è iniziato a parlare di cantina, di prodotto e di vino come espressione di un determinato areale. Non è stata una strada facile: abbiamo dovuto dare identità ad un territorio e puntare molto  sulla comunicazione fra i viticoltori della zona.La Valtellina oggi  è costituita da poco più di 40 Km di vigneti terrazzati, dove la coltivazione e la raccolta  avvengono  quasi esclusivamente a mano con grande selezione e quindi grande lavoro. Coinvolgere ed educare i produttori verso una produzione di qualità rispetto ad una produzione di quantità non è stato facile. Nel 1988 l'azienda Negri ha dato l'avvio alla Cooperativa Vivas (Viticoltori valtellinesi associati), passaggio fondamentale per la tutela del prodotto che garantiva il ritiro dell'uva e il pagamento entro l'annata. Prima i 1800 piccoli viticoltori della zona,non avevano nessuna garanzia di vendita nel periodo di vendemmia e  questo non portava a grandi risultati”.

La Cooperativa partì con 13 soci e ora sono in 250, seguiti da Agronomi ed Enologi per un  grande cambiamento operativo e metodologico sia in vigna che in cantina  con maggiore attenzione e cura nella coltivazione e basse produzioni.

Degustazione Nino Negri

E' stata una vera e propria ricostruzione di un territorio che ha portato nel 1998, grazie alla creazione di questa squadra forte, ad ottenere la Docg, garanzia di controllo sul prodotto e provenienza delle uve solo dal territorio valtellinese. 

Invece la Doc della Valtellina risale al 1968  dove le produzioni erano di  120 ql per ettaro del  Valtellina e 110 ql per ettaro del Valtellina Superiore.

Ora al Consorzio di tutela dei  Vini di Valtellina, dove il 90% dei produttori sono soci, si possono avere il numero esatto delle bottiglie vendute per ogni zona e il numero di quelle ancora in giacenza in cantina: tutto ciò è fondamentale. Cinquant' anni fa, il vino prodotto in zona  non aveva nessun controllo: annate come il 1964  e il 1967  erano inspiegabilmente inesauribili.

Maule poi sottolinea:”Oggi l'etica e la trasparenza sono fondamentali: volendo dare alla clientela un prodotto del territorio non si possono accontentare tutte le richieste e non si può mantenere viva una viticoltura così difficoltosa barando.Con questo obiettivo abbiamo iniziato a trasmettere il nostro saper fare  alle nuove generazioni che ora lavorano molto bene sul territorio: all'inizio erano 15 aziende e ora sono più di 50. La produzione annua negli ultimi 40 anni è passata da 100 mila ql a meno di 40 mila:  le ultime cinque  vendemmie sono state di circa 30 ql   per ettaro a causa della grandine e delle temperature rigide (es. nel  2012, 2014 e 2017). Per un produttore ciò è veramente problematico”. 

Le denominazioni Doc e Docg si dispongono lungo un territorio di 44 Km, con 700 ettari di estensione nelle quali esistono cinque sottozone importanti di Valtellina Superiore Docg : Maroggia, Sassella, Grumello, Inferno e Valgella.

I vini in degustazione appartengono a quattro delle cinque sottozone. Partendo da ovest, da  Sondrio è il Sassella : terreno sassoso, ghiaioso, con roccia sfaldata  quasi privo di terra , permeabile, esteso su 100 ettari attuali.

Poi salendo verso il Comune di Sondrio  la zona Grumello dal nome del Castello del tredicesimo secolo che domina la vallata e la zona sottostante Grumello Sassorosso.

A seguire la zona Inferno: nome facilmente ricordabile anche all'estero, che rappresenta la difficoltà nel lavorare in vigna con temperature altissime e con forti  esposizioni solari  a sud, importanti per la maturazione del Nebbiolo.

L'ultima zona è Valgella, la più ampia di 110 ettari, dove vi è il cru Fracia  di 10 ettari, di cui 7  di  proprietà della famiglia Negri, già dal 1897.

Maule prosegue raccontando che, storicamente, il vino veniva prodotto  con macerazioni lunghissime, a basse temperature  e con conseguenti  difficoltà di partenza della fermentazione. Considerando anche che la qualità delle uve non era sempre ottimale, si può capire come il vino talvolta risultasse non sempre apprezzabile. 

Dal 1975 in poi le tecniche di cantina sono state fondamentali: oltre all'introduzione delle vasche in acciaio, il controllo delle temperature in fase di fermentazione ha costituito la vera svolta nella produzione di qualità.  

L'esperienza derivante dalla sperimentazione diretta delle varie fasi produttive, ha portato alla realtà odierna. 

Abbiamo degustato 4 Cru :

  • Sassorosso 2015,Valtellina Superiore Grumello Docg, 
  • Vigneto Fracia 2015,Valtellina Superiore Docg, 
  • Le Tense 2015, Valtellina Superiore Sassella Docg,
  • Inferno Carlo Negri 2015,Valtellina Superiore Docg.

Vini tutti della stessa annata, con lo stesso titolo alcolometrico di 13,5%, con colore tipico del nebbiolo, profumi di viola quale marcatore del vitigno,sentori fruttati, sottobosco, note speziate dolci e mineralità che supporta il bouquet. 

Hanno grande corrispondenza gusto-olfattiva e grande armonia di bocca . Tannini perfettamente integrati,grande persistenza,mineralità elegante non argillosa.

Vini ottenuti con le stesse tecniche produttive:macerazioni di 8 giorni e affinamento in botte grande nuova da 30/50 hl  e in bottiglia per 24 mesi.

Il Vigneto Fracia si distingue per una macerazione più breve di 4 giorni e affinamento in barrique: è un vino maggiormente minerale, con note speziate  e boise' e dalla grande bevibilità e complessità. Nota tannica più pronunciata.

Il Sassella si distingue per il caratteristico sentore di viola ancora più marcato e  note di cioccolato bianco : vino di buona longevità, fresco, equilibrato ed elegante.

L'inferno spicca per suntuosità : pellame, cacao, sentori di sottobosco e fogliame secco. Di maggiore complessità rispetto agli altri e con grande potenzialità evolutiva.

La degustazione è proseguita con la riserva Castel Chiuro 2009, Valtellina Superiore Docg: riserva  ottenuta da nebbiolo in purezza, rielaborato da un' antica tradizione  produttiva  dalla Cantina (dal 1954), dedicato all'enologo Carlo Negri, per la celebrazione dei centovent' anni di attività della Cantina. Vino ottenuto da lunga macerazione, più di 30 giorni sulle vinacce e affinamento di 5 anni in legno in botti grandi  da 15/20/30 hl. La vendemmia 2009 ha presentato buone caratteristiche per un grande invecchiamento. La vigna è situata ad una quota di 550 metri delle zone di Grumello e Valgella. Vino che si avvicina alle complessità e alla concentrazione dello Sforzato, dalle note balsamiche, spezziate come cannella,chiodi di garofano, cardamomo,curcuma e il cacao amaro.Vino di grande eleganza che esalta la concentrazione del nebbiolo, pur mantenendo l'eleganza e l'espressività dei primi quattro vini degustati, senza eccedere nella struttura.In abbinamento un primo piatto di pasta tradizionale con pancetta e fagioli.

La seconda parte della degustazione è stata caratterizzata da una verticale di Sforzato 5 Stelle Valtellina Docg, annate:  2013, 2011, 2009, 2004, 1999 e 1997. Vini ottenuti da appassimento delle uve come strumento per una maggiore espressività del vitigno.

Lo “Sfursat”, nome derivante dal verbo forzare in dialetto valtellinese,  è un vino ottenuto con la stessa tecnica di appassimento delle uve dell'Amarone. Poco prima  del periodo della  vendemmia ,persone specializzate selezionano i migliori grappoli di uva matura, piccoli e aperti: vengono raccolti e messi in piccoli plateau  e alloggiate nei fruttai per l'appassimento. Questa fase durerà tre mesi : necessiteranno una buona ventilazione e  basse temperature al fine di ottenere nel mese di Gennaio un buon prodotto. Il calo di peso dopo l'appassimento è del 35-40% e per ottenere un litro di vino Sforzato ci vogliono quasi due kg di uva (il doppio di un vino normale). La prima vendemmia dello Sforzato 5 Stelle è stata fatta nel 1983 è da allora l'affinamento è stato fatto in barrique nuove.L'affinamento in bottiglia va da 18 a 22 mesi. 

Le prime due annate denotano una concentrazione fruttata di ciliegia assieme al cacao, alle spezie e ad un corredo di note terziarie esaltate da una potente mineralità mai pesante.

Buona corrispondenza gusto-olfattiva che denota una notevole espressività di gioventù. 

Lo Sforzato 2009 è caratterizzato da una maggiore potenza ed evoluzione, dove le note terziarie balsamiche e speziate predominano sulle note fruttate. Vino complesso con una notevole mineralità che va a completare la struttura.  L'annata è stata caratterizzata da poca pioggia ma regolare, con una buona escursione termica, ideale per l'appassimento.

Le annate 2004 e 1999 hanno prodotto  vini evoluti con una forte e integra personalità. Hanno grande complessità gusto-olfattiva, coniugata con le note balsamiche, eteree e terziarie.

L'annata 1997 presenta una profondità sorprendente, è un vino  molto complesso e di grande corrispondenza gusto-olfattiva: grande regalo per la nostra delegazione in quanto terminato in occasione della degustazione.

Con le  annate 2013,2011,2009 e 2004 è stato  servito un piatto di arrosto misto con fagiolini al burro. Con le annate1999 e 1997 è stato servito del Parmigiano reggiano Vacche Rosse 40 mesi.

Ancora una volta è stata una preziosa testimonianza di un grande operato,di crescita per la nostra delegazione e per  tutti gli appassionati che hanno partecipato.

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