Il Tour de France del vino
Racconti dalle delegazioni
27 marzo 2025

Dalla Champagne alla Provenza, dalla Linguadoca a Bordeaux, passando per Borgogna, Jura e Alsazia, undici tappe per scoprire la Francia vitivinicola. Alla testa del numeroso gruppo di appassionati targati AIS Monza e Brianza, la “maglia gialla” Guido Invernizzi. In sella!
RUBRICHE
Valle delle Loira
Le vin Libres “Dis moi oui” 2023 - Domaine Le Fief Noir
Il viaggio comincia dalla Loira, conosciuta soprattutto per essere territorio di elezione del sauvignon nelle zone di Sancerre e Pouilly-Fumè, senza dimenticare i rossi a base di cabernet franc di Saumur o della Touraine. Guido sceglie, però, di fare sosta ad Anjou, dove si trovano tra le migliori espressioni di chenin blanc, vitigno discendente del savagnin, oggi molto diffuso in Sud Africa, che ne è diventato il primo produttore (19.000 ha contro i 9.000 della Francia).
I terreni di Anjou possono essere divisi in due macrocategorie: quelli a base scistosa e di ardesia (Anjou Noir) e quelli a base di tuffeau, roccia formata da calcare sabbioso del mesozoico, costituita da organismi marini fossilizzati e polverizzati (Anjou Blanc). Questo terreno conferisce ai vini grande eleganza, elevata acidità e sapidità.
Il primo vino è, appunto, uno chenin blanc, proveniente da viti di 30 anni. Fermentazione in acciaio con lieviti indigeni, che viene bloccata per ottenere un residuo zuccherino attorno ai 10 g/L.
Paglierino cristallino con riflessi verdolini, ci colpisce per i suoi profumi chiari e netti. Agrumi citrini, pesca bianca, gelsomino, erbe aromatiche fresche e una evidente nota iodata. In bocca spicca per freschezza e sapidità, addomesticate dal leggero residuo zuccherino, per un perfetto equilibrio che rende il sorso molto piacevole. Per usare le parole di Guido «questo vino è una magnifica espressione dell’Anjou».
Chablis
“L’Inattendue” 2022 - Jeremy Venon
Ci spostiamo nello Chablis, zona più settentrionale della Borgogna, contraddistinta dalla quasi esclusiva presenza di chardonnay. Il clima relativamente più fresco rispetto alle altre aree della Borgogna conferisce ai vini una caratteristica distintiva, connotata da una maggiore freschezza e leggerezza rispetto ai vini prodotti nelle zone più meridionali.
Quattro le denominazioni: Chablis Grand Cru (99 ha distribuiti su 7 siti, pari all’1,5% della produzione), Chablis Premier Cru (770 ha), Chablis e Petit Chablis.
L’Inattendue è uno Chablis ricavato da vigne di 8 anni, che fermenta in acciaio a temperatura controllata di 18 °C, svolge la malolattica e sosta circa 8 mesi in barrique esauste, cioè che non rilasciano aromi.
Paglierino luminoso, con riflessi verdolini di buona fittezza. Al naso arrivano subito sentori di frutta gialla, pesca e nespola, pietra focaia, fiori bianchi, fieno e cipria. I profumi sono nitidi e chiari denotando precisa tipicità. Il sorso avvolge il palato con la sua rotondità, cui fa da contraltare la sapidità. Il corpo è pieno, lunga la persistenza su frutta e fiori.
Languedoc – Roussillon
Huis Clos blanc 2021 - Clos de l’Amandaie
Dal nord della Borgogna si arriva a sud nella Linguadoca, una regione meno nota ma ricca di vini pregiati come il Banyuls. La produzione si concentra perlopiù su rossi e rosé, che rappresentano il 92% del totale.
La tappa prevede l’assaggio di un vino bianco proveniente dall’altopiano di Aumelas, vicino a Montpellier. I vigneti di Clos de l’Amandaie si trovano nella parte più fresca della denominazione e beneficiano di un microclima unico: notti più fresche e altitudini medie più elevate portano a una maturazione più lenta e regolare delle uve, che spinge a una vendemmia tardiva rispetto alle zone vicine e conferisce ai vini maggior finezza e complessità.
Nei nostri calici abbiamo un vino prodotto all’80% da uve roussanne e per il 20% da uve grenache blanc, provenienti da vigne di 30 anni. Fermentazione e maturazione in acciaio, affinamento in bottiglia per 9/12 mesi.
Alla vista è di un dorato brillante intenso. Il panorama olfattivo si apre su chiari effluvi di macchia mediterranea, eucalipto e ricordi di resina. Si continua con papaia, rosa gialla, e si chiude su note iodate. In bocca piena la corrispondenza con la fase olfattiva: il vino è saporito tendente al salino, fresco e vellutato. Il pieno equilibrio tra le sensazioni gustative ci invoglia continuamente a sorseggiarlo. Finale piacevolmente amaricante.
Provenza
Coteaux d’Aix en Provence 2023 Rosé - Domaine Berli
La nostra ideale pedalata prosegue verso est, per degustare un tipico rosé provenzale. La produzione di vino in Provenza è composta per il 90% da rosé, coprendo quindi il 5% della produzione mondiale di questa tipologia di vino.
La Coteaux d’Aix en Provence ha un clima mediterraneo con 2.900 ore di sole annue, mitigate dalla presenza del maestrale. I suoli sono argilloso-calcarei.
Il rosé di Domaine Berli è formato da grenache, syrah e cinsault. Le varie fasi della vinificazione avvengono in acciaio, dove svolge anche la malolattica. Affina in bottiglia 6/8 mesi.
Il calice ha una tonalità fiori di pesco tenue e vivace. Al naso piccoli frutti rossi (fragolina), ciclamino, sbuffi di menta e nota iodata. Sorso decisamente salino, ma per niente amaricante. Fresco, fragrante e beverino come ci si aspetta da questa tipologia.
Alsazia
Riesling “Cuvée affinée” Grand Cru Altenberg de Wolxheim 2021 - Domaine Siebert
Risaliamo lungo il confine ad est per arrivare in Alsazia, territorio a lungo conteso tra Francia e Germania. L’Alsazia conta 51 Grand Cru e 4 vitigni nobili: riesling, gewürztraminer, pinot gris e muscat. La produzione è al 90% concentrata su vini bianchi.
Il clima, influenzato dalla presenza dei Vosgi a ovest, è semicontinentale, soleggiato e asciutto. I suoli sono alquanto variegati: granito, calcare, argilla, arenaria, gneiss e ardesia. È una zona in cui i vigneti possono essere attaccati dalla botrite cinerea, da cui vengono prodotti i Sélection de Grains Nobles.
In degustazione un Riesling Grand Cru da vigne di 45 anni, vinificato in acciaio. Prima della fermentazione le uve vengono mantenute per 40 giorni a 2 °C. Affinamento in bottiglia di 6/9 mesi.
Sfavillante verdolino quasi trasparente. Subito al naso sprazzi di idrocarburo, cui seguono mela verde, lime, pesca bianca ed erbe aromatiche. Vibrante in bocca fa percepire la sua giovane età. Decisa anche la nota sapida, è un vino di grande verticalità. Piacevole la persistenza agrumata finale. Lungo potenziale di invecchiamento.
Sud-Ovest
Jurançon sec “Pierre de lune” - Domaine Nigri
Percorriamo un po’ di chilometri per arrivare dall’altra parte della Francia e assaggiare uno splendido Jurançon composto da 70% di manseng e 30% di petit manseng. Vinificato in barrique, qui vi matura per 9 mesi.
Affascinante caleidoscopio di colori: si percepiscono gli ultimi riflessi verdolini, la pienezza del paglierino e i primi accenni di dorato. Complesso il corredo aromatico: scorza di agrume, mango e gheriglio di noce, quindi sentori balsamici, pietra bagnata e polvere da sparo. Sorso di straordinaria sapidità, rotondo e moderatamente fresco. Equilibrato, chiude su note di frutta tropicale.
Jura
Savagnin Ouillè “Draine” 2022 - Le Clos de Grives
Torniamo verso est nella piccola regione vitivinicola dello Jura famosa per il Vin Jaune e il Vin de Paille. In degustazione un vino a base savagnin, vitigno autoctono della zona.
Il Draine è un savagnin 100% caratterizzato dall’ouillage, un metodo che prevede il rabbocco del vino evaporato al fine di prevenirne l’ossidazione. Ottenuto da viti di 30/35 anni, viene fermentato a bassa temperatura e fatto maturare per 12 mesi in botti esauste.
Paglierino intenso e cristallino, esprime al naso la tipicità del vitigno: noce, amaretto, frutta matura (albicocca), malto, burro e speziatura di vaniglia. In bocca è la sintesi perfetta dell’equilibrio: il primo impatto è con l’evidente freschezza, cui segue a centro bocca un’avvolgente morbidezza che chiude su interessanti note sapide. Ritorna nel finale la noce.
Champagne
“Arcanae” Grand cru Brut Facon Solera - Louis Massing (120/132 mesi sui lieviti)
Quart’ultima tappa del viaggio: la Champagne. il vino scelto non è uno dei più convenzionali: lo stile è ossidativo, viene utilizzato il metodo Solera e permane sui lieviti più di 6 anni. Si tratta di uno chardonnay in purezza, proveniente da Avize, uno dei più prestigiosi Grand Cru della Champagne, terreno particolarmente adatto a questo vitigno. Trae la sua ricchezza dal sottosuolo calcareo e dall’esposizione ad ovest.
Prodotto con l'aggiunta di vini di riserva elaborati con il metodo Solera degli ultimi 20 anni.
Sfavillante dorato inteso di grande attrattiva. Complesso e intrigante il quadro olfattivo: zafferano, frutta secca, frutta a pasta gialla matura, banana, vaniglia, crema pasticcera, burro di arachidi. Il sorso è ancora fresco, verticale, per poi aprirsi a centro bocca, avvolgendoci con la sua effervescenza setosa. Pienamente armonico, richiama continuamente al sorso. Lungo finale su spezie dolci, interrotto solo dall’arrivo del vino successivo.
Borgogna
Pernard Vergelesses “Les Boutieres”2021 - Domaine Patrick Giboulot
Da Avize si scende in Côte de Beaune nel villaggio di Pernard Vergelles, denominazione ancora economicamente abbordabile in Borgogna.
Patrick Giboulot è la terza generazione della sua famiglia. Dopo una carriera da pilota, è tornato nei vigneti di famiglia e nel 2017 ha iniziato a produrre vino. Per alcuni anni, ha lavorato con Philippe Pacalet, affinando le sue abilità nella vinificazione. Non utilizza erbicidi né pesticidi e lavora il terreno con un piccolo trattore per evitare di compattarlo. La vendemmia avviene a mano e Patrick effettua una doppia selezione delle uve.
Il vino, 100% pinot nero, fermenta in acciaio a temperatura controllata senza aggiunta di solfiti. Matura in barrique di primo, secondo e terzo passaggio per 12 mesi e affina altri 6 mesi in bottiglia.
Granato lucente e cristallino. Al naso tutto lo charme della Borgogna: piccoli frutti rossi (ribes e lampone), mora, noce moscata, chiodi di garofano, caramella alla violetta, erbe officinali, genziana, rabarbaro, pepe nero, eucalipto, tabacco secco e polvere di caffè. In bocca è una gioia per il palato: è fresco, croccante, sapido e morbido. Il tannino è puro velluto, nonostante la giovane età del vino. Gli aromi in chiusura sono agrumati di arancia rossa e tostati. A voler contare i secondi di persistenza, si finisce per perdere il conto.
Rodano
Saint-Joseph “Preambule” 2021 - Domaine Jocelyn & Yves Lafoy
Siamo in dirittura di arrivo. Tappa breve per raggiungere la Valle del Rodano. La denominazione Saint-Joseph si trova nella parte settentrionale assieme a Hermitage, Côte-Rôtie, Cornas, Condrieu e Château-Grillet. Il vitigno a bacca rossa più diffuso è il syrah, mentre a bacca bianca si trovano marsanne, roussanne e viognier.
Preambule è 100% syrah, proveniente da suoli granitici. Macerazione da 18 a 23 giorni, fermenta in acciaio e matura 12 mesi in botte di primo passaggio.
Alla vista è di colore amaranto impenetrabile e vivido. Al naso frutta rossa matura e spezie: ciliegia, pepe nero, vaniglia e cannella. Si prosegue con profumi di erbe aromatiche: rosmarino, timo e maggiorana. In chiusura sentori tostati di cioccolato. Succoso in bocca, di grande struttura, masticabile. Tannino ancora scalpitante, che suggerisce di attendere ancora un po’ di tempo affinché giunga a piena maturazione. Percepibile una delicata nota boisé. Lunga persistenza su aromi fruttati e speziati.
Bordeaux
Chateau Le Clos du Notaire 2019 - Chateau Le Clos du Notaire
Ultima tappa del giro di Francia a Bordeaux. Anche in questo caso Guido ha scelto una zona meno conosciuta, Bourg e Blaye sulla riva destra della Gironda, prospicente l’Haut Medoc. Vitigno principale è il merlot.
I vigneti di Clos du Notaire beneficiano di un microclima particolare dovuto alla vicinanza dell’estuario e all’esposizione a sud. Questa posizione protegge la vite dal gelo.
I terreni sono composti principalmente da calcare, argilla, argille ferruginose e ghiaia rossa in superficie. La combinazione tra suoli ed esposizione conferisce ai vini aromi complessi di frutti neri e spezie e una certa tensione gustativa.
Il vino è costituito per l’84% da merlot, 10% cabernet franc e 6% cabernet sauvignon. Macerazione di 18 giorni, fermentazione a temperatura controllata in acciaio, maturazione differenziata: il 40% del vino matura in botte nuova e il restante 60% in vasche di cemento smaltate. Affina in bottiglia 12 mesi.
Colore rubino fittissimo e vivace. Al naso eleganti sfumature odorose di ciliegia croccante, peperone, foglia di pomodoro, liquirizia e menta. Ben presente uno sbuffo di inchiostro. L’ingresso in bocca è subito fresco, per poi essere asciugato da un tannino che diventa il protagonista in tutta la bocca. Un sorso sicuramente tenace che indica un abbinamento a piatti decisamente succulenti.
Giunti alla fine di questo tour, non resta che ringraziare Guido per essersi speso per quasi tre ore, mantenendo sempre alta l’attenzione dei partecipanti con la sua inesauribile energia.