L’eccellenza e l’eleganza secondo Maison Palmer & Co

Apertura della stagione 2023/2024 in grande stile per AIS Brescia. Insieme a Nicola Bonera siamo andati alla scoperta degli champagne della Maison Palmer & Co.

Diego de Vargas

Suggerimento musicale: Gotts Street Park, ENNY - Mountains 

Il protagonista della nostra serata di apertura della nuova stagione di eventi di AIS Brescia è la Maison Palmer & Co., importante produttore della Champagne dalle umili origini, ma dalle grandi potenzialità, in grado di proporsi sul mercato con il prodotto di oltre 400 ettari di vigneto di proprietà e con tutte le intenzioni di fare la differenza.

Un po’ di storia

Dissertando della genesi di Palmer & Co, occorre spingersi al secondo dopoguerra. A quei tempi lo scenario socio-economico non concedeva troppi spazi a espressioni prospere quali le bollicine d’oltralpe si sarebbero poi, nei decenni a venire, rigenerate. Non serve ricordare qui quanto disastroso risultò essere quel conflitto globale; la Champagne subì razzie, devastazioni, usurpazioni; quella che si approccia alla primavera del 1946 è una regione stordita dalla violenza degli eventi occorsi negli anni precedenti.

E in tempi difficili, uomini accorti e lungimiranti, sanno riconoscere la forza delle alleanze, della collaborazione, della condivisione. È il 1947 l’anno in cui sette produttori danno vita al progetto della Maison Palmer & Co, certi che insieme, le difficoltà che si troveranno necessariamente ad affrontare, potranno risultare maggiormente gestibile, certi che insieme, riusciranno a generare sinergie di successo. 

Nicola BoneraCosì la casa spumantistica si approccia ai difficili anni Cinquanta. Rigore e metodo determinano lo stile di casa Palmer. Attenzione ai particolari e unicità, accompagnano questa realtà nel boom degli anni Sessanta e Settanta, decenni in cui la Champagne più che triplica i suoi volumi, passando da circa 30 milioni di bottiglie prodotte alle oltre 100 milioni di unità. Grazie a queste spinte, le prime vigne storiche dislocate attorno alla Montagne de Reims, che vedono il pinot noir protagonista, vengono affiancate da nuovi orizzonti che traguardano la Côte de Sézanne e la Côte des Bar. Il mosaico si completa fino a raggiungere le oltre quattrocento caselle, gli ettari che ad oggi, costituiscono il patrimonio vitivinicolo di un player di assoluto rilievo.

Oltre mezzo secolo di meticolosa dedizione alla produzione di qualità hanno reso questa realtà solida, ma allo stesso tempo flessibile, in grado di fronteggiare distintamente le nuove sfide che la contemporaneità impone su tutto il mondo enoico. Innalzamento delle temperature, pluviometrie stringenti, mercati esigenti. In tutto questo Maison Palmer & Co sembra destreggiarsi sinuosamente, come una squadra affiatata, abituata a cogliere le sfide, farle proprie e migliorarsi. La chiave pare risiedere nella cuvée di tradizione ed innovazione, basi solide nella cultura secolare determinante la profondità del termine “terroir”, con un’attenzione incisiva alle tecnologie avanguardistiche, alleate nella gestione della voluttuosità dello scenario.

“Sans année”? Meglio “multi-vintage" 

Mentre Nicola Bonera, entusiasta cerimoniere della serata, séguita a dispiegare i segreti della casa vinicola protagonista, entra in gioco la squadra di servizio che, armata del “Brut Reserve sans année”, prende a tingere i calici di riflessi dorati intriganti. È tempo di una digressione sul termine “sans année”. Come sottolinea il relatore, risulta maggiormente consona la locuzione “multi-vintage”, descrittore che ritorna immediatamente una sensazione accrescitiva, di complessità, in contrapposizione al “sans”, in certi versi banalizzatore della maniacale operazione di ricerca, volta alla creazione della cuvée perfetta. Quel che può sembrare marginale, una mera attenzione semantica, è senza dubbio una svolta comunicativa se debitamente evidenziata.

Degustazione

Entriamo subito nel vivo della degustazione per meglio comprendere quanto condiviso. Ecco che l’innovazione si offre a supporto della trasparenza e della puntualità delle informazioni, offrendoci nel dettaglio i dati delle bottiglie che stiamo approcciando, tramite qr-code.

Champagne Palmer & Co - Brut Reserve s.a. - ID L22173C

Data di imbottigliamento: 11/05/2017
Data di sboccatura: 8/6/2022
Dosaggio in g/litro: 6.9
Vitigni: chardonnay 57%, pinot noir 19%, meunier 24%
Vini di riserva: 34%

Irraggia vivaci tonalità dall’oro al platino. Intrigante, la bollicina accompagna svelta una profonda complessità. Fiori di acacia maturi traboccanti polline fresco, un cesto di agrumi, dal lime più fresco al cedro maturo; ancora frutta dolce accompagnata da uno spunto di zenzero prima di presentare note di pasticceria dolce e nocciola tostata. Il sorso è ricco ed avvolgente, di ottima armonia, perfetta declinazione della trilogia ampelografica.

Champagne Palmer & Co - Extra Reserve s.a. - ID L22193C

Data di imbottigliamento: 02/07/2015
Data di sboccatura: 18/1/2022
Dosaggio in g/litro: 3.9
Vitigni: chardonnay 54%, pinot noir 30%, meunier 16%
Vini di riserva: 31%

Togli tre grammi e lo aspetti 19 mesi in più sur lattes. Magari non proprio una regola matematica ma, il risultato potrebbe portare a forzarne una dimostrazione! Di aspetto più caldo, presenta maggiore austerità olfattiva, rimandando sovente al pinot noir. Declinazioni terrose e fungine in una bocca stimolante. La freschezza riparatrice concede scene agli agrumi sferzati da anice stellato e pan di zenzero. Saporito e goloso, eterno e complesso. Elegante in chiusura, dodici minuti post-deglutizione. Prodotto wow!

Champagne Palmer & Co - Blanc de Blanc s.a. - ID L22138C

Data di imbottigliamento: 05/06/2018
Data di sboccatura: 14/12/2021
Dosaggio in g/litro: 6.9
Vitigni: chardonnay 100%

Sommessamente millesimato. Dai comuni di Villers-Marmery e Trépail.

Mise aristocratica. Perlage frenetico ma ordinato, di sottile fattura. Tra una pioggia di confetti si trova la scorza del cedro candita. Generoso il frutto, sviluppa al centro della bocca aromi di pera abate e melone bianco maturi. Grossissime difficoltà a trattenere quella parola che inizia per “M” e finisce per “inerale”… selce bagnata e spunti pietra focaia. Impreziosito da toni balsamici ci prende un po’ in contropiede in persistenza, probabilmente portati fuori strada dai primi due assaggi. Parafrasando Ron: “Vorrei assaggiarti tra due anni…".

Champagne Palmer & Co - Blanc de Noir s.a. - ID L22176C

Data di imbottigliamento: 23/01/2020
Data di sboccatura: 23/6/2022
Dosaggio in g/litro: 6
Vitigni: pinot noir 66%, meunier 34%
Vini di riserva: 32%

La batteria assume strani connotati. Questo Blanc de Noir appare maggiormente sbarazzino a confronto coi primi due calici. Saturazione del giallo timida, bolla esuberante. Naso croccante. È la visione dell’azienda che ricerca in questa referenza tutta l’espressione di freschezza e turgidità dei frutti a bacca scura (“we prefer it younger to enjoy all its freshness” riferisce M.me Le Flohic). 
Ribes rossi scoppiettanti, pompelmo rosa; tra le erbe la melissa e un po’ di pepe verde. Toni di liquirizia, bollicina graffiante e buona sapidità, per un sorso di sorprendente beva. L’importante presenza di meunier pare stondarne il finale impreziosito da cenni di grafite. L’importanza di decodificare un progetto enologico…

Champagne Palmer & Co - Grand Terroirs 2015 - ID L22161C

Data di imbottigliamento: 16/06/2016
Data di sboccatura: 15/11/2021
Dosaggio in g/litro: 6,9
Vitigni: chardonnay 50%, pinot noir 38%, meunier 12%

Apoteosi. Aspetto vivido, non tradisce cenni di maturità. Le bolle risalgono rapide il bevante, non hanno intenzione di concedere pause. Al naso un archivio di sensazioni saporifere. Ingresso agrumato e balsamico, centro bocca di tono, arancia succosa, pan brioches, marzapane, frutta a guscio. Congedo speziato in allungo cremoso e duraturo. Nota evolutiva, tra l’umami e la mela cotogna, magistralmente integrata, piacevole e coinvolgente. Elegante, potente e seducente.
Grand Terroir è la sintesi dei territori da cui ha origine la realtà attuale. Dai blasonati Grand Cru e Premièr di proprietà storica dell’azienda la rappresentazione di un’annata importante.

Champagne Palmer & Co Amazone de Palmer s.a. - ID L22845

Data di imbottigliamento: 29/05/2013
Data di sboccatura: 13/10/2021
Dosaggio in g/litro: 6.9
Vitigni: chardonnay 51%, pinot noir 49%, chardonnay 
“Solera” 18%

Brillanti dorature tutte intorno al calice. Abbassa i giri ostentando forza e profondità. Mela al forno, ananas caramellato, allegeriti da zest e nuance balsamiche. In bocca entra deciso ad occuparla in lungo e in largo. Maturo e longilineo allo stesso tempo. Pesca gialla grondante succo e spremuta di arancia navel. Mentuccia e cannella impreziosiscono le sfumature e donano leggiadria alla pasticceria cremosa. Complesso e variopinto, allunga su spunti di piccoli frutti rinfrescanti a prepararci ad un nuovo sorso entusiasmante. “È una miscela eterna, il vino vecchio educa il giovane, il vino giovane nutre il vecchio. Il principio è semplice ma richiede un grande rigore durante la vinificazione. ” Xavier Berdin, chef de cave in merito a Réserve perpétuelle.

In conclusione, un ulteriore aspetto da sottolineare è certamente il fatto che la Maison vanta il tiraggio diretto di grandi formati, fino al Nabucodonosor (15lt); fa questo perché crede nel grande potenziale evolutivo di queste favolose bottiglie. Queste imponenti opere di vetro attendono anni nelle gallerie sotterranee, a 18 metri di profondità, in cerca di raffinati equilibri e tempra lungimirante.

Mercì a M.me Charlotte De Floich, Export and Hospitality Assistant per Champagne Palmer & Co, prezioso faro illuminante di alcuni interrogativi sorti durante la degustazione e nei giorni successivi.

Un grazie a tutta la delegazione di AIS Brescia e al prossimo racconto.