L’eccellenza italiana al servizio della solidarietà
Ci sono serate nelle quali il vino è assoluto protagonista e la degustazione ci rapisce completamente. Altre, nelle quali le riflessioni sulla vita e su chi è meno fortunato di noi sono più importanti e il vino diventa uno straordinario strumento per fare del bene. È quello che è successo in AIS Milano con la serata di beneficenza per la Fondazione ARIEL.
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In AIS Milano, nel corso di una ricca ed emozionante serata, abbiamo avuto occasione di coniugare la travolgente passione per il vino italiano d’eccellenza a una concreta attività di sostegno a bambini e ragazzi affetti da disabilità neuromotorie.
Sommelier in servizio, relatori, organizzatori della masterclass solidale e partecipanti hanno devoluto in beneficenza l’intero ricavato della serata. E così, tutti noi, ci siamo resi conto ancora una volta che la solidarietà, come tutte le nostre passioni, è soprattutto condivisione e non si ferma mai allo “story telling”, al mero racconto di una realtà solidaristica, di un vino, di un calice, ma è fatta soprattutto di “story doing”, di azione concreta, di mani che stringono altre mani, di vini che irradiano sensazioni, di aiuto tangibile per chi ne ha davvero bisogno.
Fondazione ARIEL è l’esempio di come si possa fare del bene in maniera consapevole, efficace e lungimirante. Da 20 anni, grazie a una filiera virtuosa di persone e professionisti specializzati, si occupa di prestare assistenza ai ragazzi bambini affetti da disabilità motorie infantili (paralisi cerebrale, spina bifida, distrofia muscolare) organizzando attività ludiche, assistenziali e terapeutiche non solo per i piccoli pazienti, ma anche per le loro famiglie (ben 3500 sino ad ora) che assistono quotidianamente questi piccoli supereroi.
Sempre col sorriso e con grande entusiasmo il prof. Nicola Portinaro e Federica Navoni hanno raccontato la realtà di ARIEL, tra ricerca e azione sul campo. Fra le varie iniziative di assistenza e terapia vi sono la fisioterapia ludica, la musicoterapia (importante per percorsi sia di cura - aiutando risveglio ritmico e coordinazione motoria - che di avvicinamento emotivo tra pazienti e familiari) oltre ad un servizio di supporto psicologico e materiale alle famiglie. I proventi della serata sono stati devoluti al progetto Suona con me 2024, uno dei tanti percorsi di terapia riabilitativa che, attraverso la musicoterapia, verranno attivati a Milano per bambini dagli 8 mesi ai 5 anni, che oggi non possono ancora beneficiare di alcuna forma di terapia, importantissima soprattutto nei primi mesi e anni di vita.
A patrocinare la masterclass, l’ISWA - Italian Signature Wines Academy -, realtà costituita da 9 marchi storici: Fontanafredda in Piemonte, Bellavista in Lombardia, in Veneto Allegrini in Valpolicella e Villa Sandi nell’area del Prosecco, Frescobaldi in Toscana, Arnaldo Caprai in Umbria, Masciarelli in Abruzzo, Feudi di San Gregorio in Campania e Planeta in Sicilia - tutti portabandiera delle rispettive realtà regionali, che hanno creato questa società consortile per favorire la diffusione e la valorizzazione del miglior Made in Italy enoico a livello internazionale.
Il direttore Gloria Mainella ci ha parlato dei denominatori comuni delle aziende che costituiscono l’ISWA: la conduzione familiare, la storicità legata alla valorizzazione del territorio e alla riscoperta dei vitigni autoctoni, l’attenzione all’ambiente. Una firma, ISWA, che veicola non solo prodotti ma valori, in un’alleanza strategica tra icone nella produzione di grandi vini e, al tempo stesso, realtà contemporanee che mettono al primo posto la condivisione dei valori del patrimonio culturale vitivinicolo italiano.
In un caleidoscopico giro d’Italia, Sara Missaglia, con la sua travolgente passione, ci ha condotto tra nove espressioni selezionate da ISWA, una per ogni produttore, in una degustazione di prodotti molto differenti tra loro ma con l’idea di eccellenza come focus. «Noi siamo quello che facciamo ripetutamente. Perciò l'eccellenza non è un atto, ma un’abitudine», come scrisse W. Durant.
La degustazione
Il calice esprime un perlage elegante e persistente, i profumi sono estivi e fragranti: gelsomino, fiori d’arancio, pera Williams, mandorla fresca su uno sfondo vegetale di erba falciata. Il sorso è giocato su una sottile dolcezza conferita dal residuo zuccherino che ammorbidisce freschezza e sapidità apportando un equilibrio di piacevole intensità e ammiccante serbevolezza al vino. La perfetta sintesi della bevibilità estrema del Valdobbiadene Superiore di Cartizze.
Giallo paglierino di ottima vivacità con un perlage finissimo e d’interminabile persistenza. Ampi e variegati sono i profumi, che spaziano dalla frutta gialla matura (ananas, pesca nettarina) agli agrumi freschi, dal miele millefiori alla pasticceria secca, per poi culminare in toni più profondi, balsamici e gessosi. Sorso generoso e ricco, estremamente coerente con il naso, che vede come protagonista la freschezza, che sostiene e trascina un sorso sapido e di grande cremosità. Da sottolineare il potere “nettante” del vino al palato, caratteristica perfetta in abbinamento e testimone della lunga vita di questo straordinario prodotto che manterrà a lungo la sua estrema piacevolezza dando il meglio negli anni a venire.
Sfavillante dorato di squisita vivacità, naso dall’impatto intenso con sentori floreali freschi di zagara, ginestra e poi frutta: pesca gialla, papaya, ananas candito, con un finale di zenzero fresco e accenni balsamici. In bocca il sorso è verticale e, allo stesso tempo, morbido, giocato su una freschezza che supporta una struttura piena, con ritorni balsamici e vegetali.
Rubino acceso con sfumature violacee e consistenza che prelude a una grande struttura. Naso molto intenso e fragrante: rosa canina, mirtilli, amarena sotto spirito cui fanno seguito cenni di spaziatura (pepe nero) e sbuffi di grafite. Sorso caldo e fresco, dal tannino potente, un Montepulciano che esprime la natura di razza, intrinsecamente esuberante del vitigno. Debordante e giovanile.
Veste carminio con riflessi granato di ottima vivacità. Il naso apre floreale con spunti di lavanda, iris blu, violetta, seguono ciliegia in confettura, prugna, gelée di mora. Si affaccia poi la speziatura con noce moscata e pepe nero per terminare con sbuffi tostati di caffè e tabacco da sigaro. Sorso estremamente coerente con i suggerimenti olfattivi, tannino elegante che insaporisce tutte le sensazioni aromatiche che si ripropongono all’assaggio. Brunello raffinato dove vige l’equilibrio espressivo di un grande vitigno nel suo territorio d'elezione.
Granato, con riflessi aranciati, colore di ottima vivacità. Naso inizialmente sottile su spunti fruttati di fragolina di bosco, mirtillo, frutti di bosco e floreali di viola mammola e iris. Seguono pepe rosa e noce moscata. Man mano che il vino sosta nel bicchiere la complessità si dipana e apre a sentori di scorza di arancia amara essiccata, chicchi di caffè, anice stellato, liquirizia fresca e genziana. Sorso fresco e sapido con tannino succoso e saporoso che esalta gli aromi di bocca e rinforza la bevibilità. Vino austero e seducente: un aristocratico di carattere.
Il calice presenta un impenetrabile rosso granato. Il naso è di viole fresche, visciole in confettura, prugne e poi vaniglia, tabacco, liquirizia e cioccolatini after eight. Sorso votato all’intensità, il tannino aumenta la sensazione di freschezza e lascia il palato molto pulito, accompagnando una lunga persistenza aromatica.
Granato impenetrabile, consistente. Naso profondo e giocato su toni scuri di amarene in confettura, nocciola, fichi secchi, sottobosco, spezie dolci come cannella e vaniglia, tostatura di caffè, cacao amaro. In bocca ritornano la frutta secca e le spezie, il tannino è generoso e bilancia la grande morbidezza e il calore del sorso. Vino profondo e intenso.
Rosso carminio con riflessi granato. Naso ampio e di raffinata eleganza: iris, rosa, lavanda, lamponi e mirtilli in gelée, pepe rosa, cannella, cioccolato ai frutti di bosco. Sorso pieno, appagante, caldo e potente che riporta precisamente gli aromi avvertiti al naso e riempie il palato con persistenza e morbidezza, una vera e propria coccola finale. Avvolgente ed inebriante.
Si conclude così una serata ricca di emozioni sensoriali e di sentimenti, con storie di famiglie e dei loro ragazzi che vivono (anche nelle difficoltà di una mobilità limitata) con il sorriso, con la gioia della condivisione e con la certezza di avere il supporto di chi, come Fondazione ARIEL, si mette al servizio per gli altri perché, come diceva Sir James M. Barrie: «coloro che portano il sole nella vita degli altri non possono tenerlo lontano da sé stessi».