La "composta autorevolezza" del Lugana

Racconti dalle delegazioni
18 dicembre 2019

La

Ultimo appuntamento dell’anno per “Storie di Vigna” di AIS Bergamo che il 4 dicembre ha ospitato a Presezzo quattro produttori delle Cantine di Sirmione, una dinamica realtà di otto aziende aderenti al Consorzio Tutela Lugana DOC. In degustazione ben otto Lugana, dal 2007 al 2018, per dimostrare che Luigi Veronelli non sbagliava quando parlava di Lugana decennali di “composta autorevolezza”

Stefano Vanzù

Lugana…un Vino…una Terra è la sintetica definizione che compare sulla slide introduttiva in apertura della serata: stringata, certamente, ma efficace per comprendere lo strettissimo connubio fra il vino del vitigno turbiana e la terra che nutre quest’uva, la fertile pianura a sud del lago di Garda, un tempo “Lucana”, inospitale zona di boschi ed acquitrini, oggi conosciutissimo luogo di villeggiatura con un forte afflusso turistico proveniente in particolare dalla Germania.

Nunzio Ghiraldi, Produttore e Consigliere del Consorzio Tutela Lugana DOC, esordisce dedicando un ricordo al grande Luigi Veronelli, che, prima di tutti, ebbe il merito di far conoscere il vino Lugana al di fuori dei suoi confini regionali, declinandolo nelle sue varie sfaccettature e riconoscendogli in particolare una capacità di invecchiamento non comune fra i vini bianchi.

Oggi il Consorzio Tutela Lugana DOC, di cui fanno parte le otto “Cantine di Sirmione” protagoniste della serata, si occupa soprattutto di proteggere e valorizzare la denominazione (la DOC è del 1967) ed il suo vino, consorziando vari Produttori che gestiscono oltre 2300 ha di vigneti collocati in cinque comuni (Desenzano del Garda, Pozzolengo, Sirmione e Lonato in provincia di Brescia, Peschiera del Garda in provincia di Verona), con una produzione media annua di 20.000.000 di bottiglie esportate per il quasi il 70% in 66 paesi del mondo, fra i quali primeggia ovviamente la Germania; troverete però il Lugana DOC anche in Giappone, USA, Russia ed Australia.

Anche se il disciplinare di produzione prevede la presenza di vitigni complementari a bacca bianca, purché non aromatici, per una quota del 10%, oggi i produttori della zona tendono a fare i loro Lugana esclusivamente con uva turbiana in purezza, declinandolo in ben cinque diverse tipologie: il Lugana base, il Superiore, la Riserva, la Vendemmia Tardiva e lo Spumante. E’ interessante notare che il 90% dei Lugana d’annata è fermentato solo in acciaio ma questa lavorazione non fa perdere nel vino l’identità del frutto, e un buon Lugana può essere consumato tranquillamente anche dopo 4 - 5 anni dall’imbottigliamento anche se qualche fortunato ha potuto gustare dei Lugana ancora ottimi dopo 20 anni.   

I terreni della DOC Lugana sono composti in maggioranza da argille bianche e calcari, di origine morenica e di natura sedimentaria, ed è proprio l’argilla che dona ai Lugana (in particolare quelli dell’entroterra compreso tra Desenzano, Sirmione, una parte del comune di Pozzolengo e Peschiera) una riconoscibile mineralità ed un sentore salmastro di alga che abbiamo riconosciuto in vari vini della nostra degustazione.

Il terreno argilloso, coriaceo e difficile da lavorare, soffre molto un eventuale mancanza di acqua che, facendo seccare la terra, danneggia gravemente la turbiana e pertanto è consentita l’irrigazione di soccorso.

Parente stretto del trebbiano di Soave - vitigno geograficamente non lontano, i cui vigneti però poggiano su un altro tipo di suolo, di origine vulcanica e non morenica - l’uva turbiana è stata per lungo tempo ritenuta una “cugina” del verdicchio dei Castelli di Jesi; tuttavia gli ultimi studi in materia hanno dimostrato che si differenzia da quello per caratteri aromatici propri, oltre che da un punto di vista fenologico, agronomico ed enologico. 

La degustazione ci permette di apprezzare ben otto vini diversi di tutti i Produttori Lugana DOC riuniti sotto l’etichetta “Le cantine di Sirmione”:

Lugana Don Lorenzo della Grillaia 2018 - 13% vol.

Acidità, mineralità e sapidità sono le principali caratteristiche di questo bianco che ben rappresenta la tipologia dei Lugana dell’area di Sirmione. Si presenta con un bel giallo paglierino intenso con lievi riflessi verdolini ed è consistente, intenso e complesso. Al naso è fine ed elegante offrendo un bel mix fra floreale e fruttato di frutta matura. In bocca accenna un leggero sentore amabile ed una rotondità, che lo rendono gradito al gusto dei numerosi turisti tedeschi che frequentano le sponde del Garda, ma è comunque evidente la nota sapida che prolunga la persistenza al palato. Un vino piacevole e ancora giovane, con un equilibrio fra durezze e morbidezze ancora incerto che comunque migliorerà nel tempo.     

Lugana Sirmio 2018 - Az. Agricola Sgreva - 13% vol.

Chiara Perego, enologa di Sgreva, ci racconta l’Azienda per cui lavora, che produce circa 120.000 bottiglie in un anno di cui 100.000 di Lugana su tre tipologie tutte 100% turbiana (Eufrasia, Liber e Sirmio): il Sirmio in degustazione è realizzato utilizzando il 70% uve della zona di Sirmione e il 30% uve di Pozzolengo per ottenere un buon compromesso fra salinità e freschezza. Color giallo paglierino, all’olfatto è intenso, fine, complesso, floreale, fruttato di pesca, frutta tropicale, agrume, con un finale di litchi al palato. Un vino “easy” e snello, pronto, da ben abbinare con primi piatti a base di verdure o di pesce.    

Lugana Sant’Onorata 2017 Nunzio Ghiraldi - 14,5% vol.

Un vigneto vecchio di 60 anni con i grappoli selezionati già in vigna e raccolti quasi surmaturi, pigiatura soffice, fermentazione lenta e lunga in acciaio, 5/6 mesi di batonnage, niente legno e sei mesi in bottiglia donano a questo Sant’Onorata un colore giallo paglierino compatto ed un naso intenso e complesso, con iniziali sentori di acqua salmastra che evolvono in fiori gialli come la mimosa e il dente di leone, che inerbisce i filari del vigneto. Al palato è secco, piuttosto morbido, ben presente la caratteristica sapidità che non copre le note di liquirizia, cardamomo e spezie.  

Lugana Brolettino 2017 Cà dei Frati - 13,5% vol.

Cà dei Frati è una storica e conosciutissima Azienda della Lugana che, nonostante gli importanti volumi produttivi, dell’ordine di 3.000.000 bottiglie l’anno, è riuscita a mantenere grande qualità nei suoi vini. Il Brolettino è giallo paglierino compatto, olfattivamente intenso ed abbastanza complesso, fine, floreale di fiore di pesco, fruttato di cedro e bergamotto, minerale e ci offre un profumo molto “didattico” per identificare un Lugana tipico. Pronto e ben fatto, presenta in bocca la sapidità caratteristica dei Lugana di quest’area, sapidità che allunga la persistenza gusto-olfattiva del vino.

Lugana Capotesta 2016 Cascina Maddalena – 13,5% vol. 

Elisa Zordan rappresenta Cascina Maddalena, la più piccola Azienda del Lugana che coltiva 4 ha di vigneti, situati a circa 500 mt in linea d’aria dal lago di Garda, ottenendone ogni anno 30.000 bottiglie di cui 25.000 di Lugana Capotesta e 2400 di Spumante. L’Azienda utilizza dal 2017 il tappo “stelvin” a vite su tutta la produzione (ad eccezione dello Spumante), una chiusura neutra dal punto di vista organolettico che consente anche una drastica riduzione dei solfiti aggiunti all’imbottigliamento. Il Capotesta fermenta un mese a 16 °C con lieviti indigeni, fa un anno di batonnage sulle sue fecce fini ed affina ancora un anno in bottiglia. Colore giallo paglierino tipico di un Lugana, al naso è intenso, fine ed abbastanza complesso con profumi ben definiti di alga (il tipico sentore salmastro di questi Lugana), nespola, mandorla amara; al palato si rivela equilibrato con la presenza dell’usuale sapidità accompagnata da una freschezza piena e persistente.    

Lugana Riserva del Lupo 2016 Cà Lojera - 14% vol. 

Storica Azienda della famiglia Tiraboschi, coltiva circa 18 ha di vigneti nella zona del Lugana. La Riserva del Lupo si presenta di colore giallo paglierino compatto ed all’olfatto è fine, intenso e complesso con sentori di confetto, pralina alla mandorla, bergamotto, cedro in appassimento ed una sfumatura di pompelmo rosa. In bocca è fra il pronto ed il maturo, comunque equilibrato, lungo e persistente, con note speziate che diventano poi più calde.

Lugana I Calmi 2015 Emilio Pasetto - 14% vol. 

Di fatto una Riserva, prodotto con le uve del vigneto più vecchio dell’Azienda, I Calmi ha un colore giallo paglierino ma senza le sfumature verdoline presenti in molti suoi “fratelli” ed è intenso, fine e complesso offrendoci ancora al naso il richiamo al salmastro di questi vini ma anche una nota di amaretto intesa come evoluzione della mandorla dei Lugana più giovani accompagnata da un sentore di smalto. Fresco, leggermente meno sapido degli altri Lugana degustati, è un vino equilibrato e di corpo. 

Lugana Superiore Antico Vigneto 2007 Corte Anna - 14% vol. 

Una produzione di circa 5000 bottiglie e non tutti gli anni per un vino che affina 18 mesi in acciaio sulle fecce fini. Colore giallo paglierino intenso, lucente e compatto con sfumature dorate, all’esame olfattivo avvertiamo suadenti note di agrumi canditi, di magnolia, pesche gialle sciroppate e miele. Al palato è fresco, sapido anche se meno dei Lugana più giovani, armonico e molto persistente.