La Delegazione Ais Monza e Brianza si racconta

È la delegazione più giovane della Lombardia, ma anche quella più fertile con i suoi 500 associati nel giro di soli 5 anni. L’AIS Monza e Brianza, nata all’ombra del capoluogo lombardo, anno dopo anno, mese dopo mese e soprattutto corso dopo corso sta crescendo con un profilo ben definito, con un’identità territoriale forte e accogliendo tra le sue fila soprattutto donne e giovani under 35.

Paola Brambillasca

Sergio Bassoli - Delegato Ais Monza e BrianzaTutto frutto del lavoro dei Sommelier del direttivo, guidato dal delegato Sergio Bassoli, che conducono l’associazione come fosse uno dei loro locali. E l’atmosfera che si respira nelle riunioni di lavoro, che sono perlopiù cene tra amici, è proprio quella che si vive nelle grandi famiglie. Seduti intorno al tavolo nell’accogliente casa in Brianza di Sergio, tra una portata e l’altra cucinata dalla moglie chef Elena D’Ercole, si discute degli obiettivi, delle iniziative e delle novità della delegazione. Perché, si sa, le riunioni più proficue sono quelle fatte con le gambe sotto al tavolo. “Siamo nati come i fratelli minori della grande Milano” spiega il Delegato Sergio Bassoli “ma con un lavoro congiunto siamo riusciti a creare una nostra struttura, una nostra identità e una riconoscibilità della sigla AIS tra la gente. Abbiamo l’occasione di poter crescere insieme alla nostra nuova Provincia, nata ufficialmente solo un anno e mezzo fa. In questi ultimi mesi abbiamo infatti incontrato gli amministratori del territorio per presentare la nostra realtà associativa, mettendoci a disposizione per eventi, iniziative e manifestazioni in grado di far crescere il turismo e le peculiarità della nostra terra. Il messaggio è stato accolto e abbiamo infatti già iniziato a collaborare a dicembre con un evento benefico proprio presso la Villa Reale e stiamo pensando alla creazione di mini corsi di avvicinamento al vino da proporre agli enti locali”. La Brianza, con i suoi 800 mila abitanti e i 55 Comuni, rappresenta, nonostante la crisi degli ultimi due anni, la terza area in Europa per produttività. Una zona strategica, ricca di cultura, di piccole e medie imprese soprattutto a conduzione famigliare, accomunata dal desiderio di crescere. “Abbiamo la fortuna di vivere in una delle maggiori aree economiche europee che sta mostrando una grande passione per il vino e l’enologia. La Brianza” continua Bassoli “sta infatti puntando sulle peculiarità enogastronomiche come cavallo di battaglia per un rilancio turistico. La Camera di Commercio ha ultimamente valorizzato alcuni prodotti tipici come il farro e il dolce pan tranvai per promuovere il marchio del Made in Brianza in Italia e soprattutto in Europa. Noi, come associazione, abbiamo deciso di sposare questa strategia che si è mostrata vincente in tante altre aree d’Italia. Un modo di comunicare il territorio che fa bene a tutti, agli enti pubblici, ai ristoratori e alla nostra associazione, che ha la possibilità di uscire dalle enoteche e di andare tra la gente con eventi e iniziative”. Insieme al numero di imprese, in Brianza cresce in modo costante anche il numero di ristoranti e di enoteche aperte soprattutto da giovani imprenditori.

Delegazione Ais Monza e Brianza

Segno evidente dell’importanza, anche economica, che questa passione comporta. Di pari passo stanno aumentando in modo esponenziale il numero di iscritti ai corsi. Sono soprattutto appassionati del settore che voglio approfondire la loro conoscenza del mondo del vino. L’obiettivo per il prossimo biennio è quello di puntare l’attenzione sui professionisti del mondo della ristorazione con corsi strutturati apposta per le loro esigenze. “I nostri corsi, curati da Fabio Mondini” continua Sergio Bassoli “registrano sempre il tutto esaurito, ma c’è da dire che la maggior parte dei corsisti sono persone che lavorano in settori che poco hanno a che vedere con l’enologia e il mondo della ristorazione. Il passo successivo, quello per cui stiamo lavorando in questo momento, è quello di coinvolgere maggiormente camerieri, proprietari di locali, barman, chef. Pensiamo infatti a corsi in orari pomeridiani, con un costo agevolato per tutti gli addetti ai lavori nel settore della ristorazione”.

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