Malvazija Istarska. Identità istriana

AIS Monza e Brianza, insieme alla preziosa collaborazione di Gabriele Merlo, ci ha offerto questa sera la possibilità di degustare l’espressione croata della malvasia istriana, vitigno che sembra aver trovato sull’omonima penisola la sua collocazione ottimale.

Rocco Brucoli

Le origini della malvasia risalgono attorno al XIII secolo: nella città portuale di Monemvasia, nel Peloponneso, i mercanti veneziani cominciarono a commerciare i vini del luogo (ottenuti come blend dei vitigni locali) dapprima a Creta, quindi in Italia, Spagna, Portogallo e, in generale, nel bacino del Mediterraneo creando, in un certo senso, un brand - la malvasia – identificativo dei vini provenienti da quella zona del Peloponneso. 

Brand che, successivamente, fu associato anche a vini provenienti da altre zone del Mediterraneo in cui i veneziani avevano impiantato i vitigni greci per ottenere un prodotto dalle caratteristiche simili. Il nome si diffuse al punto da essere citato da diversi scrittori nel corso dei secoli: il coppiere del Papa Sante Lancerio, Martin Lutero, William Shakespeare, Ippolito Nievo e Thomas Mann, per citarne alcuni. 

Oggi la malvasia è diffusa soprattutto in Grecia (ottenuta anche aggiungendo aidani, assyrtiko e athiri), Italia, Spagna (famose quelle delle isole Canarie, della Catalogna, della Rioja, della Navarra, di Valladolid, di Zamora e Murcia) e Portogallo (malvasia branca de São Jorge e malvasia fina).

La malvasia istriana, nello specifico, occupa 1554 ettari in Croazia, 915 in Slovenia e poco meno di 300 in Friuli Venezia Giulia. 

Caratteristiche ampelografiche e sensoriali

La malvasia istriana (geneticamente imparentata con la malvasia delle Lipari) presenta un grappolo di medie dimensioni, cilindrico, abbastanza compatto e spesso alato. L’acino è di media grandezza, sferoidale, con buccia pruinosa dal colore giallo-verde. Il germogliamento è medio-tardivo, la maturazione è attorno a fine settembre. Preferisce terreni compatti, calcarei e marnosi ricchi di magnesio; il clima deve essere ventilato e asciutto. Le forme di allevamento devono essere espanse e la potatura lunga.

Al naso tipicamente presenta sentori di albicocca, ananas, agrumi, acacia, biancospino, menta, mandorle e miele. Al palato è fresco, sapido e caldo. La morbidezza si fa più evidente con l’invecchiamento.

L’Istria

Penisola triangolare di 3600 km2 compresa tra il golfo di Trieste a ovest, il golfo del Quarnaro a est e le Alpi Giulie e Dinariche a nord, l’Istria si divide tra Italia, Slovenia e Croazia. Il clima è mediterraneo sulla costa e continentale all’interno per effetto dei venti freddi provenienti dalle alpi. Le estati sono lunghe e secche, gli inverni solitamente miti. Le piogge si concentrano soprattutto in autunno e inverno, mentre le ore di sole annue sono 2400 (a titolo di riferimento è la stessa media della Campania). Elevate le escursioni termiche. Da un punto di vista geologico ci sono tre principali divisioni: l’Istria bianca a nord (con prevalenza di rocce calcaree), l’Istria gialla o grigia nella parte centrale (con presenza di rocce sedimentarie, argilla, marne, arenarie e flysch) e l’Istria rossa nelle zone costiere (contraddistinta da uno strato di terra rossa argillosa poggiato su rocce calcaree). 

La degustazione

Malvazija Istarska 2023 – Benvenuti

L’azienda Benvenuti è stata fondata nel 1946 a Kaldir, vicino a Motovun. La prima annata con il nome dell’azienda è del 2003. Conta 22 ettari vitati su terra bianca.
Il vino deriva da uve che si trovano tra i 140 e i 400 metri s.l.m. su terreni argillosi e calcarei con presenza di flysch. La vendemmia avviene a fine agosto, segue diraspatura, pressatura e fermentazione in acciaio a temperatura controllata per un mese. Il vino sosta sulle fecce fini per altri cinque mesi, quindi in bottiglia per un mese.

Di colore paglierino scarico, alla prima olfazione sembra di avere sotto il naso un sauvignon, con prevalenza iniziale di note vegetali: menta e asparago. In seguito profumi di biancospino e fiori di acacia, seguiti da frutta bianca (pesca), frutta tropicale e banana ancora acerba. Infine una chiara nota gessosa.
In bocca la prima percezione è la sapidità; volendo fare riferimento alla nuova scheda, il vino è saporito. Notevole anche la freschezza che sposta quindi le percezioni maggiormente sulle durezze. Torna al palato la parte vegetale e minerale. Si evidenzia un leggero pizzicore finale sulla lingua. Si abbina a un branzino al forno.

Malvazija Istarska Gran Malvazija 2021 – Coronica

Azienda fondata nel 1992 vicino a Umago, leader della rinascita enologica istriana. Venti ettari vitati situati su terra rossa. Oltre alla malvazija, sono coltivati il teran e alcuni internazionali. Le uve si trovano a circa 60 metri s.l.m. piantate su argilla rossa. Il vino è una selezione delle migliori vigne, la vendemmia è manuale. Si effettua una criomacerazione di 6-12 ore, poi pressatura soffice e fermentazione in acciaio. Affina sempre in acciaio per 16-18 mesi, quindi 6 mesi in bottiglia.

Giallo paglierino di media intensità, al naso grande eleganza: emergono note floreali di acacia, biancospino, seguite da frutta matura (pesca nettarina e albicocca), mandorla, fieno, paglia, croccante al caramello (profumo che si farà più evidente con lo scaldarsi del vino). In bocca ha meno incisività del precedente, denotando maggiore morbidezza e calore. Non manca comunque la sapidità. La Gran Malvazija si può accompagnare a carni bianche o con un piatto di fuži, pasta tradizionale croata, al ragù bianco.

Malvazija Istarska Alba Antiqua 2019 – Matošević

Ivica Matošević iniziò a produrre vino nel garage di casa a Krunčići nel 1996, acquistando uve da tutta l’Istria. Nel 1998 il suo chardonnay Anima vinse il premio come miglior vino bianco di Croazia. Oggi gestisce 10 ettari di proprietà, più altri 15 in affitto.
Le vigne da cui si ottiene questo vino si trovano a 250-300 metri s.l.m., esposte a E-SE, piantate su suolo calcareo con flysch. La vendemmia è svolta a mano a metà settembre, segue pressatura e macerazione di 48 ore. La fermentazione è in acciaio, quindi il vino viene trasferito in botti di acacia per 12 mesi di affinamento, più altri 6 mesi in bottiglia.

Il colore è ancora paglierino, molto più intenso dei precedenti, con riflessi dorati. Al naso fiori di acacia, gelsomino, glicine, fiori di arancio, albicocca matura, mandarino e verbena.
L’ingresso in bocca manca un po’ di intensità iniziale, salvo poi aprirsi e rivelare un bell’equilibrio tra morbidezza, freschezza e sapidità. Il finale richiama il miele, l’albicocca, la mandorla e la nocciola. Si abbina bene a pesce di mare con salse in accompagnamento, ma anche con l’istarski sir, tipico formaggio croato.

Malvazija Istarska Santa Lucia 2017 – Kozlović

L’azienda nacque nel 1904 con un ettaro di vigna. Nel 1987 uscì la prima bottiglia di Malvazija. Oggi è guidata dalla quarta generazione della famiglia Kozlović, contando su 30 ettari vitati.
La vigna Santa Lucia, da cui viene prodotto il vino, risale al 1961, si trova a 240 metri s.l.m. ed è esposta a sud-ovest. Il suolo è argilloso-calcareo con flysch. La vendemmia manuale avviene a fine agosto, seguono 5 giorni di criomacerazione, la pressatura e la fermentazione in legno. Affinamento in botti grandi per 12 mesi, quindi in acciaio per 4-8 mesi e 5 anni in bottiglia.

Il vino si presente di un colore dorato brillante. Al naso: glicine, gelsomino, mango, ananas maturo, passion fruit, foglia di ortica e mandorla. In bocca di grande struttura e morbidezza. Il vino è sapido e lungamente persistente, con un piacevole finale ammandorlato. Si intuisce che siamo difronte a un grande vino con un lungo potenziale di invecchiamento.
Può essere abbinato alla rana pescatrice, ai tagliolini al tartufo bianco, ma anche a un filetto di maiale o una faraona ai funghi.

Malvazija Istarska Sv. Jakov 2020 – Clai

Il fondatore Giorgio Clai ha deciso di tornare in Istria dopo aver vissuto a lungo in Italia, fondando nel 2001 l’azienda con l’intento di produrre vini naturali. Oggi possiede 10 ettari vitati e 5 a uliveto. Il vigneto Sveti Jacov ha 42 anni e si trova su un suolo marnoso-argilloso esposto a sud-ovest. La vendemmia avviene a fine settembre, cui segue la diraspatura e la macerazione sulle bucce per 3-4 mesi. La fermentazione è spontanea in tini aperti. Affinamento in botti grandi per 24 mesi.

Alla vista si presenta dorato intenso, quasi ambrato. Al naso erbe aromatiche (timo, rosmarino e salvia), poi albicocca, pesca, miele di acacia, mandorla, nocciola, cioccolato bianco, croccante al caramello e noce. In bocca freschezza e sapidità; l’alcol si sente, ma è ben gestito. Si avverte una lieve presenza di tannino. Finale di albicocca e erbe aromatiche. 
Abbinamento consigliato con grigliata di maiale, oppure formaggi stagionati.

Malvazija Istarska Amfora 2020 – Kabola

La famiglia Markežič si occupa di vino dal 1891. Nel 2004 viene fondata la cantina Kobola. Gli ettari vitati sono 20 in regime biologico. Le uve si trovano a 250 metri s.l.m. su suoli calcareo-argillosi con flysch, esposti a sud-ovest. La vendemmia manuale avviene a inizio settembre, segue macerazione per 6-7 mesi in anfore di terracotta di 20 ettolitri. La fermentazione è spontanea. Affinamento di 12 mesi in botti di Slavonia e un anno in bottiglia.

Giallo paglierino intenso, al naso si mostra più timido del precedente. Emergono note terrose, eucalipto, mela, pera, pesca, timo, frutta secca e pepe bianco. In bocca non c’è, invece, alcun accenno di timidezza: grande intensità e struttura. Sapido e caldo, con un leggero tannino. Di lunga persistenza speziata.

Misal Istra Brut – Misal

Điordano Peršurić ha iniziato nel 1980 a lavorare sulla spumantizzazione, diventata nel tempo il core business dell’azienda. Dal 2015 la gestione è affidata alle figlie.
I vigneti si trovano tra 100 e 200 metri s.l.m., su suolo argilloso con componente marnosa. Assemblaggio di tre annate diverse: 2009 fermentazione in acciaio e botti di rovere per 6 mesi, 2010 macerazione a freddo di 7 giorni, 2011 fermentazione e affinamento in acciaio. Minimo 9 anni sui lieviti e 3 anni in bottiglia dopo la sboccatura.

Colore dorato brillante, con una bollicina fine e persistente. Al naso crema pasticcera, creme brulè, caramello, tabacco, cioccolato bianco, caffè. In bocca l’effervescenza si fa sentire, ma non infastidisce, anzi. Fresco, di grande struttura con un finale al caffè e caramello.
Spumante da abbinare a tutto pasto.

Olio EVO monovarietale Oio Vivo Vodnjanska Buža - Oleum Maris

L’olio varietale Buža è un olio limpido di un bel color dorato; si presenta al naso con note vegetali (foglia di pomodoro) e fruttate. Caratterizzato da un gusto equilibrato tra amaro e piccante con una nota di agrumi. Si sposa bene con il pesce, le insalate di pollo e la frittata con erbe aromatiche, ricotta fresca e pomodori.

Olio EVO monovarietale Oio Vivo Istarska Bjelica - Oleum Maris

L’ Istarska Bjelica è di un bel colore verde dorato. Al naso profumi di carciofo, asparagi selvatici e rucola. In bocca risulta decisamente piccante e erbaceo. Perfetto per una bistecca.

Un grande ringraziamento a Gabriele Merlo per averci fatto scoprire, attraverso una selezione davvero accurata e varia, l’eccellente livello della malvasia istriana croata.