Nahe: le suggestive declinazioni del Riesling

Con la piacevole guida di Nicoletta Dicova, ambasciatrice in Italia dei produttori VDP, andiamo alla scoperta della regione del Nahe e della sua incredibile ricchezza di terroir.

Sara Passerini

I produttori VDP

VDP sta per Verband Deutscher Prädikats und Qualitätsweingüter, la più antica associazione di produttori dell’eccellenza enologica tedesca. Fondata nel 1910, rappresenta le 201 migliori aziende provenienti da tutte le 13 regioni vitivinicole del paese, la cui filosofia è tutta centrata sulla qualità, intesa come valorizzazione del vigneto e del terroir. L’obiettivo è quello di proporre vini genuini, marcati dalla propria origine - vitigni tradizionali e rispetto di zone e terreni -, e dalla scelta di pratiche green; inoltre, entro il 2025, ogni azienda VDP dovrà certificare la propria sostenibilità.

Il sistema qualitativo della VDP è piramidale e prevede quattro livelli con requisiti specifici in termini di rese e vitigni ammessi; i vini di ogni categoria possono essere secchi o dolci. Nel sistema della regolamentazione scelta e accolta dagli stessi produttori VDP i vigneti vengono classificati in gran parte basandosi sulle classificazioni antiche. I quattro livelli sono: VDP GUTSWEIN alla base della piramide; seguono i VDP ORTSWEIN, vini provenienti da vigneti selezionati, che corrispondono a grandi linee al livello dei village in Borgogna, le cui rese massime sono 75 hl/ha. Seguono poi i VDP ERSTE LAGE, una sorta di Premier Cru (mantenendo il parallelismo borgognone): si tratta di vini che provengono da vigneti di primissima categoria, le cui rese massime permesse sono di 60 hl/ha, i vitigni permessi sono limitati e stabiliti di regione in regione in base alle tradizioni e alle caratteristiche locali. Infine, alla punta della piramide qualitativa troviamo i VDP GROSSE LAGE®, corrispondenti ai Grand Cru, che hanno rese massime di 50 hl/ha, pochi vitigni consentiti, un monitoraggio severo e un'apposita commissione d’assaggio che li valuta e ne certifica la qualità.

Nahe

La regione del Nahe è situata nella Germania occidentale, quasi racchiusa tra Mosella e Valle del Reno. Conta poco più di quattromila ettari di vigna e sono presenti sul territorio 9 aziende VDP che coprono circa 550 ettari vitati. Nonostante sia una regione piuttosto piccola, sia a livello qualitativo che stilistico si rivela molto interessante: sembra trovare un equilibrio tra la verticalità della Mosella e il corpo e la struttura dei vini della Valle del Reno.

Il clima è generalmente piuttosto fresco, alcuni vitigni godono di un microclima speciale e più caldo per la vicinanza del fiume Nahe. I vigneti, storicamente, hanno orientamento ovest-sud/ovest, soprattutto per evitare gelate o maturazioni parziali. Oggi, causa cambiamento climatico, questo aspetto ha meno importanza. I produttori del Nahe non si lamentano degli effetti del surriscaldamento ma, anzi, notano un innalzamento della qualità media delle vendemmie che in passato pativano inverni particolarmente freddi e frequenti gelate primaverili. Preoccupa invece l’alternanza di piogge estreme (per quantità e violenza) e siccità, segno inequivocabile dell’imprevedibilità metereologica e pericolo evidente per il futuro.

La zona è collinare, i vigneti sono coltivati per lo più nei pressi del fiume Nahe e dei suoi tributari, il riesling è l’uva più coltivata e per i produttori VDP si aggira attorno al 55% mentre la rimanenza vede le varietà borgognone pinot bianco, grigio e nero. I rossi restano piuttosto marginali.

A contraddistinguere il territorio c’è la scelta di produrre vini secchi e solo il 5-10% della produzione è con predicato. Tra questi i Kabinett sono particolarmente interessanti, come vedremo anche in degustazione: grazie all’acidità e alla salinità che li caratterizzano ne nascono prodotti eccezionali. La vera particolarità del Nahe sono i suoli e la loro incredibile diversità: sono documentati 185 tipi di formazioni geologiche diverse. Tra i più diffusi troviamo terreni vulcanici, argillosi, ardesie, terreni calcarei, arenarie, scisti nere, blu e verdi, e tutto questo a distanza di pochi metri, spesso nello stesso vigneto. Questi terroir diversi marcano i vini in modi straordinari, da scoprire etichetta dopo etichetta.

La degustazione

La degustazione viene divisa in quattro flight, così da avere una panoramica completa della versatilità del vitigno nella incredibile sfaccettatura di terroir che caratterizza la zona del Nahe.

Flight 1

GOLDLOCH Riesling Brut Nature 2013| VDP.SEKT.PRESTIGE® - SCHLOSSGUT DIEL
92 mesi sui lieviti, titolo alcolometrico volumico 12%
 
Colore dorato, naso fresco e ricco di suggestioni: tracce citrine e leggeri accenni di petrolio, mela verde, una soffusa dolcezza. Bocca strutturata, molto acida e cremosa allo stesso tempo, aromi di sottobosco e lunghezze vegetali. Al secondo olfatto prevale l’agrume e il frutto maturo. Ha corpo e acidità; è certamente uno spumante diverso dai soliti.
 

Flight 2

Dorsheim Riesling dry 2021| VDP.ORTSWEIN - JOH. BAPT. SCHÄFER
scisti
 
Zweistrom Riesling dry 2022| VDP.ORTSWEIN - KRUGER-RUMPF
terreni di quarzite
 
Niederhausen Riesling dry 2021| VDP.ORTSWEIN - ESTATE H. DÖNNHOFF
roccia vulcanica erosa, porfiro e melafiro
 

A confronto tre Riesling giovani, con uve che nascono da diversi terroir: scisti, porfidi e quarziti. All’assaggio le differenze danno già grandi soddisfazioni e fanno comprendere le potenzialità, i limiti, il carattere che un luogo può trasmettere a un vino. Dagli scisti nasce un Riesling particolarmente simpatico, semplice e dalla beva pericolosa, un tipo pungente e solare; dai terreni di quarzite nasce un Riesling che ci stupisce per il carattere floreale e per l’opulenza odorosa che comincia col fiore e si fa via via balsamica. Il terzo, che nasce da terreni vulcanici, regala la tanto discussa mineralità: al palato dice sale, al naso dice spezia e pietra.

Flight 3

2020 | KUPFERGRUBE Schlossböckelheim Riesling 2020 | VDP.GROSSE LAGE® - SCHÄFER-FRÖHLICH
ex-miniera di rame e terreno vulcanico
 
2016 | HALENBERG Monzingen Riesling 2016 | VDP.GROSSE LAGE® - EMRICH-SCHÖNLEBER
scisti blu, quarzite
 
KUPFERGRUBE Schlossböckelheim Riesling 2017 | VDP.GROSSE LAGE® - GUT HERMANNSBERG
roccia vulcanica eruttiva ricoperta da ardesia carbonatica, melafiro
 

Nel terzo flight la qualità si alza, i tre campioni sono tutti Grosse Lage®. Il primo vino soffre un po’ di riduzione, lo aspettiamo, ci torniamo, solo dopo parecchio tempo ci regala una bocca potentissima saporita e acida, tutto un muscolo potente e irrefrenabile. Il secondo vino, guarda caso, torna la quarzite e ci inebria con un naso che racconta assai di fiori e spezie, del sole pieno e della rigidità dell’inverno, degli anni passati e della voglia di farsi assaggiare, al palato si spalanca e saluta con toni di menta e limone. Il terzo vino è fantastico, così fresco che sa di giovinezza, un’aria mentolata, una frutta quasi acerba e poi invece un palato scioglievole, oleoso, salato, lunghissimo; uno di quei vini che richiede tempo, ma che ha tanto da dire.

Flight 4

2022 | FELSENECK Wallhausen Riesling Kabinett 2022 | VDP.GROSSE LAGE® - PRINZ SALM
scisti verdi - zucchero residuo 61,3 g/L
 
2020 | BASTEI Traisen Riesling Auslese 2020 | VDP.GROSSE LAGE® - DR. CRUSIUS
riolite - zucchero residuo 133 g/L

 

Gli ultimi due vini, la cui vendita è riservata alle aste, ci portano altrove. Difficile in tanta sostanza capire il terreno, meno complicato abbandonarsi alle sensazioni, ascoltare, interrogare con gentilezza il calice e mettersi in preghiera. Il Kabinett narra di laghi, di pietre bagnate, di frutta fresca con un naso che non irrompe ma sussurra moltissime cose; la beva è confortevole e rassicurante. Ha tutto: è fresco, è dolce, è persistente, è salino. L’Auslese ci regala un’esperienza diversa: cenni di botrite, concentrazione di frutta secca, albicocche, fichi, zafferano, erbe essiccate (tante!); poi un palato che si fa spezia e materia, un intreccio di sapori tostati e maturi, sferzante nel sale, dolce senza mai stancare.

La serata si conclude in collegamento online con i produttori, qualche domanda dalla sala, risposte gentili, i complimenti di tutti per gli incredibili vini. Un grazie speciale a Nicoletta Dicova, ambasciatrice della VDP e abile oratrice. Prosit!