Riesling alla cieca

Racconti dalle delegazioni
26 febbraio 2013

Riesling alla cieca

Il Riesling è stato protagonista della degustazione alla cieca che ha riunito Mercoledì 20 febbraio presso il ristorante Capovolto di Misinto tanti appassionati e amici di AIS Monza e Brianza che si sono ritrovati per una serata guidata da Luca Bellani dell’azienda Ca’di Frara di Mornico Losana, in Oltrepò Pavese, uno degli interpreti di spicco del Riesling di questo areale.

Carolina Selva

Ais Monza - Serata RieslingIl Riesling è un vitigno che occupa un posto d’eccezione nel panorama ampelografico internazionale per la sua originalità, la sua spiccata identità che lo lega indissolubilmente a zone d’eccezione e per la sua “aristocrazia”.

Con grande simpatia e dinamismo, Luca ci ha introdotti alle caratteristiche fondamentali del Riesling, un vitigno che ha percorso la storia della viticoltura. Di Riesling si inizia a parlare, infatti, nel 1400. Partendo dalla Germania, si è diffuso in Alsazia e in Austria fino ad arrivare in Italia e in particolare in Oltrepò dove è certo sia stato introdotto durante l’occupazione austro-ungarica della Lombardia. In Germania, dove raggiunge punte d’eccellenza, si contano 27.000 ha di Riesling, in Alsazia 2.200 ha e in Italia l’area vitiviticola coltivata a Riesling raggiunge 2.700 ha, di cui 1500 ha si trovano proprio in Oltrepò Pavese, senza dubbio una zona d’elezione per questo vitigno, tanto da portare alla costituzione dell’associazione “Valle del Riesling Oltrepò”, nata con l’intento di valorizzare un microterritorio e come riconoscimento di una zona storicamente vocata alla coltivazione di questo vitigno. Il Riesling è un vitigno che trova il substrato ottimale per la sua crescita in terreni poveri di sostanze organiche come quelli della Mosella in Germania, dove la matrice principale del terreno è l’ardesia e caratteristiche analoghe le ritroviamo in terra oltrepadana, con un terreno tipicamente gessoso. Questi terreni, insieme a marcate escursioni termiche tra giorno e notte, garantiscono un’alta qualità delle uve unitamente all’esaltazione del profilo aromatico e ad una spiccata acidità. Quell’acidità che del Riesling è la caratteristica primaria, fondamentale per un giusto bilanciamento del residuo zuccherino, altra caratteristica dei Riesling più noti, oltre ad offrire un’assoluta garanzia del favoloso potenziale di invecchiamento dei vini ottenuti da quest’uva. Terminata la discussione prelimare, siamo passati alla parte della serata dove tutti i partecipanti si sono messi alla prova con la degustazione di cinque Riesling e si sono cimentati nell’impresa del riconoscimento della zona d’origine. I cinque vini in degustazione erano tutti Riesling Renano ed avevano la seguente provenienza: Germania, Alsazia, Austria e due Italiani. A cominciare dalla mescita del primo Riesling la sala si è animata e le singole riflessioni individuali sono state seguite da piacevoli e costruttivi scambi di valutazioni. Alla fine della degustazione dei cinque Riesling, ogni partecipante ha indicato la propria scelta in merito all’associazione dei vini serviti con la zona di provenienza, e al termine è stato proclamato il vincitore, in questo caso una Signora, collega di AIS Monza e Brianza, che ha identificato correttamente la provenienza di tutte le cinque bottiglie!

Ais Monza - Serata RieslingQui di seguito i vini in degustazione, tutti Riesling Renano 100%, in sequenza:

1. “Monsaltus” 2011 – Az. Marchesi di Montalto, Montalto Pavese [Italia]

2. “Dry” 2011 – Az. Dr. Loosen, Mosella [Germania]

3. “Kamptaler Terrassen” 2011 – Az. Brundlmayer, Niederosterreich [Austria]

4. “Oliva”Riesling Riserva 2010 – Az. Ca’ di Frara, Mornico Losana [Italia]

5. “Riesling Reserve” 2011 – Az. Fernand Engel [Alsazia]

Ognuno di questi Rieslning presenta caratteristiche organolettiche e sfumature sensoriali ben definite: nota floreale nel “Monsaltus”, predominanza di erbe aromatiche nel “Dry”, una maggiore nota minerale nel “Kamptaler Terrassen”, spiccate note di frutta esotica e sapidita’ in “Oliva” e per finire una nota fruttata ma meno predominante nel “Riesling alsaziano”. E su queste brevi note si chiude la descrizione di una serata interessante e divertente che ci ha visti tutti protagonisti nell’intento di approfondire la conoscenza dell’aristocratico ed elegante Riesling.

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