Riesling Monsupello: la verticale 2019-2010

Racconti dalle delegazioni
20 febbraio 2020

Riesling Monsupello: la verticale 2019-2010

Una cavalcata lunga dieci annate per conoscere sfumature e complessità del riesling della famiglia Boatti, guidati dall'enologo Marco Bertelegni e dalla sommelier Gabriella Vottero Fin

Dorapaola Ieraci

Di "straniero" lasciamo solo il nome: riesling. Né Mosella, né Alsazia. Rimaniamo con orgoglio nel misterioso territorio che è l'Oltrepò Pavese, ancora non ben capito nell'anima ma che ci dà occasione di riscoprirlo e meravigliarci ogni volta. Lo facciamo con questo vitigno nobile, trasformista e incantatore. Siamo curiosi e titubanti allo stesso tempo, ma quando Marco Bertelegni inizia a parlare di terreni argillo-calcarei con vena gessosa allora ci si apre il cuore.

Lui, dal 2006, è l'enologo della cantina Monsupello di Torricella Verzate. Siamo in pieno Oltrepò, in direzione di Oliva Gessi e Montalto Pavese, i territori giusti per il protagonista di questa serata. Dall'anno 2000 la famiglia Boatti ha definitivamente dato la svolta vincente all'azienda lasciando alle spalle lo sfuso per dedicarsi completamente alla produzione di vini di grande qualità. Sono 50 gli ettari vitati in prima fascia collinare ovvero a 160 metri di altitudine media di cui il 65% vitati a pinot nero.

Bertelegni, dopo esperienze in cantine del nord Italia, arriva qui, in una realtà già famosa per le sue bollicine da pinot nero a cui apporta la sua passione per il vitigno originario della Valle del Reno. Con questa straordinaria verticale che ci propone in esclusiva abbiamo l'onore e il privilegio di scoprire le due anime del vitigno: dai suoi acini piccoli, puntinati di color giallo-verde avremo vini piacevoli e fruttati da giovani, fini e complessi nella maturità. Affiancato dalla nostra sommelier-degustatrice Gabriella Vottero Fin, il nostro ospite inizia il racconto percorrendo dieci anni di riesling renano partendo dal più giovane, un vino ancora da imbottigliare, che troveremo pronto dalla primavera

La verticale 2019-2010

2019 | Annata considerata buonissima, maturazione lenta in equilibrio con l'acidità che sommate ci daranno longevità. 

La torbidezza che notiamo è data dagli estratti di lievito ancora presenti che velano quel tipico giallo verdolino del vino neonato, ma non smorzano quel bel profumo di frutta fresca; una spremuta di pompelmo e pesche con acidità dirompente, piccante con un retrogusto leggermente ammandorlato dovuto all'equilibrio ancora da raggiungere.

2018 | Annata generosa che ha dato vini fini anche se meno complessi.

Non può passare in secondo piano il colore dirompente di questo vino e poi al naso note mielate e speziate e subito dopo già sentori di idrocarburi, stupefacenti data la giovane età. Al gusto troviamo corrispondenza, con buona acidità, discreta sapidità e tannini ancora presenti.

2017 | Annata siccitosa con gelate tardive di fine aprile da cui basse rese, vendemmia anticipata di due settimane.

Colore dorato, brillante, bello. Come i profumi, forti, intensi e gli idrocarburi in aumento. Stupisce come in bocca dolcezza e freschezza si fondano bene insieme.

2016 | La classica buona annata, equilibrata.

Un anno in più di affinamento rispetto al precedente carica di dorato il giallo della tonalità. Maggiore complessità all'olfatto dove l'idrocarburo incontra la mela. La nota dolce che si percepisce al naso in bocca viene spenta dalla freschezza, il bel corpo risolleva e sostiene il tutto. Ritorna nel finale un leggero amaricante.

2015 | L'Annata! Quella meravigliosa, con caldo e piogge al momento giusto.

Tinta sempre stupenda, lo avviciniamo al naso e già siamo felici, complessità ed eleganza di agrumi, pompelmo soprattutto e poi cera ed eucalipto. Una beva sempre pulita, freschissima ed estremamente persistente.

2014 L'annata. Quella orribile, con pioggia continua, poca uva che non maturava, sofferente per la botrytis.

Difficile e costoso riuscire ad avere un vino equilibrato e qui ritroviamo un riesling sempre di un bel colore potente, ma con profumi "stranieri" che virano su note dolci. Freschezza e corpo avvolgono la bocca lasciando un retrogusto agrumato.

2013 | Annata più che buona, dai vini in buon equilibrio.

Cala di splendore il colore rispetto ai precedenti, compensato però dall'intensità e complessità gusto-olfattiva: frutta e minerale, dolcezza e asprezza. Finale lunghissimo.

2012 | Annata strana, calda ma con piogge improvvise durante la vendemmia.

Ritorna il bel giallo dorato, si smorza un poco la forza dei profumi, rimangono comunque fini e sottili, ritorna l'idrocarburo circondato dalla nota di caramello. All'assaggio notiamo un corpo più magro e un finale meno incisivo.

2011 | Annata calda, meno gentile per i bianchi.

Possiamo definirlo anomalo, troviamo odori di mela cotta, di mandorla, in bocca però si esalta con un'improvvisa acidità e piacevolezza finale.

2010 | Annata ottima, sole e pioggia nei momenti giusti, come natura comanda.

Ovviamente tutto ciò lo ritroviamo nel calice, un mix di profumi variegati, dagli agrumi alla frutta matura con il classico tocco di idrocarburi a noi caro. E in bocca non delude, non ha bisogno di lifting, è sempre giovane, gran riesling dell'Oltrepò Pavese!